83. Un nuovo percorso

234 11 3
                                    

20 MAGGIO 2023
Il grande giorno era arrivato, avevamo deciso di sposarci ad Assisi, cosí che sia i miei parenti che quelli dalla parte di Simone facevano più o meno gli stessi chilometri per arrivare.
La notte non riuscii a dormire e si vedeva, ero in ansia per tutto quello che sarebbe successo durante la giornata.

-mamma, mi lasci un attimo da sola?- chiesi guardandomi allo specchio.
-si bambina mia- rispose aggiungandomi lo strascico del vestito, dandomi un bacio sulla fronte e lasciandomi da sola con me stessa.

Mi guardai, guardai la persona che ero diventata, guardai il vestito, poi mi guardai negli occhi e cominciai a piangere.
Da bambina sognavo di vestire un abito bianco, ma con il passare degli anni cambiai idea e il perché si sapeva, poi arrivò Simone e mi stravolse la vita.

Sentii bussare.

-avanti- dissi cercando di asciugare le lacrime.
-sorellina- dissero insieme Lorenzo e Daniele entrando.
-ragazzi- dissi abbracciandoli cominciando nuovamente a piangere.
-ehi ehi non piangere- disse Lorenzo prendendo un fazzoletto e asciugandomi le lacrime.
-vi voglio bene- dissi
-anche noi Cami- rispose Daniele. -visto che la truccatrice è andata via chiamo Elena così ti aiuta.- continuò.

Uscirono ed entrò Elena.
Quando finì di aggiustare ciò che era stato creato in quasi due ore era ormai le undici del mattino.

Uscirono tutti di casa andando verso la chiesa, mentre io restai a casa con papà, che mi fece un discorso molto commuovente.

-non voglio farti piangere, però la mia principessa oggi si sposa.- constatò -ti voglio bene e sono fiero di te. Sono onorato di portarti all'altare e sono felice che tu abbia una persona come Simone, chi ti ama e ti sostiene sempre, che cerca il tuo bene e la tua felicità e ti mette sempre al primo posto- lo abbracciai di slancio.
-ti voglio bene papà- gli sussurrai all'orecchio, mi diede un bacio sulla fronte e poi con la macchina andammo alla Basilica, perché si, ci saremmo sposati lì.

Appena arrivammo vidi gli invitati che uno alla volta entravano, tranne Vanessa e Simone, che sarebbero state una la mia testimone e l'altro il testimone del mio futuro marito, insieme alla piccola Viola.

Entrarono dentro e così partì la marcia nuziale.
Feci un grosso respiro, guardai mio padre e salimmo gli scalini per arrivare all'ingresso della basilica.

POV  SIMONE

La marcia nuziale partì appena entrarono Vanessa e Simone seguiti successivamente da Viola che spargeva petali di rose blu sul tappeto.

Poi la vidi sotto braccio a Gabriele, pian piano avanzarono verso di me e io estasiato da tutta la sua bellezza non riuscii a trattenere le lacrime e così scoppiai a piangere, mandando a fanculo la mia immagine da uomo forte, qual ero in campo.

Quando arrivarono Gabriele mi diede la mano di sua figlia, che strinsi sorridendo.

-è la mia unica figlia, voglio il meglio per lei e te l'affido, purché uomini come te se ne vedono pochi al giorno d'oggi e io mi fido ciecamente di te. Vi auguro ogni bene ragazzi- sussurrò mio padre unendo la mia mano con quella di Camilla. -trattamela bene- continuò
-per sempre- risposi con lo stesso tono.

Diede un bacio sulla fronte a Camilla e poi andò a sedersi.

-hai tolto la barba e i baffi- constató sussurrando.
-si.- risposi, poi la guardai negli occhi -sei bellissima- continuai.
-anche tu- rispose con gli occhi lucidi.
-siamo qui, riuniti oggi, per celebrare il matrimonio di Camilla e Simone- disse il prete.

Incominciò così la celebrazione, durò circa un'ora prima che riuscissimo a scambiarci le promesse.
Arrivò Viola con il cuscinetto con le fedi sopra e ce le diede.
Sfilai l'anello di Camilla e lo baciai.

-Camilla, ricevi questo anello in segno del mio amore, prometto di amarti, di onorarti e di esserti fedele sempre...- cominci a piangere -nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, fin che morte non ci separi- cercai di asciugarmi le lacrime.
-Simone, ricevi questo anello in segno del mio amore, prometto di amarti, di onorarti e di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, fin che morte non ci separi- disse con gli occhi lucidi.
-e con il potere a me conferitovi, vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa- e così la baciai, mentre di sottofondo c'erano gli applausi degli invitati.

Tutti uscirono e rimanemmo solo noi all'interno della chiesa.

-ti amo- le dissi.
-anche io, mi hai reso la donna più felice al mondo- rispose sorridendo prima di darmi un veloce bacio.
-dai andiamo che ci stanno aspettando- le presi la mano e andammo verso l'uscita.
Trovammo i nostri compagni di squadra posti ai due lati con le palle da pallavolo in mano.
Cominciarono a palleggiare, mentre noi passammo in mezzo e quando arrivammo alla fine tuttinmonciarono a lanciare riso e petali blu. Cercai di coprirmi sotto al velo di Camilla, ma niente da fare. Mia moglie rideva e io non potei far altro di sorridere.
Era bellissima.

-bacio bacio bacio- dissero in coro e feci fare il casquette a Camilla e poi la baciai.

NEL BENE E NEL MALE - Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora