94. Niente panico

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Durante il primo pomeriggio, i calcetti che mio figlio tirava diventarono sempre più intensi, tanto da farmi pensare che fossero delle vere e proprie contrazioni, ma era solo all'ottavo mese e quindi scartai subito l'idea.

Solo nel tardo pomeriggio successe tutto quello che non mi aspettavo.
Sentii una fitta molto più forte delle altre e poi mi si ruppero le acque.

-okay Camilla niente panico.- mi ripetei più volte, andai subito a cambiarmi e ad asciugare per terra, nel mentre chiamai Simone che non rispondeva al telefono. Provai a chiamare anche Lorenzetti, ma niente, allora chiamai direttamente al Pala Barton.

-Pala Barton buona sera, desidera?- chiese una voce maschile dall'altro capo.
-salve, sono Camilla Lavia la moglie di Simone, me lo potrebbe passare gentilmente oppure le può dire di ricontattarmi subito tramite il suo telefono?- chiesi.
-certo lo farò- disse con fare ironico staccando la chiamata.

Spero solo che mi abbia preso sul serio.

POV SIMONE

Eravamo ad allenamento, domani avremo avuto partito contro il Pavia.

-Simone Ginnelli, una ragazza penso che si sia finta sua moglie, ha detto di ricontattarla il più urgente possibile.- disse un ragazzo entrando in campo.
-okay, la chiamo subito- risposi.

Guardai tutti i miei compagni che alzarono le spalle.

Andai subito in spogliatoio a recuperare il telefono e vidi diverse chiamate da parte di Camilla.

-Simo- sentii la sua voce.
-amore tutto bene?- chiesi preoccupato -mi hanno detto di chiamarti urgentemente- continuai.
-penso che sia arrivato il momento- rispose.
-non sto capendo Camilla, il momento per cosa?-  chiesi
-ho le doglie, mi si sono rotte le acque- rispose.
-dammi dieci minuti e sono da te- dissi chiudendo la chiamata.

Presi il borsone andando in campo.

-ragazzi auguratemi buona fortuna, a Camilla si sono rotte le acque, ci vediamo domani.- dissi
-in bocca al lupo- dissero in coro abbracciandomi.
-dalle forza, mi raccomando- disse Lorenzetti.
-lo farò- sorrisi.

Andai dal ragazzo

-la ragazza non si è finta mia moglie, è mia moglie- gli dissi prima di andarmene.

Presi la macchina e corsi subito da lei.

Quando arrivai a casa la vidi seduta sulla gymball davanti alla tv mentre mangiava un boccone.

-amore tutto bene? Devo prendere il borsone, dobbiamo andare in ospedale.- dissi a raffica.
-stai tranquillo, ho chiamato la dottoressa, fin quando le contrazioni non sono vicine a distanza di dieci minuti l'una dall'altra dobbiamo restare a casa e fare gli esercizi del corso pre parto- rispose tranquilla.
-come fai ad essere così tranquilla?- chiesi
-non lo sono, anzi mi sto cagando addosso, ma non lo do a vedere- rispose alzando le spalle.

Cominciammo così una sessione camminata per casa.
Pian piano a braccetto cominciammo a salire e scendere le scale più volte.
Poi ogni tanto co fermavamo quando arrivava la contrazione.

POV CAMILLA

-vogliamo andarci a fare una passeggiata fuori?- chiese Simone.
-va bene, almeno...- arrivò un'altra contrazione -almeno prendiamo un po' d'aria fresca.- risposi. -ogni quanto?- chiesi
-45 minuti dall'altra- rispose guardando il cronometro sul telefono.

Mi infilai la giacca e uscimmo fuori.

Per strada c'erano alcune persone che camminavano, che correvano o che portavano i loro cani a passeggio.

-buona sera signora Paola- dissi salutando un'anziana signora che vedevo tutti i giorni quando andavi a passeggio.
-ciao ragazzi, buona sera. Come sta il bambino?- chiese.
-eh bene, solo che ha deciso di uscire un po' prima.- risposi.
-oh cara, sei in travaglio?- chiese ed io annuii -allora sai che devi fare, vai a casa e fatti un bel bagno caldo in doccia o meglio ancora se hai la vasca.- mi consigliò. -e mi raccomando Simone, restale affianco ah e non svenire- disse ridendo.
-stia tranquilla, io sono forte, niente mi fa impressione-
-si, vediamo fra qualche ora- risposi io ridendo sotto i baffi.

Salutammo l'anziana e tornammo a casa.
Mi feci un bagno caldo nella vasca e cavolo aveva ragione, nel giro di mezz'ora il tempo tra una contrazione e l'altra era diminuito drasticamente.

E così, alle 22:30, dopo aver cenato, arrivò il momento di prendere il borsone e dirigerci all'ospedale.

Mi portarono subito in una stanza, mi misero degli aggeggi per controllare i battiti del bambino e poi mi fecero l'ecografia per vedere se fosse nella posizione giusta.

Fra qualche ora io e Simone avremmo conosciuto il nostro o la nostra bambina.

SPAZIO AUTRICE
Hola, ciao a tutt*.
Prima di tutto buon Natale (un po' in ritardo), come avete passato questi giorni?

È la prima volta che faccio uno spazio autrice su questa fan fiction.
Vi sta piacendo??

Ci vediamo al prossimo capitolo

KISS KISS

NEL BENE E NEL MALE - Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora