Restai un altro giorno in ospedale, poi mi mandarono a casa, non dopo aver accurate che sia io sia Andrea stessimo bene.
-amore andiamo?- disse Simone entrando in stanza.
-si, un attimo, devo sistemare le ultime cose- dissi piegando il mio pigiama e riposandolo nel borsone. -dai andiamo.- me lo caricai sulle spalle.Simone prese l'ovetto con nostro figlio all'interno, mentre io pian piano mi incamminavo ne corridoio.
Era strana la sensazione di non avere più Andrea in grembo, nel giro di 20 minuti la nostra vita era cambiata, per sempre.
Entrai i macchina, sedendomi sul sedile posteriore affianco a mio figlio, le prime volte dovevo stare lì, così mi avevano detto altre neo mamme incontrate in ospedale.-pronta per tornare a casa?- chiese Simone girando il viso verso di me
-prontissima- risposi sorridendo.Da oggi a casa non saremmo stati in tre, ma in quattro.
La prima cosa che mi era stata raccomandata di fare, era far conoscere Andrea a Lily, in modo tale da darle il tempo necessario per farle capire che ora anche lui avrebbe fatto parte della famiglia.
Difatti appena arrivati a casa fu la prima cosa che facemmo, ancor prima di salutare sia i miei genitori che quelli di mio marito.-Lily, lui è Andrea- disse Simone accarezzandole la testa.
La nostra cagnolina si sedette e guardò nostro figlio, ma non disse niente.
Era un buon inizio, no?-ciao mamma- dissi andando ad abbracciarla, poi salutai mio padre e successivamente i miei suoceri.
-come stai Cami?- chiese Sabrina.
-tutto bene, stanca ma felice- dissi guardando Andrea dormire nella carrozzina.
-avete fatto un bellissimo lavoro- disse mio padre.
-ha preso tutto dalla mamma- disse Simone.
-non è vero, ha i tuoi stessi occhi- risposi.Ci mettemmo sul divano a chiacchierare, poi prima di cena i nostri genitori se ne andarono lasciandoci da soli.
Stavamo cenando quando nostro figlio cominciò a piangere, così lo presi in braccio e cominciai ad allattarlo.
POV SIMONE
Cominciai ad ammirarla, era la mia donna, il mio amore, la mia felicità.-che c'è?- chiese sorridendo.
-niente, è che siete bellissimi- dissi, sorrise senza proferire parola, poi riprese a mangiare.Quando entrambi finimmo, cominciai a sparecchiare, cercò di aiutarmi anche lei, ma era un po' impacciata, in quanto aveva Andrea in braccio.
-amore vai sul divano, finisco io qui- dissi
-sicuro?- chiese
-sicurissimo- risposi.
-grazie- mi baciò prima di andare a sedersi.Quando finii andai a sedermi vicino a lei e presi in braccio nostro figlio.
Gli diedi qualche bacio sulla fronte.-ha i tuoi occhi- disse guardandomi.
-sai, non lo credevo possibile- dichiarai.
-e questo perché io te lo dicevo- disse abbassando lo sguardo.
-ma ora siamo qua con il nostro bellissimo bambino.- dissi -e tutto questo, perchè tu hai provato a crederci.- continuai.
-e sono felice di averlo fatto, mi ha portato a un sacco di sacrifici, ma n'è valsa la pena- rispose.
-verreste con me?- chiesi
-dove?- chiese non capendo
-a Trento il 17- dissi, la vidi sorridere.
-si, si e si- disse prima di baciarmi.Mi alzai dal divano, appoggiando Andrea nella culla.
-domani avete allenamento congiunto giusto?- chiese Camilla mentre salivamo tutti e tre al piano di sopra.
-si- risposi.
-perfetto, allo ti accompagno, poi mi faccio un giro in centro che i miei e i tuoi, successivamente verremo a salutare le squadre- disse.
-va bene- risposiMentre io mi misi il pigiama Camilla cambiò il pannolino ad Andrea, poi lei si cambiò e io misi il pigiama al piccolo di casa.
-L'avevi portata te Lily fuori prima giusto?- chiese Camilla, mentre dava l'ultima poppata ad Andrea.
-si tranquilla.- risposi infilandomi sotto le lenzuola.Appena il piccolo si addormentò, lo adagiò nella culletta posta vicino al letto.
-buona notte- disse dandomi un bacio.
-buona notte amore- spensi la luce.Questa sarebbe stata la prima notte a casa insieme ad Andrea.
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NEL BENE E NEL MALE - Simone Giannelli
FanfictionDal capitolo 4: -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese scherzando, non risposi.-hey, stai bene?- chiese un po' preoccupato. -mi sento morire- risposi con un filo di voce sentendo il fiato corto -non ti preoccupare, ci sono io- disse abbraccian...