29. Un nuovo campionato

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Respiri profondi, sentivo solo il mio battito del cuore, tutto era ovattato.
Feci la battuta d'inizio partita, non prima di aver fatto un minuto di silenzio per tutte le morti causate dal Covid.
In tutto il palazzetto c'eravamo solo noi e le ragazze del Millenium Brescia, nessun altro, nessun spettatore, solo telecamere che ci riprendevano.

-dai ragazze- dissi quando la palla cadde nel nostro campo portandole in vantaggio, quando fummo 10 a 15 Saja fece chiamare time-out per parlarci.
-ragazze so che è difficile, ma vedete? Guardatevi intorno qualcuno c'è magari non qua ma è a casa a seguici, a seguirvi e dovete mettercela tutta per portare a casa la vittoria, okay?- chiese
-Si- dicemmo all'unisono.
-non vi ho sentito.- disse mettendo la mano vicino all'orecchio.
-SI- urlammo ritornando in campo.

Il primo set o vincemmo 25 a 18.

Cominciò il secondo set, cominciammo ad andare bene, tra muri che ci portavano a fare punto e punti che subivamo dalle nostre avversarie arrivammo a 24 pari, ciò significava che dovevamo arrivare 26 punti per vincere anche questo set.
Alla battuta questa volta, ci fu Beatrice, che fece uno strepitoso Ace, mancava solo un punto.
Bea andò nuovamente in battuta, che purtroppo le bresciane presero, ora era il mio turno, la palla arrivò nelle mani di Luihsa, che non se la fece scappare, la passò poi a Miriam che fece finta di alzarla a Nicole, ma invece l'alzò a me, schiacciai, ma appena tornai con i piedi per terra sentii una fitta al ginocchio.
L'arbitro fischiò consegnandoci l'ultimo punto.

-brave- disse Nadia consegnandoci gli asciugamani, che mettemmo tutte al collo.
-fate cambio, io non riesco a giocare- dissi sedendomi e cominciando a massaggiarmi il ginocchio.
-metti questo- disse Davide, il nostro fisioterapista, passandomi il ghiaccio.
-grazie mille- ringraziai mettendo il ghiaccio sul ginocchio.

Le ragazze rientrarono in campo cominciando a giocare come avevano sempre fatto, facendoci portare a casa sia il terzo set che la vittoria.

-bravissime, siete state davvero fenomenali- dissi abbracciandole.
-beh è stato anche merito tuo, quelle schiacciate wow e poi gli Ace che hai fatto- rispose Nicole.
-Nicky non mi lusingare così tanto che se no mi monto la testa- dissi scherzando.

-e l'MVP di oggi è Camilla Lavia- disse facendo partire un applauso da parte di tutta la squadra.
-grazie- dissi sorridendo.

Festeggiammo un po' al palazzetto poi andammo in spogliatoio a cambiarci per poi andare a casa, scrissi a Simone che sarei andata un po' da Miriam prima di tornare a casa da lui.

-ora possiamo parlare finalmente- disse Miriam sdravvacandosi sul divano di casa sua.
-la tua nuova coinquilina?- chiesi
-non è ancora arrivata e comunque penso che non mi servirà più questa casa- rispose alzando la testa per guardarmi.
-perchè? Ti hanno fatto un'offerta?- chiesi strabuzzando gli occhi.
-no, ma va.- scacciò via la mia ipotesi -sono andata a vedere un appartamento per stare da sola, oddio per carità è bello avere una coinquilina, ma non è lo stesso se tu non ci sei- disse sedendosi normalmente.
-auuu tesoro vieni qui- l'abbracciai. -comunque cambiando discorso, le cose con Luca?- chiesi perchè era da un po' che non affrontavamo il discorso.
-non era destino, lui è al Modena, io sono qui. Non ci siamo mai detti addio, ma dopo la litigata qui a casa è stato tutto un accumulo di avvenimenti che ci ha fatti crollare.- disse senza versare alcuna lacrima.
-e non stai male per questo?- chiesi.
-Cami io lo amo, l'ho amato con tutta me stessa, ma non posso restare aggrappata a una persona che so che non tornerà più- dichiarò e proprio in quel momento una lacrima le rigò il viso.
-sei una ragazza forte Miri- dissi abbracciandola.
-e invece te? Come va con il tuo principino crucco?- chiese sorridendo appena.
-bene, anche fin troppo bene, ho paura che accada qualcosa di brutto che faccia scoppiare la bolla d'amore che si è creata fino ad oggi- risposi.
-vedrai che non succederà niente e comunque in caso che lui ti faccia del male ci penso io a farlo stare male, soprattutto fisicamente.- rispose ridendo.
-oddio no ti prego- dissi ridendo.

Chiacchierammo un altro po' e quando vidi che si era fatto abbastanza tardi, la salutai tornando a casa dal mio bellissimo fidanzato che mi stava aspettando da ormai tre ore.

NEL BENE E NEL MALE - Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora