71. Brutta sorpresa prematrimoniale

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Reggio Emilia, una città stupenda in tutte le sue forme e in tutti i suoi colori.
Il giorno antecedente al matrimonio era arrivato, Miriam era super agitata e io non facevo altro che invitarla ad assumere dei calmanti con poco successo.

-dove andiamo futura sposina?- chiese Vanessa entusiasta.
-allora ragazze- disse Miriam richiamando l'attenzione di tutte le ragazze presenti, di cui la metà mie vecchi compagne della Trentino Volley. -ora noi andremo a festeggiare il mio ultimo giorno da ragazza libera e poi dobbiamo spaccare domani, quindi muovete i vostri fantastici culi che andiamo in disco- continuò.

Così dopo aver mangiato in un pub ci ritrovammo tutte in una delle più rinomate discoteche di Reggio.

Miriam da brava ragazza aveva prenotato un tavolo con i divanetti e per non farci mancare niente aveva portato pure lo spumante e qualche bottiglia di vodka.

-dai ragazze, venite a ballare- disse Eleonora, una mia ex compagna di squadra.
-no grazie, io resto qui- dissi allargando le braccia.
-fa lo stesso se ti lascio da sola?- chiese Vanessa.
-vai a divertirti oggi che puoi- le dissi sorridendo.

Mi guardai intorno trovando poi delle facce conosciute, il primo che vidi fu Matteo Piano, poi successivamente vidi Anzani, Luca, Filippo e altri ragazzi amici di Luca, l'unico che mancava all'appello era il mio ragazzo.

Mi alzai in piedi e cercai di scovarlo in ogni angolo della discoteca senza successo.
Solo dopo lo vidi avvicinarsi al gruppo in compagnia di una ragazza, ora chi era quella.

-pezzo di merda- sussurrai a denti stretti -cogliona io che mi fido di lui- continuai.

Li vidi ridere a qualche battutina e poi la ragazza andò ad abbracciare Luca e tutto il resto del gruppo dello sposo.

-hey bella, tutta sola?- sentii dire da un ragazzo affianco a me.
-no, le mie amiche sono a ballare e io sto controllando una persona- risposi continuando a guardare nella direzione del mio fidanzato.
-sei gelosa e guardi il tuo ragazzo con chi è uscito questa sera?- ipotizzò.
-no, ci siamo trovati nello stesso posto, ma a quanto pare ha trovato una ella compagnia.- constatai indicando la sua direzione con il mento.
-se fossi in te guarderei fin dove si spinge- rispose il ragazzo.

Poi vidi lei sedersi tra lui e Luca.

-puttana- dissi
-hey hey piano con le parole- disse ridendo. -comunque piacere Tiago, il fratello segreto di Miriam- continuò.
-in che senso segreto? Non ti ho mai visto a casa sua- costatai
-abito in Spagna, per questo non mi hai mai visto e solo in questo periodo ci stiamo riavvicinando noi due.-
-ma tua mamma ha parlato solo di lei.-
-io e mamma non abbiamo un ottimo rapporto- rispose.
-capisco e mi dispiace- dissi, dopo di che cambiammo completamente discorso, fin quando non vidi la ragazza allontanarsi dal tavolo insieme a Simone. -scusami un attimo- mi affrettai ad andare in contro ai due.

La pista da ballo sembrava non terminare più, ma li beccai a qualche passo da Miriam.

-oh, ecco Camilla- disse la mia amica indicandomi.
-amore, ti cercavo- si giustificò Simone.
-che cazzo ci facevi con quella?- chiesi gelosa.
-con Erica?- chiese.
-oh bene avete già superato la fase di conoscenza?- ironizzai.
-hai frainteso tutto- rispose.
-io non ho frainteso niente, sei tu che dovresti darmi delle spiegazioni più plausibili. Io mi fidavo di te, a pensare che ci stiamo costruendo una casa insieme.- gli tirai uno schiaffo -Mi fai schifo- girai i tacchi andando fuori dal locale per poi incamminarmi verso l'hotel.

Durante il cammino cominciò a piovere e io non avevo nemmeno l'ombrello per coprirmi.

Arrivai in Hotel zuppa, mi recai subito in camera e andai a farmi una doccia veloce per cercare di riscaldarmi il più possibile.
Avevo rovinato l'addio al nubilato di Miriam.

Quando uscii dalla doccia mi asciugai dalla testa ai piedi, mi misi il mio caldo pigiama e poi andai sul letto spegnendo la luce.
Le lacrime rigarono il mio viso finendo la loro corsa sul cuscino.

Svariati minuti dopo, se non qualche ora dopo sentii la porta della camera aprirsi, dei passi fare il giro di tutto il letto e un Simone completamente asciutto, nonostante il temporale, si inginocchiò difronte a me.

-Amore- sussurrò accarezzandomi il viso nel buio più totale.
-non mi toccare- dissi girandomi dal lato opposto.
-fammi spiegare- gli impedii di parlare.
-non c'è niente da spiegare, vai da quella Erica, buona notte- dissi schietta chiudendo gli occhi.

Lo sentii solo sbuffare prima di mettersi il pigiama e mettersi sotto le coperte al mio fianco.
Cercò di cingermi la vita con il suo braccio, ma fu un gesto vano, perché mi spostai verso la fine del letto.

Dentro di me qualcosa si stava rompendo...

...il mio cuore si stava rompendo

NEL BENE E NEL MALE - Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora