Eravamo appena arrivati a Bolzano e i ricordi della prima volta in questa graziosa città si facevano spazio nella mia mente.
-tu ricordi che quattro anni fa mi avevi portata qui per natale?- chiesi
-si, mi ricordo ogni minimo dettaglio.- rispose Simone prima di spegnere la macchina.
-sono agitata- dissi guardando le mie mani tremanti.
-sta tranquilla- cercó di rassicurarmi dandomi poi un bacio sulla tempia.Feci un grosso respire prima di scendere dalla macchina e mano nella mano dirigerci verso l'entrata.
Suonammo al campanello aspettando che qualcuno venisse ad aprire.-ciaooo- disse Martina aprendo la porta.
-buongiorno- rispose suo fratello abbracciandola.
-ciao Marti- quando fu il mio turno dei saluti.Entrammo in casa e mentre mio marito andò a salutare i suoi io andai a poggiare i regali nella sua vecchia camera.
Mentre camminavo per il corridoio venni fermata da mia cognata.-hey Cami, ma mi chiedevo se...- disse per poi appoggiare una mano sul mio ventre.
Annuii senza proferire parola
-o mio dio- disse abbracciandomi.
-chissà da cosa l'hai notato- dissi ironica indicai la collana con il chiama angeli.
-sono felicissima pee voi- rispose sorridendo
-sarai una zia fantastica.- risposi.Ritornammo in salotto dove andai a salutare i miei suoceri mentre Martina abbracciò forte Simone, che mi mimò un 'ha già capito?' ed io annuii contenta.
-allora novelli sposi come va?- chiese Luciana.
-bene, tutto bene- disse Simone venendo verso di me circondandomi la vita con il braccio.
-vi vedo molto contenti- constatò mio suocero.
-eh già, chissà come mai- suppose Martina sorridendo.Dopo questa piccola chiacchierata in salotto, ne susseguì un'altra sulla tavola durante il pranzo.
Per fortuna non c'erano ne cibi ne bevande che io non potessi assumere.E per fortuna direi.
Per ora ne Luciana ne Paolo avevano notato la mia strana collana e il mio strano ciondolo e ne fu un po' contenta in quanto avrei potuto mostrare i regali con i quali si presume che avessero capito.
-vado un attimo a prendere i regali che vi abbiamo portato dall'America.- disse Simone alzandosi e andando in camera sua.
Quando tornò distribuimmo i regali.
-sono molto curiosa- disse mia suocera scartando il suo regalo.Appena lo vide scoppiò in un pianto di felicità, era maglia con su scritto "I'm a professional grandma".
Il regalo di Paolo era un completo da bambini per tennis.
Mentre a Martina le avevamo regalato una tazza con su scritto "Super aunt", ma purtroppo aveva già intuito prima.
Paolo ci guardò con gli occhi lucidi senza proferire parola.-così potrai insegnarli un po' di tennis, come hai fatto con me- disse Simone sorridendo.
Vennero entrambi ad abbracciarci.
-sono così contenta per voi ragazzi- disse Luciana.
-anche noi lo siamo mamma- rispose il figlio.E una parte dei nonni lo sapeva, ora mancavano i miei genitori e i miei fratelli.
Non volevo scoprire la loro reazione.
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NEL BENE E NEL MALE - Simone Giannelli
FanfictionDal capitolo 4: -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese scherzando, non risposi.-hey, stai bene?- chiese un po' preoccupato. -mi sento morire- risposi con un filo di voce sentendo il fiato corto -non ti preoccupare, ci sono io- disse abbraccian...