Da quando tornammo dalle vacanze io e Simone cominciammo ad aprirci di più anche su nuovi argomenti, non affrontammo mai l'argomento figli, che da una parte cominciava ad essere un peso sulle spalle, dall'altra era una liberazione ammettere il motivo del quale non ne volevo.
Intanto qui a casa stavo organizzando tutto per la festa a sorpresa che avremmo fatto a Simone questa sera.
-già sveglia?- disse entrando in cucina.
-si, buongiorno e auguri- risposi dandogli un bacio sulle labbra.
-grazie- rispose sorridendo.Ci sedemmo a tavola, sulla quale c'erano due caffè e due cornetti che presi stamani al bar sotto casa.
Facemmo colazione e nel mentre chiacchierammo un pochino.-visto che sei il festeggiato, pensa a quello che vorresti fare oggi- dissi.
-stare con te tutto il giorno nel letto- disse
-non era nelle opzioni però...- mi avvicinai a lui -non ci faccio nessun pensierino, scegli un'attività fuori casa- risposi.
-attività in balcone, è sempre fuori casa e all'aria aperta- disse per poi scoppiare a ridere. -va bene, va bene. Andiamo a farci un bel giro in montagna- rispose.
-okay va bene- risposi.Così mentre lui si preparò io incominciai a fare un paio di panini per il pranzo, poi ci demmo il cambio e andai a vestirmi pronta per una bella escursione.
Quando fummo pronti partimmo, andando in alta montagna.
Parcheggiammo la macchina in un piazzale vicino a una baita.
Mentre camminavamo chiacchieravamo e certe volte facevamo delle foto da mettere poi nelle storie di Instagram.Arrivammo in una specie di prato che aveva anche i tavoli per i pic-nic, c'erano diverse famiglie che già pranzavano.
Ci sedemmo e cominciammo a mangiare i nostri panini.-amore vieni qui, non disturbare la gente- sentii dire da lontano, poi abbassai la testa e notai una piccola bambina che mi sorrideva.
-buongiorno- dissi sorridendo.
-ma tu... tu sei Cammilla Lavia?- annuii alla sua domanda -e tu... tu sei Simone Giannelli?- chiese e il mio fidanzato annuì sorridendo a tanta dolcezza.
-Talia che ti avevo detto? Non si disturba la gente- disse la madre prendendola in braccio.
-oh non si preoccupi, se vuole un autografo o una foto noi la facciamo più che volentieri.- rispose Simone.
-e se vuole tutti e due possiamo fare entrambe le cose- continuai io sorridendo.
-davvero?- chiese la bambina mentre i suoi occhi si illuminavano di felicità.
-certo- rispondemmo insieme.Facemmo una foto e le autografammo un tovagliolino.
La bambina ci ringraziò mentre la madre ci chiese scusa per il disturbo, anche se per noi è stato un piacere.-piccole fan di Giannelli crescono- commentai sorridendo.
-già, tutte cadono ai miei piedi.- constatò.
-attento a quello che dici che se non divento gelosa- risposi alzandomi gli occhiali.Restammo un altro po' lì a prenderci il sole, fin quando non decidemmo di avviarci verso la baita per tornare a casa a farci una doccia.
Arrivammo a casa che ormai erano le cinque, incominciai io a farmi la doccia fin quando il mio bel fidanzato non decise di entrare.
-Simone, ti prego non ho neanche iniziato- dissi
-almeno così facciamo più in fretta- rispose baciandomi.
-più in fretta per farci la doccia e basta, perché del resto so qual è il tuo secondo fine- gli puntai il dito contro.
-dai amore, sono stato in astinenza per più di una settimana, dobbiamo riprendere.- si lamentò.
-è una cosa plausibile visto che avevo il ciclo- dissi.
-shhh- disse prima di baciarmi.Indovinate un po'?
Ebbene sì, finimmo per fare l'amore e si rischiavo di mandare a monte il piano perché non gli avevo dato retta.Uscii dalla doccia mettendomi un asciugamano che copriva giusto dal seno fino al sedere, poi uscì anche Simone con una asciugamano chiuso al bacino, tant'è che si vedeva la V.
Mi asciugai velocemente i capelli che poi racchiusi in due trecce, poi di corsa mi misi un vestitino banco molto leggero e aspettai che anche il mio ragazzo finisse visto che era la persona più lenta del mondo.
Uscì dalla camera e io rimasi estasiata da tanto splendore. Portava dei pantaloni lunghi bianchi molto leggeri e una camicia blu di lino, sui capelli erano poggiati un paio di occhiali.-okay bimbo, andiamo- dissi prendendolo per mano.
-perché bimbo?- chiese
-perché te lo sei tolto e non sembri più Freddy Mercury ma sembri un bimbo.- risposi alzando le spalle. -ah dimenticavo, prima di andare al ristorante dobbiamo passare un attimo il palestra che Nicole mi ha scritto che l'altro giorno ho dimenticato il power-bank in spogliatoio.- inventai una scusa.Così dopo circa dieci minuti di viaggio, arrivammo al palazzetto dove per fortuna non c'era traccia di nessun'auto.
Chiuse la macchina e mano nella mano andammo all'interno dell'BLM Arena. Andammo negli spogliatoi, ma feci finta di non vedere l'oggetto in questione.-aspettami qua, vado a vedere in campo- dissi andandomene.
Arrivai dai ragazzi lasciando Simone da solo.POV SIMONE
Camilla era ormai via da dieci minuti, era impossibile che si fosse persa, però mi iniziavo a preoccupare, così decisi di andare verso il campo.
Appena misi piede dentro vidi le luci accendersi e un sorpresa urlato a squarcia gola.-voi siete pazzi- dissi ridendo.
-mi si che quella pazza qua è la tua ragazza, visto che ha organizzato tutto lei.- rispose Anzani. -buon compleanno- disse abbracciandomi.
-grazie- risposi.Uno ad uno tutti i ragazzi mi vennero a fare gli auguri, c'erano anche i miei genitori e Luca, anche se si era trasferito da poco a Modena.
-ciao mamma, ciao papà- dissi abbracciandoli.
-tieniti stretta Camilla, non la trovi da nessuna parte una ragazza così- disse una madre prima di darmi un bacio sulla guancia.
-lo so mamma- dissi -ciao Marti- continuai abbracciando anche lei.
Venni raggiunto dalla mia splendida ragazza.
-grazie della sorpresa- dissi baciandola.
-di niente- rispose sorridendo.
-come sta il ginocchio tesoro?- chiese mia madre premurosa.
-bene, bene, per fortuna niente più stampelle, devo solo tenere questo tutore per un altro mesetto- rispose lei.Parlai un po' con tutti, non i sembrava vero festeggiare il mio ventiquattresimo compleanno con tutti i miei amici e la mia famiglia.
Tutto questo lo dovevo a Camilla, che fu artefice di questa magnifica sorpresa.
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NEL BENE E NEL MALE - Simone Giannelli
FanfictionDal capitolo 4: -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese scherzando, non risposi.-hey, stai bene?- chiese un po' preoccupato. -mi sento morire- risposi con un filo di voce sentendo il fiato corto -non ti preoccupare, ci sono io- disse abbraccian...