Poteva essere una grande cazzata, ma volevo tornare a circa tre anni fa, quando qualcuno di nome Simone si presentò a casa dei miei la sera di capodanno.
Ero consapevole delle ore di viaggio, infatti, partii il 30, fermandomi a Perugia, prima di riprendere il mio viaggio il giorno successivo, andando a Bolzano.In tutto questo i genitori di Simone e Martina, sua sorella, sapevano della sorpresa che gli avrei fatto.
Arrivata più o meno a Trento, chiamai Martina dicendole che in circa un'ora sarei arrivata a destinazione.
-hey Camilla, come sta andando il viaggio?- chiese Martina.
-bene, ho superato Trento, fra meno di un'ora dovrei arrivare a Bolzano- risposi.
-perfetto. Allora dico ai miei di andare al ristorante insieme a Simone, così dopo trovi solo me a casa e così ti aiuto a prepararti- disse.
-va bene, perfetto, grazie mille-
-di niente, ora devo chiudere. Sai il perché- disse
-a dopo- dissi prima che lei chiuse la chiamata.Dopo circa trequarti d'ora uscii al casello di Bolzano, percorsi la strada che portava a casa Giannelli e appena arrivai venni accolta da Martina, che salutai abbracciandola.
-abbiamo una mezz'oretta- disse.
-perfetto- così andai a poggiare la valigia nella camera di Simone, mi cambiai velocemente mettendo un pantalone elegante e un maglia sopra. Successivamente mi truccai e nel mentre Martina mi piastrava i capelli.Ci scattammo qualche foto allo specchio prima di uscire di casa.
-e Lily dove l'hai lasciata?- chiese.
-Lily in questo momento è con mio fratello, nei prossimi giorni, quando salirà a Trento, me la vado a prendere, che si torna a casa- risposi. -ma scusa la domanda, tu come fai a sapere che ho un cane?- chiesi.
-sono stata la prima a saperlo. Mio fratello mi aveva chiamato dicendo che ti aveva regalato una cagnolina.- rispose chiudendo la porta di casa.Dopo di ché prendemmo la sua macchina e andammo al ristorante.
Lì non c'erano solo i genitori di Simone, ma anche tutti i suoi zii e i suoi nonni.La cosa mi spaventava e non poco.
Entrammo insieme al ristorante, vidi Simone di spalle alla porta, così andai da lui e gli misi le mani davanti agli occhi.
-dai Martina, so che sei tu- rispose
POV SIMONE
Qualcuno mi mise le mani dinanzi agli occhi.
-dai Martina, so che sei tu- dissi.
-risposta sbagliata- rispose una voce inconfondibile per me. La voce di cui mi ero innamorato.Mi alzai di scatto girandomi verso di lei.
La persi per i fianchi alzandola e baciandola, mentre lei mise le braccia intorno al mio collo.-mi eri mancata- sussurrai al suo orecchio, facendole rimettere i piedi a terra.
-anche tu- rispose.
-Wer ist das schöne Mädchen?- chiese in tedesco una vecchietta, che presumo essere sua nonna.
-nonna lei è la mia ragazza, Camilla- rispose Simone.
-oh scusami, mi dimentico sempre che alcune persone non sanno il tedesco- rispose.
-stai tranquilla, anche Simone alcune volte lo parla. Prima o poi lo imparerò anche io- sorrisi.Ci sedemmo a tavola e cominciammo a chiacchierare.
La mano di Simone continuava a fare su e giù sulla mia coscia.
-quindi sono la tua ragazza?- chiesi al suo orecchio in un momento di pausa tra un piatto e un altro.
-certo, tu sei sempre stata mia, nonostante ciò che è successo- disse facendomi venire i brividi, sorrise nel vedere l'effetto che mi aveva fatto. -vedo che l'effetto che ti faccio è sempre quello- continuò.
-scemo, non mettermi in imbarazzo, soprattutto davanti a tutti i tuoi parenti- lo ripresi.
-va bene capo- risposePer tutta la sera scherzammo e ridemmo tutti insieme.
Ballammo nella pista da ballo del ristorante, alcune volte ci rubavamo dei baci.Allo zero del countdown esprimemmo un desiderio e po ci baciammo, con la vista sulle montagne innevate e i fuochi d'artificio che completavano la cornice.
-ti amo- gli dissi.
-anche io Camilla, ti amo anche io- disse prima di riprendere a baciarmi.
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NEL BENE E NEL MALE - Simone Giannelli
FanfictionDal capitolo 4: -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese scherzando, non risposi.-hey, stai bene?- chiese un po' preoccupato. -mi sento morire- risposi con un filo di voce sentendo il fiato corto -non ti preoccupare, ci sono io- disse abbraccian...