Eravamo quasi alla fine di Aprile e oggi dovevo andare a fare una delle ultime prove per vedere come mi sarebbe andato il vestito.
Così appena sveglia andai a fare subito colazione, mangiai delle fette biscottate con la marmellata di fico, un paio di biscotti au cereali e mi feci un caffè veloce.
Successivamente dopo la colazione andai a vestirmi, cercando di fare il meno rumore possibile, siccome Simone stava ancora beatamente dormendo.
Presi i vestiti e mi recai in bagno.
Mi lavai, mi vestii e mi truccai leggermente, così alle 8:30 uscii per portare Lily a passeggio e successivamente, alle 9 presi la macchina per recarmi in atelier.-buongiorno- dissi trovandomi davanti al negozio Vanessa.
-buongiorno- rispose prima di entrare.
-salve, sono qui per l'ultima prova dell'abito.- dissi alla ragazza.
-certo, Camilla giusto- chiese ed io annuii. -prego venite pure con me- continuò conducendoci vicino a un camerino.Lasciai Vanessa sul divanetti e vi ci entrai, mi tolsi i miei indumenti e con l'aiuto della commessa, misi il vestito.
Mentre cercava di allacciarmelo, vidi che faceva delle facce abbastanza preoccupate.-c'è qualcosa che non va?- chiesi.
-ehm mi sa che le sarte hanno sbagliato a prenderti le misure.- con quella frase tutto il mondo mi crollò addosso.
-com'è possibile?- chiesi
-fa fatica a chiedersi sul busto e sul seno non si chiude per niente- dichiarò facendomi girare di poco per farmi vedere.
-questo non ci voleva proprio.- dissi
-vado a chiamare una sarta e arrivo- disse uscendo dal camerino.Restai qualche minuto da sola prima che entrasse Vanessa.
-hey che succede?- chiese venendo verso di me. -oh no tesoro non piangere- disse appena vide le lacrime scendere sulle mie guance.
-hanno sbagliato le misure dell'abito, non si chiude e manca meno di un mese al matrimonio- dissi
-gli intoppi possono capitare a tutti, ma tu devi essere calma e avere tanto sangue freddo su queste robe- rispose abbracciandomi.Durante questa dimostrazione d'affetto entrò la commessa accompagnata dalla sarta.
-scusami tanto per aver sbagliato le misure, ora vediamo come rimediare.- disse quest'ultima.
Cominciò a misurarmi da capo alcune circonferenze e poi maneggiare del tessuto vicino al vestito.
-allora, quando è il matrimonio?- chiese
-è il 20 maggio- risposi.
-ti spiego in breve quello che andrò a fare, taglierò le parti di tessuto vicino ai bottoni posizionandoci del lo stesso tipo di tessuto con sopra il pizzo il modo continuativo, poi riapplicherò i bottoni in modo tale che il vestito ti calzi a pennello.- spiegò brevemente.
-perfetto grazie- dissi asciugandomi le lacrime.
-di nulla e scusa ancora- disse prima di uscire.Mi tolsi l'abito rivestendomi e uscendo dal camerino.
-la settimana prima del matrimonio ti chiameremo per venirlo a ritirare, scusaci ancora per l'inconveniente- disse la ragazza.
-l'importante è che si sia risolto tutto, grazie ancora- risposi.
-grazie a voi e buona giornata- disse prima che uscissimo dal negozio.Inspirai un po' di aria fresca prima di girarmi verso Vanessa.
-andiamo a berci qualcosa?- chiese mentre camminavamo per la strada.
-ma si dai- risposi.Ci dirigemmo in un bar e successivamente prendemmo posto all'interno.
-salve ragazze, cosa volete ordinare- chiese il cameriere.
-per me uno spritz aperol - disse Vanessa.
-io invece un peach spritz- risposi sorridendo.
-va bene, arrivano subito- rispose segnandosi la comanda e andando via.Cominciammo a chiacchierare delle solite cose e di una in particolare, dei nostri matrimoni.
Una settimana dopo il mio matrimonio anche Vanessa si sarebbe sposata.-almeno il tuo vestito non l'hanno sbagliato.- risposi sorseggiando il mio drink.
-sono cose che capitano nella vit...- si bloccó.
-perché hai smesso di parlare?- chiesi.
-da quando mangi le olive?- chiese vedendomi con un oliva in mano.
-beh non so da poco comunque sono davvero buone- risposi alzando le spalle.
-lo so che sono buone, io le mangio da sempre- disse lei ovvia.
-a pensare che prima non riuscivo neanche a mangiarle.- dichiarai.Chiacchierammo per una bella oretta prima che lei dovesse andare via.
Tornai a casa per pranzo, prima di prepararmi per andare ad allenamento, il quale fu molto stancante.La sera quando tornai a casa, trovai Simone a petto nudo mentre cucinava chissà quale sfiziosità.
-ciao amore- dissi baciandogli la schiena nuda.
-ben tornata- rispose lui.
-che cucini di buono?- chiesi curiosa.
-filetto di carne e zucca.- rispose.
-mhm buono- dichiarai.
-aspetta a mangiarlo- ammiccò lui.Finimmo di cenare, mettemmo apposto tutta la cucina e andammo quasi subito a dormire per la stanchezza.
Mi svegliai verso le due del mattino, perché avevo l'urgente bisogno di andare in bagno.
Presi anche una Tachipirina per il mal di testa e poi andai in cucina per mangiare qualcosina.
Presi una mela, la sbucciai, la tagliai e cominciai a mangiarla.Qualche minuto dopo sentii dei passi scendere le scale e venire in cucina.
-amore ma hai visto che ore sono?- chiese indicando l'orologio.
-si e scusa se ti ho svegliato.- risposi.
-dai andiamo a dormire- disse grattandosi la testa.
-tu intanto vai, io finisco la mela e arrivo- dissi mandandolo via.POV SIMONE
In queste ultime settimane Camilla era molto strana e un po' lo ero anche io, magari era l'agitazione per il matrimonio che sarebbe avvenuto a distanza di pochi giorni.
Veniva da allenamento stanca, si addormentava subito dopo cena, ma altrettante volte era un sacco energica.Non pensavo che l'organizzazione di un matrimonio comportasse così tanti cambiamenti e tanto accumulo di stress.
Dopo qualche minuto Camilla ritornò in camera, si mise sotto le lenzuola abbracciandomi.
-ti amo- disse
-anche io, però ora addormentati- risposiE così abbracciati ci addormentammo, restando uniti per tutta la notte.
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NEL BENE E NEL MALE - Simone Giannelli
FanfictionDal capitolo 4: -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese scherzando, non risposi.-hey, stai bene?- chiese un po' preoccupato. -mi sento morire- risposi con un filo di voce sentendo il fiato corto -non ti preoccupare, ci sono io- disse abbraccian...