76. Confusione e segreti

251 6 0
                                    

Era giunto il giorno del mio compleanno, ovviamente insieme a quello di mio fratello.
Ogni anno la mattina facevamo videochiamata per scambiarci gli auguri e successivamente i nostri genitori ci chiamavano, ma questa volta era diverso.
Daniele si trovava a Perugia e avevamo deciso di fare colazione insieme, solo noi due.

-ehi Dani- dissi abbracciandolo.
-ti trovo bene Cami- rispose
-abbastanza, comunque auguri di buon compleanno- risposi.
-grazie, buon compleanno anche a te sorellina- mi diede un bacio sulla guancia.

Ci accomodammo al tavolo, aspettando che la cameriera venisse a prendere le nostre ordinazioni.

-come va con la casa?- mi chiese mio fratello.
-per ora tutto bene, hanno finito di costruire anche le mura interne, mancano solo gli infissi e la pavimentazione, poi ovvio tutto l'arredamento.- risposi entusiasta.
-quindi è quasi finita- constatò
-eh già- dissi prima di essere interrotta dalla cameriera.
-cosa vi posso portare ragazzi?- chiese
-due cappuccini e due cornetti vuoti, grazie- rispose mio fratello.

Continuammo poi a chiacchierare, anche dopo la consegna della nostra ordinazione.
Quando finimmo, andammo a pagare e ci salutammo perché io dovevo andare a portare Lily dal veterinario per dei controlli.

Tornai a casa, aprii la porta e sentii che le voci provenienti dal salotto si interruppero.

POV SIMONE
Qualche minuto prima

Portai il caffè in salotto.

-allora Simone, di cosa mi dovevi parlare?- chiese Cesare, il papà di Camilla.
-voglio fare la proposta a Camilla, voglio chiederle di sposarmi.- dichiarai.
-o santi cielo, se mi stai chiedendo se puoi sposare mia figlia la risposta è si. Ascolta, sei un ragazzo fantastico, hai messo sempre mia figlia al primo posto e l'hai salvata da quello psicopatico. E sentiamo quando gliela vorresti fare?- chiese entusiasta.

Cominciai a spiegargli il piano, ma il rumore della porta che si apriva mi fece interrompere.
Camilla fece il suo ingresso in casa.

-ciao, perché vi siete interrotti? Di cosa stavate parlando?- chiese, mentre io pregavo che non avesse sentito tutta la conversazione.
-Simone mi stava aggiornando sulla costruzione della casa, ho sentito che siete a buonissimo punto- mi salvò Cesare.
-si, ne stavo parlando anche con Daniele- disse lei sorridendo.
-comunque auguri amore- intervenni io baciandola.
-grazie mille- rispose.
-bene io vado da vostra madre in hotel, chiamate per qualsiasi cosa, ci vediamo sta sera al ristorante- disse suo padre andandosene.
-io vado con Lily dal veterinario, ci vediamo dopo- disse lei mettendo il guinzaglio a Lily e portandola via.

Mi buttai sul divano, c'era mancato poco prima che scoprisse tutto, ma per fortuna non fu così.

POV CAMILLA

Arrivò sera e andammo al ristorante per festeggiare i nostri compleanni, ci aveva anche raggiunti Lorenzo da Milano, che portò con se la sua nuova fidanzata, Amelia.

-piacere Camilla- mi presentai. -lui è il mio ragazzo, Simone- dissi.
-piacere- rispose lei.

Si presentarono tutto il resto della famiglia e poi ci sedemmo per cominciare la nostra cena.
Vennero a prendere o nostri ordini e quando finalmente arrivarono cominciammo a mangiare.
Quasi tutti presero un antipasto freddo, mentre io presi quello caldo, che mangiai sotto le occhiate di mia madre.

-vuoi del vino tesoro?- chiese mio padre.
-no, no grazie- risposi ricevendo un'altra occhiata da mia madre.

Arrivammo così alla torta e al caffè.

-chi vuole un liquore?- chiese Lorenzo, tutti alzarono al mano tranne io, non ero un'amante dei liquori.
-sicura Camilla?- chiese Daniele.
-sicurissima- risposi.
-perchè tua madre ci guarda così?- mi chiese Simone all'orecchio.
-non lo so- risposi sussurrando.

Facemmo finta di niente continuando a chiacchierare con le persone al tavolo.

-allora ragazzi, dovete dirci qualcosa?- chiese mia madre.
-no, perché?- dicemmo all'unisono io e Simone.
-sicuri? Non è che ci state nascondendo qualcosa?- indagò.
-cosa dici cara- intervenne mio padre.
-non stiamo nascondendo niente, la casa è già finita, mancano alcune cose, ma ve l'avevamo già detto, quindi niente- rispose Simone.
-eh che ne dici del comportamento di Camilla, niente vino, niente antipasto freddo, ma solo caldo, niente liquore. Non è che stiamo per avere un nipotino?- appena mia madre disse quello, mi strozzai con la mia stessa saliva.
-noo, ma come ti è venuto, ho freddo è per questo che ho preso solo cose calde, ho preso il paracetamolo perché ho male al ginocchio, per questo che non ho bevuto vino e oltretutto non mi piacciono i liquori.- risposi.
-okay, meglio finirla qua- disse mio padre.

Fu la cena di compleanno più strana che abbia mai avuto.
A partire da mio padre era da solo con Simone a chiacchierare sulla casa quando gli avevo già detto tutto al telefono, a mia madre che avevo supposto una mia gravidanza.

NEL BENE E NEL MALE - Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora