Avevo pensato per tutta la settimana alle parole di Selly, prima di ogni allenamento vicino al mio armadietto ho sempre trovato la solita barretta e un bigliettino con una frase di una canzone, una sempre diversa dall'altra.
Simone stava facendo in modo di perdonarsi, ma questa sera sarei stata a vedere la partita, così che capisse che forse l'avevo perdonato.-ci siamo fidanzati- disse ad un tratto Miriam durante in pranzo.
-oh mio dio finalmente, sono molto contenta per te- dissi entusiasta.
-ora manchi solo tu- disse lei sorridendo.
-aspetta e spera- dissi scherzando e riprendendo a mangiare la mia insialata mista.Il pomeriggio lo passai a chiacchierare, poi alle 16:30 andammo al BLM Arena, ovviamente con la mia macchina.
Quando arrivammo, io e la mia coinquilina andammo direttamente nei posti riservati alla squadra, aspettando che i ragazzi entrassero in campo.Il primo che vidi fu Aaron, che venne subito ad abbracciarmi, eravamo diventati molto amici e passavamo un sacco di tempo insieme.
-come va bella?- chiese
-bene bene, emozionato per la partita?- chiesi
-no, non tanto, siamo bravi, sappiamo come vincere- rispose con un nonchalance.
-dai vai a riscaldarti- dissi mandandolo via.Uscirono anche gli altri, ma di lui ancora nessuna traccia, poi lo vidi, vidi i suoi occhi che percorrevano ogni centimetro del mio corpo per poi piantarsi nei miei. Abbassò la testa e sorrise, un sorriso fatto di speranze e di energie positive.
Alle 18:30 iniziò la partita, che finì nel migliori dei modi. Infatti i ragazzi avevano vinto tutti e tre i primi set portandosi a casa la vittoria.
Simone ogni volta che faceva punto si girava verso di me e mi guardava, facendomi intendere che me lo dedicava e io ogni qualvolta lo facesse sorridevo come una quindicenne infatuata.
Festeggiammo tutti insieme, insieme ai tifosi, che a fine partita cominciarono a fare foto e autografi con i loro idoli.
Qualche ragazzina chiese qualche foto anche a noi della squadra femminile e ovviamente accettammo più che volentieri.Finalmente il palazzetto era vuoto, c'erano solo gli allenatori in campo che parlavano tra di loro, i ragazzi di entrambe le squadre erano nei rispettivi spogliatoi a lavarsi e noi ragazza i stavamo chiacchierando mentre aspettavamo per andare a finire di festeggiare il qualche pub.
Dopo un po' che chiacchieravo con le ragazze, incominciarono a scambiarsi qualche occhiata e poi andarono via lasciandomi da sola.-piaciuta la partita?- chiese Simone alle mie spalle.
-si, siete stati bravi- dissi girandomi e sorridendo.
-mi fa piacere sentirtelo dire- disse sorridendo anche lui. Non parlammo più, ma comunque non c'era imbarazzo nell'aria.
-scusami- dissi nello stesso momento in cui lo disse lui, gli feci cenno di parlare.
-mi dispiace se sono scappato come uno scemo, ma ho avuto paura- si giustificò.
-è io ti ringrazio, per la lettera molto bella, per le barrette e per i bigliettini.- risposi. -in più dovresti ringraziare Selly, mi ha detto tutto- dichiarai.
-oh, si, le avevo chiesto qualche consiglio per farmi perdonare da te- rispose
-e ci sei riuscito-
-si infatti non ci son... aspetta che hai detto?- chiese
-che ci sei riuscito, ho capito che ho esagerato e che dovevo ascoltare prima il perchè e il tuo punto di vista, poi tutti i piccoli gesti che hai fatto mi ha aperto gli occhi- riuscii a finire in tempo la frase perchè subito dopo mi bació e non fu tanto un bacio casto.
-questa volta non scappo- disse sulle mie labbra prima di riprendere a baciarmi.Sentimmo qualche fischio e degli urlerò di approvazione, cosí ci staccammo.
Eravamo molto imbarazzati da quello che stava succedendo ma per sviare, Lorenzetti li riprese minacciando sia i ragazzi che le ragazze e cosí nessuno osò fiatare.
Andammo via dal palazzetto e ci recammo nel quartiere delle Albere.Andammo a sederci ad un tavolo e ordinammo da mangiare.
Al mio fianco c'era Simone ed ero molto felice di quello.
Chiacchierammo molto tra di noi, parlammo di tutto, aprendo anche vari dibattiti su vari argomenti.-no ragazzi, io penso che se due persone si amano veramente non importa la distanza- disse Vettori.
-si ma è comunque una cosa difficile- ribattè Beatrice.
-posso dire una cosa? Sono affari della coppia, se due si amano, in principio non si tradiscono, ancor di più mettendo la distanza in mezzo. Pensatela come volte ma se c'è fiducia va bene tutto. I rapporti amorosi si basano su questo.- dissi.
-si ma si basano anche sulla verità e non sulle bugie- ribattè Luis.
-nessuno qui sta parlando di bugie- rispose Luhisa.
-comunque io sono del pensiero nessuno riesca a reggere la distanza.- disse Daniele.
-io pende che poco importa, l'importante è che se uno della coppia si trasferisce lo deve dire subito e non lasciarsi ma vedere come si protrae nel tempo- rispose Simone.Erano quasi le una, quando decidemmo di lasciare il locale e tornare a casa per la stanchezza.
-ci vediamo domani?- chiesi a Simone.
-si, vieni a pranzo da me, cosí parliamo un po'.- disse lui stringendosi nel suo giubbotto.
-io domani mattina vado all'università, ho le ultime lezioni prima delle vacanze di natale- risposi.
-va bene, allora ti passo a prendere all'università-
-okay, allora buona notte- dissi dandogli un bacio sulla guancia e andando in macchina, dove nel posto del passeggero mi aspettava la mia coinquilina.-oh ce ne hai messo di tempo, cos'è ti mancavano le sue labbra?- chiese facendo su e giù con le sopracciglia.
-ma smettila- dissi ridendo e partendo per tornare a casa.
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NEL BENE E NEL MALE - Simone Giannelli
FanfictionDal capitolo 4: -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese scherzando, non risposi.-hey, stai bene?- chiese un po' preoccupato. -mi sento morire- risposi con un filo di voce sentendo il fiato corto -non ti preoccupare, ci sono io- disse abbraccian...