72. Bouquet al matrimonio

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La mattina seguente, appena i svegliai andai subito a fare colazione e colsi il momento per parlare con Vanessa.

-buongiorno- disse la mia migliore amica arrivando con in braccio la piccola Viola.
-amore della zia- dissi prendendola in braccio.
-grazie che mi calcoli tanto- rispose ironica.
-scusa, ma questa bambina fa perdere la testa a tutti e anche a me- dichiarai.
-mi fa piacere- sorrise.
-allora ragazze, cosa vi posso portare?- chiese
-per me un cappuccino con un cornetto alla crema e se poi portarmi del latte tiepido per la bambina- disse Vanessa.
-avete il latte d'avena?- chiesi
-certo- rispose il cameriere
-allora un cappuccino con il latte d'avena e un cornetto vuoto integrale.- dissi.

Si cameriere si appuntò tutto e poi andò a preparare le nostre ordinazioni.

-Oh guarda c'è Erica- constatò Vanessa che si stava sbracciando per farsi vedere.

La diretta interessata ci guardò e cominciò a venire verso di noi.

-Buongiorno Vanessa- disse la ragazza dai capelli castani.
-buongiorno a te- rispose la mia amica. -Erica lei è Camilla, la mia migliore amica, Camilla lei è Erica, la sorella di Luca.-
-la sorella di Luca?- chiesi
-già- rispose -e mi dispiace per l'inconveniente di ieri- continuò.
-quindi lui non ci stava provando con te?- chiesi.
-no, io ero con i ragazzi perché Miriam mi ha chiesto di tenerlo d'occhio e poi ero con Simone perché mi ha detto che doveva cercare la sua fidanzata, cioè te, e così l'ho portato da Miriam, siccome non sapevo chi fossi- dichiarò.
-sono stata così stupida, mi dispiace- dichiarai.
-tranquilla- rispose sorridendo.

Alla fine facemmo colazione insieme e dopo qualche minuto di chiacchiere in più andammo tutte a preparaci per la cerimonia.
Entrai in camera, vidi Simone solamente in boxer con i capelli bagnati, segno che aveva appena fatto la doccia. Mi guardò intensamente non sapendo se dire qualcosa oppure stare in silenzio.

-ti devo chiedere scusa per ieri, sono stata accecata dalla gelosia.- dichiarai, lo vidi abbassare la testa e sorridere. -ho parlato con Erica e mi ha spiegato la situazione- continuai. -e mi dispiace di aver fatto quella scenata e di non averti dato modo di spiegare.-
-non serve chiedere scusa- si avvicinò a me. -ti amo e so quanto tu sia gelosa- disse.

Presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai.

-ti amo- risposi sorridendo.

Finimmo poi di preparaci, misi un vestito blu notte lungo con dei tacchi del medesimo colore e neanche a farlo apposta il completo di Simone era dello stesso colore.

-siamo pronte bella signorina?- chiese Simone dopo essersi spruzzato un sacco di profumo.
-certo mio cavaliere- dissi facendo un piccolo inchino.

Mi prese la mano e mi attirò a sè baciandomi.

-sei bellissima- disse
-grazie, ma ora basta smancerie se no facciamo tardi- costatai.
-hai ragione amore, ma sei irresistibile- rispose.
-facciamo così, fai pace con il tuo amichetto, intanto io vado- dissi.
-perché?- chiese guardando verso il basso il rigonfiamento sotto i suoi pantaloni. -sei tu che hai creato il danno e quindi è compito tuo sistemarlo- disse.

-SIMONE CAMILLA CI SIETE?- urlò qualcuno dietro la porta e così la aprii in tempo per avere la piccola Viola che gattonava verso di me, così la presi in braccio. Anzani scoppiò a ridere mentre Vanessa inizialmente non capì, ma poi...
-ridatemi mia figlia brutti sporcaccioni- disse riprendendosi Viola.
-vi abbiamo disturbato?- chiese Simone mettendo un braccio sulla vita della mia migliore amica.
-no-dissi e contemporaneamente il mio fidanzato disse "si"
-dai che se no facciamo tardi alla cerimonia.-

Così ci avviammo tutti insieme nel luogo in cui si sarebbe svolta la cerimonia.

Dopo circa due ore di celebrazione, finalmente il celebrante li dichiarò marito e moglie e così potemmo andare al ricevimento, anche perché la fame si faceva sentire.

Prendemmo posto al nostro tavolo, dove c'era anche Filippo con Costanza e il loro bambino, Simone con Vanessa e la piccolina, Balaso e la sua ragazza e alcuni altri ragazzi della sua squadra francese.

Subito dopo l'entrata degli sposi incominciarono ad arrivare le varie portate, era veramente tutto delizioso.

Mangiammo e ballammo tutto il pomeriggio, ma arrivò presto il momento della sorpresa per i due neosposi.

Mi alzai in piedi sotto gli occhi di tutti i presenti al tavolo e successivamente mi avvicina al microfono.

-ciao a tutti, io sono Camilla, un'amica di Mirian e di Luca, anche se la maggior parte di sa chi sono- dissi in imbarazzo. -comunque, non sono qui per fare chi sa quale discorso stellare, ma vorrei spendere un paio di parole sugli sposi.- presi un grosso respiro -Ho conosciuto Miriam nel lontano 2019, era la mia coinquilina, la prima persona che conobbi appena arrivata a Trento, lo stesso giorno conobbi anche Luca, la seconda persona che incontrai in quella città. Poi andammo ad un bar e lì conobbi l'amore della mia vita, ma quello è un discorso a parte- sorrisi guardando prima Miri e Vetto e successivamente Simone. -Miriam e Luca non sono il sole e la luna, non sono due opposti, ma sono come due colori, che si completano formandone uno ancora più bello. Loro due mi hanno insegnato ad amare, la loro è stata la prova che il vero amore ritorna sempre, anche dopo la lontananza, che nonostante i litigi, le paure e tutti qui fattori che portano la maggior parte delle coppie a lasciarsi, si può sempre trovare un punto dal quale continuare il proprio cammino insieme, mano nella mano, combattendo assieme tutti i demoni. E per ringraziarvi per tutti gli insegnamenti che mi avete dato ho preparato una sorpresa per voi.- mi avvicinai al pianoforte bianco posizionato in un angolo della sala.

Iniziai a suonare le note di "All I Want" dei Kodaline, cominciai inoltre a cantare, mentre in uno schermo vicino a me passavano un sacco di video e foto di loro due.
I due protagonisti della giornata vennero vicino a me, cominciarono a ballare e successivamente si unirono altre coppie.

Presto finii di suonare la canzone e un sacco di applausi risuonarono nell'aria.
Miriam venne ad abbracciarmi con le lacrime agli occhi.

-grazie mille Camilla- disse emozionata. -so che non si dovrebbe fare ma... aspettami qui- continuò prima di andare al suo tavolo e tornare con il suo bouquet in mano. -questo te lo meriti tutto- me lo diede.

Cominciai a piangere e così l'abbracciai di slancio.

-grazie- risposi tra i singhiozzi.

Guardai poi Simone che sorrise felice, alzando le spalle e mandandomi un bacio volante prima di mimare un "ti amo".

NEL BENE E NEL MALE - Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora