Jason
«Matt, dimmi che scherzavi perché, giuro su Dio, che ti ammazzo!» tuono.Mi avvicino minaccioso alla scrivania di Matt con la voglia di mettergli le mani addosso. «Perché eravate da soli con la porta chiusa?».
«Non capisco se devo offendermi o stai insultando Astrid» risponde lui tranquillo.
Rifletto su quello che ha appena detto e mi rendo conto che sono un emerito idiota. Uno: Matt è mio amico e non ci proverebbe mai con Astrid; due: Astrid è l'amore della mia vita e non farebbe niente con Matt.
«Però le hai chiesto di uscire e mi ha fatto incazzare. Lei è mia».
«Wow, sembri più determinato a prendertela quando c'è qualcun altro di mezzo. Eh, Jase? Comunque è venuta qui a confermarmi quanto sei coglione».
«Ha detto così?» chiedo incredulo, aggrottando le sopracciglia.
«Oddio, che femminuccia! No, coglione. Non l'ha detto esplicitamente, ma la stai confondendo. Quale coglione dice alla donna che ama di uscire con altri uomini?».
«Sì, me ne sono pentito subito, in effetti».
«Fossi in te non la darei per scontata. Arriverà il giorno in cui si stancherà delle tue stronzate e incontrerà qualcuno più furbo di te che te la soffierà da sotto il naso senza che tu te ne accorga».
Matt ha ragione. Nessuno spingerebbe mai la donna che ama tra le braccia di qualcun altro. Non do per scontato che Astrid rimanga ad aspettarmi per tutta la vita. Vuole di più e potrebbe riceverlo da qualcun altro. Non sono sicuro della mia reazione se dovesse succedere davvero. Mi sono spinto troppo in là, avanzando consigli del cazzo, incazzandomi col mio amico per averle chiesto di uscire. Cosa succederebbe se al posto suo ci fosse stato un pirla qualsiasi? E cosa farò quando sarò costretto a vederla mano nella mano con un altro? O quando arriverà il giorno delle sue nozze? O quando avrà un altro bambino da una persona che non sono io?
«Sono un coglione».
«Sì, lo sei. Ma non temere, a quanto pare ad Astrid piace questo genere di uomo. Sei un coglione dal cuore tenero, diciamo. Quando ha visto lo sfondo sul tuo computer si è sciolta tutta».
«Mano male che non ha visto lo screensaver, allora».
Le ho scattato quella foto la prima notte che abbiamo dormito insieme, il giorno che ho scoperto di avere Elia. Quella notte lei dormiva beata e il bambino era accoccolato tra le sue braccia. Ero rapito da quell'immagine e ho deciso di tenerla sempre con me. Quell'episodio mi ha trasmesso la serenità che mi serviva per calmarmi dopo la grande sfuriata. Il bambino piccolissimo mi aveva catturato nel momento esatto in cui mi aveva intrappolato col suo sguardo e la dolcezza nella voce di Astrid mi ha fatto capire che la amavo ancor più di prima. Vederli in quel preciso momento mi ha fatto immaginare come avremmo potuto essere se fossimo stati una famiglia vera. Piani buttati all'aria dal sottoscritto. Penso sempre di fare la cosa giusta, ma mai come adesso sto male per quello che potrebbe succedere in futuro. Mi darebbe tutto se gliel'ho permettessi, senza esitazioni. Probabilmente, continuo a rifiutarla, solo perché in cuor mio so di non meritare una donna splendida come lei.
Astrid
«Mi ha detto di trovarmi qualcuno con cui vivere la mia vita. Che non più fare il passo più lungo della gamba. E che non devo aspettarlo. Tutte parole sue: niente di più e niente di meno!».«Che figlio di puttana!» esclama Asia.
«Sì, che figlio di puttana!» conferma Veronica.
Le due si scambiano un sorriso di intesa.Sono andate subito d'accordo quando le ho presentate e stasera ho deciso di portare Veronica con me da Asia. In loro trovo tutto il supporto di cui ho bisogno.
«Ttaana!» urla la piccola Haley.
«No, tesoro. Non si dice» la riprende Asia. Non posso fare a meno di scoppiare a ridere. Haley sembra una bambina sveglia e ripete tutto ciò che sente peggio di Elia. Cerca di contendersi le attenzioni del padre che nel frattempo gioca con entrambi.
Luke non osa immischiarsi nella conversazione perché si ritroverebbe tre persone contro. Ma ha parlato con Jason e lo capisce. Sarà vero? O sarà semplice solidarietà maschile?«Comunque tu non lo aspetterai. Da quando ti conosco non fai altro che struggerti per lui. È arrivato il momento di agire» mi incoraggia Veronica.
«Non saprei da dove iniziare».
«Iniziamo subito da domani sera» propone Asia. «Chiamiamo Megan che uscirà con noi».
«Ho un bambino a cui badare».
«Perché, io no? Elia potrà rimanere qui con Luke e la mia bambolina. Se giocherà con lei nemmeno ti penserà».
«Dovrei dirlo a Jason. Di tenere Elia, intendo».
«Sì, digli di tenerlo mentre tu seguirai il suo consiglio di andare a caccia di uomini sexy» suggerisce Veronica.
«Io non andrò a caccia di un bel niente! Se dobbiamo uscire voglio passare una serata tranquilla che distolga l'attenzione da tutto questo casino. Niente locali affollati o posti poco raccomandabili» mi impongo.
«Astrid, sei la donna che tutti vorrebbero sposare!» mi incita Luke.
«E tu cosa vorresti dire?» lo rimprovera Asia.
E da lì parte subito una discussione sui pregi e i difetti di entrambi. Mi scambio un'occhiata complice con Veronica e decidiamo che è il momento di togliere il disturbo.
«Che ne dici se andiamo, piccolo?» chiedo a Elia, abbassandomi per essere alla sua altezza.
«Mammina, pecchè Haly ha un papà e io no?».
Mi sento morire e nella stanza cala il silenzio. Come si fa a spiegare ad un bimbo piccolo - che non sa neanche ccosè un padre - che un padre ce l'ha? Mi pento di non aver affrontato prima l'argomento perché mi sto trovando palesemente in imbarazzo. Magari con l'aiuto proprio di Jason sarebbe stato più facile da spiegare.
«Amore, anche tu hai un papà» dico cautamente.
«E dove?» chiede ancora.
E dove? Dire «Jason è il tuo papà» non mi sembra il caso. Lo ha sempre chiamato Jason e potrebbe sembrare strano. Però mi viene al volo un'idea.
«Tu chi vorresti che fosse il tuo papà?».
Vedo lo sguardo incerto di Elia che guarda Luke per un momento. Sa che lui non potrà essere suo padre, perché Luke è già di Haley, ma il mio ometto non delude mai e urla il suo nome: «Jasoooon!».
Gli sorrido, baciandolo su una guancia e coccolandolo un po'. «Sì, amore. Allora facciamo una cosa. Quando lo vedrai, al posto di chiamarlo Jason, lo chiamerai papà. Così gli facciamo una sorpresa bellissima».
«Sììììì».
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Il tuo cuore lo porto con me
Romance✓ 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗟𝗘𝗧𝗔 Si dice che il tempo guarisca ogni ferita, ma per Astrid e Jason non basta leccarsele e prendersene cura. Hanno lasciato qualcosa in sospeso, hanno lasciato una storia senza un finale o almeno senza uno gradevole. Due vite nuove...