Capitolo 85

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Astrid
Ancora china sul water, riverso tutto il mio dolore in una volta sola. Mi sembra di vomitare l' anima e il cuore. Sono come avvelenata da quell' immagine e da quella frase.

Grazie per poco fa, Jason.

Grazie per cosa? Perché ha deciso di farmi questo? Tutto mi sarei aspettata e non essere tradita alla prima occasione. E tutto mi sarei aspettata che essere rimpiazzata (per la seconda volta) con la stessa persona.

Adesso mi rendo conto di cosa si prova quando l' amore dalla tua vita ti tradisce. Niente di lontanamente paragonabile a quanto è successo la prima volta. Adesso ci sono in ballo dei sentimenti veri. Un amore incondizionato che comprende anche un bambino di quasi tre anni e un altro in arrivo...

Come dovrei comportarmi adesso? Dovrei nasconderlo di nuovo e scappare? Avevo programmato di dirlo a Jason non appena fosse tornato a casa. Ma questo cambia le cose. Adesso sono davvero senza niente.

Il mio istinto mi suggerisce come prima cosa di andarmene da qui. Prendere tutte le mie cose e il mio bambino e scappare da lui e dalle sue cose il più lontano che possibile. Questa non è nemmeno casa mia. Ma riflettendoci, mi rendo conto di non avere più nemmeno una casa in cui vivere e non avere nessuna via di fuga.

Pensando razionalmente, mi rimprovero mentalmente per i pensieri che sono scaturiti in me. Adesso non siamo più io e lui. Non devo pensare egoisticamente. Devo ricordarmi sempre che davanti al mio benessere devo mettere come priorità quello di Elia e dell' altro bambino. Senza escludere Jason. Non ripeterò lo stesso errore una seconda volta.

Magari è arrivato a tradirmi perché il suo sentimento per me era finito. O semplicemente perche Lily è più attraente di me. Si sa, gli uomini sono il sesso debole ed è capitato anche al mio Jason.

Il Jason che conosco io non avrebbe mai fatto una cosa del genere. Non si sarebbe mai fatto ammaliare dalla prima donna che gli sventola davanti il suo corpo. Non per quello che mi ha detto e dimostrato negli ultimi tempi. Non dopo tutto quello che abbiamo passato.

Ho visto l' ira funesta nella sua espressione quando Lily è entrata nel suo campo visivo. E poi la disperazione nella sua voce quando, mentre scappavo, mi chiamava.

Solo questo mi fa riflettere e pensare lucidamente. Perché Jason mi ama come io amo lui. Lui ama me ed Elia più della sua stessa vita. Non lo farebbe mai. Lui non mi tradirebbe mai.

Mai.

Non mi ha dato mai motivo di dubitare di lui. Mai. Nemmeno all' inizio, quando eravamo giovani e un po' incoscienti. Le nostre incomprensioni sono sempre nate dalla mia mancanza di fiducia nei suoi confronti. Tutto infondato, perché semplicemente Jason mi ama.

Per questo non posso permettere alla mia mente di trarre conclusioni prima di prendere decisioni affrettate.

Mi sciacquo la faccia e la bocca nel lavandino e, dopo essermi asciugata per bene, mi precipito di nuovo davanti il computer. Matt è ancora lì davanti ed ha appena chiuso la conversazione.

Il mio volto, già sconvolto dal pianto, si deforma per la delusione e nuovamente per il dolore di non vedere Jason dietro quello schermo. Inizio a tirare su col naso e subito vengo catturata dall' abbraccio consolatore di Matt e dalle piccole manine di Elia che tentano di asciugare le lacrime che non vogliono placarsi.

«Astrid, non piangere. Andrà tutto bene. Si risolverà tutto» mi rassicura Matt.

«Mammina, luccichi. Papi ti vuole bene» mi sussurra il piccolo.

Mi lascio andare ad un pianto liberatorio e inizio a singhiozzare ancora più forte.

«Lo so, piccolo. Lo so» balbetto.

Mi stacco dall' abbraccio di Matt e parto immediatamente alla ricerca del cellulare. Devo chiamare Jason. Devo stare a sentire quello che ha da dirmi. Devo sapere se davvero non è successo nulla o se è successo davvero qualcosa e non vuole più avere nulla a che fare con me.

Il suo cellulare risulta irraggiungibile, così come quello di Veronica quando provo a chiamare lei.

«Non rispondono. Veronica e Jason» annuncio, non appena ritorno da Matt, senza emozioni nella voce.

«Stanno ritornando a casa» mi informa lui.

Annuisco e mi faccio porgere Elia. Mi scoccia un po' fare quello che sto per fare, ma vorrei rimanere da sola. In silenzio. Senza lo sguardo compassionevole di qualcun altro.

«Matt, scusa se te lo chiedo, ma vorrei rimanere un po' da sola».

«Non credo sia una buona idea, Astrid. Sei in uno stato pietoso e...».

«Davvero, sto bene» dico, rassicurandolo.

Matt mi osserva dubbioso, un po' in silenzio, ma poi inizia a parlare. «Lui non lo farebbe mai. Non ha occhi che per te. Ama solo te ed è stato sempre così. Credi che farebbe una cosa del genere dopo tutto quello che avete dovuto passare per stare di nuovo insieme? Ti conoscevo ancor prima di conoscerti e ti conosco bene perché in questi ultimi tre anni eri sempre al centro dei suoi pensieri e sempre sulla sua bocca. Astrid, Jason è intelligente e non butterebbe mai quello che c' è tra voi due per scegliere una notte con la tentazione del momento. L' ho visto rifiutare una donna dopo l' altra, solo per te. Diciamo che su questo punto di vista ha le idee abbastanza chiare. L' hai fatto rimanere casto per tre anni!» esclama, infine.

Sorrido alla sua battuta perché so quanto è vero. Conosco il mio uomo e so che non mi ferirebbe mai. Mi ha fatto una promessa. Mi ha promesso che non mi avrebbe più fatto del male e io gli credo.

«Lo so, Matt. La mia reazione è stata un po' esagerata poco fa» ammetto, abbassando gli occhi.

«Non lo è stata. Hai semplicemente reagito come chiunque altro avrebbe fatto al tuo posto» dice, sorridendomi.

«Grazie».

«Quando vuoi, mammina» dice, facendomi l' occhiolino. «Mangia e riposati un po'. Jason arriverà tra poche ore. Non vorrai mica farti trovare in questo stato?!».

«Molto incoraggiante da parte tua. Grazie!» esclamo, questa volta sarcasticamente.

«Se hai bisogno di qualcosa, chiamami. Ci vediamo domani a lavoro. E pensa bene a quello che deciderai di fare con lui».

Ma non ho bisogno di pensare a nessuna decisione da prendere. Le mie decisioni sono dettate dal mio cuore. Attimo dopo attimo. E non ho dubitato di quelle scelte nemmeno per un momento.

Il mio posto è con lui. Il nostro futuro è insieme

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