Capitolo 74

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Astrid 
Osservo Elia che si sta facendo letteralmente spupazzare da Matt. Ogni tanto, quando vedo mio figlio per aria, ho un leggero mancamento, ma in teoria Matt dovrebbe riuscire ad afferrare Elia quando lo lancia in aria. Il mio istinto protettivo mi suggerisce di andare da loro e interrompere tutto, ma l'espressione di Elia parla chiara: si diverte e mi si riempie il cuore di gioia a vederlo così. Inoltre, ha tenuto il muso lungo per tutta la durata della festicciola. Oggi Haley – essendo la festeggiata – non ha calcolato molto Elia e lui sembra essersela presa a male. Mi divertono i loro comportamenti. Il mio piccolino cerca sempre un contatto, ma lei puntualmente scappa.

Mentre mi guardo intorno, mi accorgo di quanto sono fortunata. Brad e Magan sono continuamente appiccicati; Matt gira intorno a Veronica e lei sembra fare come la piccola Haley; Asia e Luke sono più innamorati che mai; e poi c'è Jason... Jason è un grandissimo punto interrogativo, grande quanto un palazzo.
All'inizio ho pensato che tutto stesse andando a rotoli, adesso mi ritrovo ad avere un figlio e degli amici meravigliosi. Un leggero sorriso si fa largo sul mio volto al pensiero di quella splendida famiglia di cui faccio parte.

«Ti vedo contenta» afferma Jason, sedendosi accanto a me sul divano.

«Sono felice» dico, girandomi nella sua direzione.

Vorrei aggiungere che sarebbe perfetto se stessimo insieme, ma quando si tratta di dire qualcosa di più impegnativo, le parole mi rimangono intrappolate in gola. Per cui, mi limito a sorridergli. La sua bellezza mi lascia senza fiato ogni qual volta poso gi occhi su di lui. Vorrei lasciar agire le mie sensazioni e i miei impulsi animaleschi. Smaniosa di prendermelo. Ma gli avvenimenti passati mi fanno restare con i piedi per terra e mi ricordano che la realtà è ben diversa dai miei sogni ad occhi aperti.
Continuo a tenere lo sguardo incollato a quello di Jason, perdendomi nel suoi profondi occhi nocciola, quando anche sulle sue labbra carnose compare un sorriso.
Improvvisamente la temperatura sembra essersi innalzata di almeno cinque gradi. Mi mordo il labbro e inizio a sventolarmi con una mano.

«C'è un po' di caldo» affermo.

Vedo Jason scoppiare a ridere mentre butta la testa all'indietro e con le sue dita sfiora i miei capelli.

«Sei bella quando ti accaldi» dice facendomi l'occhiolino.

«Jase» dico a mo' di rimprovero.
«Non sono accaldata. Sento caldo».

«Come se non fosse la stessa cosa».

«Certo che non lo è. Qualcuno si accalda quando è eccitato. Io sento semplicemente caldo».

«Considerando il fatto che è Febbraio, e lì fuori ci saranno circa sette gradi, allora dovrei dedurre che sei decisamente eccitata» afferma.

Non posso fare altro che restare a bocca aperta. «L'hai detto davvero?» chiedo sbalordita.

«Già».

Sul volto di Jason non c'è nessuna traccia di imbarazzo e trasuda sicurezza e sex appeal da tutti i pori. Questo non fa altro che confermare le sue affermazioni. La mia fortuna è che non siamo a casa nostra e che il soggiorno è pieno di persone perché a quest'ora gli sarei saltata addosso.
I suoi occhi che mi fissano sembrano lasciare una scia infuocata su tutto il mio corpo. Sto seriamente andando in autocombustione. Decido così di togliermi il cardigan e lo appoggio sul bracciolo del divano.

«Baby, ti spogli? Così, senza preavviso?».

Ancora più scioccata dalle sue provocazioni, gli lancio il cardigan in faccia e mi alzo. «Sei uno stronzo».

«E dai, baby. Non fare così. Lo sai che sono un tipo scherzoso».

Ho urgente bisogno di allontanarmi da lui.

Il tuo cuore lo porto con meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora