Capitolo 79.

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Astrid
Quando sento il campanello suonare, mi precipito alla porta per aprire a Jason. Il sorriso di Elia è enorme non appena vede il padre varcare la soglia di casa.

"Papiiiiii" urla, agitandosi tra le mie braccia.

Il piccolo scalcia e si allunga nella direzione di Jason che non esita a caricarselo sulle spalle. Stravedono l' uno per l' altro.

"Amore di papà".

"Papi, papi" esulta ancora il piccolo.

Continuo a guardarli interagire insieme e mi accorgo di quanta felicità è racchiusa in questo piccolo istante. L' unica cosa è che mi sento messa da parte e sento l' esigenza di esternare i miei sentimenti.

"Non ho torto quando dico che mi sento trascurata" dico, incrociando le braccia al petto.

"Gelosona mia, vieni qua" mi invita Jason, porgendomi la sua mano libera. Mi stringe in un abbraccio, mi da un bacio a stampo e poi mi sussurra: "Più tardi avrai tutte le attenzioni che meriti".

Quella promessa sa di qualcosa di molto eccitante. Gli passo una mano sul fianco e mi allontano da quella fonte di calore ambulante.

"Perché sei arrivato in ritardo?" chiedo. "Ti aspettavamo mezz' ora fa. Elia continuava a chiedere di te".

"Ho dovuto trattenermi in ufficio. La riunione è durata più del previsto. Ma l' importante è che sono arrivato in tempo per la cena" dice, sorridendomi.

Preparo le ultime cose e apparecchio la tavola mentre Jason gioca con Elia. Questa per me è la perfezione. Avere un aiuto, qualcuno che si occupa di mio figlio mentre io mi occupo della casa. Quello che mi è sempre mancato. Una famiglia vera. Qualcosa di mio che mi riempie la vita di gioia, affetto e amore. Un uomo e un bambino di cui prendermi cura e amare incondizionatamente. Fare tutto per loro e per me stessa. Per noi.

Al termine della cena, Jason mi aiuta con i piatti. Elia è momentaneamente - e stranamente - tranquillo davanti la tv. Di solito a quest' ora crolla sul divano, ma questa sera sembra essere pieno di energie.

Qualche minuto dopo, il bip del mio cellulare mi avvisa dell' arrivo di un sms. È Veronica.

- SEI A CASA CON JASON?

- SI ☺

La risposta di Veronica non tarda ad arrivare.

- OKAY... STAIAMO ARRIVANDO...

Stiamo arrivando? Lei e chi?

"Chi era?" chiede Jason, curioso.

"Veronica. Voleva sapere se eravamo in casa e mi ha detto che sta arrivando. Con qualcuno, a quanto pare".

"Addio privacy anche per questa sera" si lamenta lui.

"Già" dico, sbuffando.

***

Poco più tardi, mentre sono accoccolata sul petto di Jason a guardare la tv, sentiamo suonare il campanello. Mi alzo da divano per andare ad aprire la porta e, contro le mie aspettative, Veronica è sulla soglia con Matt. Sì, proprio con lui. Proprio il Matt da cui continua a scappare.

Lei si fionda in casa come se non avesse bisogno dell' invito (il che è vero), Matt invece è più discreto.

Quando Elia vede Veronica si agita ancora di più. Il mio piccolino stravede anche per lei e quando sono insieme, sembrano fare scintille. Elia continua a ripetere il suo nome a gran voce e lei se lo spupazza tutto.

"Sedetevi" li invito.

"Non possiamo" interviene Matt. "Siamo venuti a prendere Elia".

"Cosa?" chiediamo in coro Jason e io.

Il tuo cuore lo porto con meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora