Astrid
Non provavo questa sensazione da molto, molto tempo. Sono stata trattata come una principessa dal primo momento che sono salita in macchina. Justin ha davvero pensato a tutto. Sapevo di entrare in un ristorante di lusso, ma non immaginavo tutto questo lusso. Pavimenti in marmo e lampadari di swarovski sono i protagonisti della sala. È decisamente fuori dalla mia portata. Per fortuna ho il denaro sufficiente a pagarmi la cena.«Allora, mia bellissima segretaria. Lavori a New York da molto tempo?» chiede Justin, mentre sorseggia del vino bianco.
«Poco più di due anni. Sono stata molto fortunata a trovare questo posto di lavoro, anche se mi sono trasferita da lontano. Sai, con il bambino, non potevo rimanere in casa dei miei ancora per molto».
«Comprensibile».
«Non che mi abbiano buttata fuori di casa, eh? Ma non volevo pesare ancora sulle loro spalle. Dopotutto, l'avevo combinato io il guaio».
«Diciamo che non hai fatto tutto da sola» commenta lui. «Tu e il padre di tuo figlio... Come hai detto che si chiama?».
«Jason».
«Tu e Jason siete in buoni rapporti?».
«Rapporti civili. Ultimamente abbiamo avuto delle divergenze, ma nulla che non possa risolversi».
«Per quanto tempo siete stati insieme?» chiede, curioso.
«In realtà, solo pochi mesi, ma è tutto successo tre anni fa. Tempi del college» affermo.
«Non ha preso bene la gravidanza? Per questo vi siete lasciati?» chiede Justin.
«No. La nostra è stata una storia complicata. Fatta di tira e molla e di rotture definitive e scoperte inaspettate. E poi di nuovo rotture».
Riassumo in poche parole ciò che è stata la nostra storia, da allora fino a questo momento, perché non mi va molto di parlare della mia situazione con Jason, e Justin se ne accorge.
«Non ti va molto di parlarne, eh?».
«Sinceramente non me la sento, per adesso. Non te la prendere, Justin. Magari più in là» dico, sorridendogli rassicurante.
«Non preoccuparti. Non voglio farti pressioni. Quando sarai pronta e ne vorrai parlare io sarò qui ad ascoltarti».
«Grazie».
Mangiamo in silenzio e mi prendo tutto il tempo per osservarlo attentamente. Oltre quei bellissimi occhi grigi, Justin ha anche un gran bel paio di labbra carnose. Il fisico asciutto è leggermente meno muscoloso di quello di Jason e, su per giù, sono alti uguali. Mi becca a fissarlo e abbasso lo sguardo, imbarazzata, mentre sul suo viso si forma un sorriso. Ho già detto che anche i suoi denti sono perfetti? Quindi, anche il suo sorriso fa svenire?
Dopo aver finito di cenare e dopo svariate chiacchiere, viene anche fuori che Jason è il mio capo. Justin non sembra "minacciato" dalla situazione, ma vedo qualcosa cambiare nel suo sguardo. Anche se è bravo a non darlo a vedere. Cerco di sviare il discorso su altri argomenti e viene fuori il discorso bambini. Justin sembra un bravo padre, da quello che mi racconta. Sembra avere qualche difficoltà con sua figlia, ma con l'aiuto dei suoi genitori, riesce a cavarsela abbastanza bene.
Mi piace stare in sua compagnia. Si vede che è un uomo maturo. Questa sera - a differenza di questa mattina - mi sono sentita a mio agio. Justin ha evitato di farmi arrossire con i suoi complimenti e gliene sono grata e, da perfetto cavaliere, mi offre anche la cena.
Dopo avere passeggiato per un po', saliamo in macchina diretti verso il mio appartamento. Non è poi così tardi, ma sono impaziente di tornare a casa da mio figlio. Spiego a Justin che stare separata da Elia mi rende nervosa.Qualche minuto dopo, quando siamo sotto casa mia, prima di scendere dall'auto, viene ad aprirmi la portiera e si offre di accompagnarmi fino alla porta.
«Ho intenzione di uscire ancora con te, Astrid. E fare molto altro» ammicca.
Ecco, ci risiamo! A cosa si riferisce con quel "molto altro"? Non approfondisco l'argomento perché mi sento avvampare. Stare in un ascensore così stretto non aiuta. Dopotutto, penso che si sia capito che Justin è un bell'uomo ed è impossibile non esserne attratti.
«E io sarò molto felice di uscire ancora con te» dico, mentre ci avviamo fuori dall' ascensore.
«Sono stato bene questa sera. Non mi trovavo così bene con una persona da molto tempo» dice, sfiorandomi le dita.
«Anch'io» sussurro.
Lo osservo per un po', in silenzio. Sono completamente rapita dai suoi occhi luminosi. Mi ispira fiducia. Come se con lui potessi lasciarmi il passato alle spalle e ricominciare tutto da capo. E ho voglia di lasciarmi andare con qualcuno che mi voglia. Con lui, che sembra non esitare.
Nel suo sguardo mi sembra di vedere un lampo di eccitazione e in questo momento non vorrei altro che mi baciasse e mi sento svenire quando vedo il suo volto avvicinarsi al mio.© TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
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Il tuo cuore lo porto con me
Romance✓ 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗟𝗘𝗧𝗔 Si dice che il tempo guarisca ogni ferita, ma per Astrid e Jason non basta leccarsele e prendersene cura. Hanno lasciato qualcosa in sospeso, hanno lasciato una storia senza un finale o almeno senza uno gradevole. Due vite nuove...