Astrid
Sono riuscita a mantenere le lacrime dentro i miei occhi e a non lasciarmi andare. Solo che non potevo sopportare di stare ancora in compagnia di Jason. Devo essere forte se voglio sopravvivere a lui. Perché si tratta di questo quando c'è di mezzo Jason: sopravvivere.Questa mattina non l'ho nemmeno trovato a casa. In teoria avrebbe dovuto dormire sul divano, ma non è rimasto. Ho fatto di tutto per distrarre Elia che si aspettava di vederlo e continuava a chiedere di lui. C'è rimasto malissimo quando non l'ha visto. Non avrei mai cacciato Jason nonostante il suo comportamento da stronzo. Capisco il nostro rapporto, ma non può iniziare a fare dei torti a suo figlio. Quindi è meglio che si faccia perdonare. E presto.
Arrivo in ufficio in ritardo, quando timbro il cartellino e mi dirigo verso la mia scrivania. Lì, ad attendermi, trovo un enorme mazzo di rose rosse. I miei fiori preferiti.
Un lieve sorriso si fa strada sulle mie labbra. Diciamo che è stata una nottata di merda e trovare queste rose, mi ha rallegrato la giornata che pensavo sarebbe iniziata in maniera pessima.
Deve averle mandate Justin. Sono splendide, legate tra loro con un nastro dello stesso rosso. Emanano un profumo meraviglioso e il fatto che siano totalmente inaspettate, rende la sorpresa ancora più bella. Prendo il bigliettino attaccato ai fiori e lo apro, leggendone il contenuto.Piccola, scusami. Sono sempre il solito coglione. Non avrei dovuto dire quelle cose ieri sera e capisco il motivo per cui non hai voluto sentire ragioni. Merito indifferenza da parte tua, ma so che mi farebbe soffrire. Qualsiasi decisione tu prenda su noi due, la capirò. Mi dispiace anche essermene andato senza dire nulla. Spero che Elia non ci sia rimasto troppo male.
Perdonami...
Jason ♡
Il mio volto cambia espressione quando mi volto verso il suo ufficio e noto con stupore che la porta è aperta. Jason è già seduto dietro la sua scrivania che mi osserva speranzoso. Ma adesso non ho ragioni sufficienti né per ringraziarlo, né per perdonarlo. Ho sicuramente apprezzato il gesto, ma ho bisogno dei miei tempi per riflettere e capire bene come comportarmi con lui.
Jason
Ho deciso di ricominciare con Astrid, ma evidentemente ho scelto il momento sbagliato per farlo. Vederla con un altro ha fatto scattare in me il campanello d'allarme. Non voglio che esca con Justin o con chiunque altro le si presenti dietro l'angolo. La voglio per me. Voglio che apra gli occhi e mi veda realmente. Voglio che veda l'amore che provo ancora per lei.
Fin ora sono riuscito ad esternare la mia parte peggiore. Quando vedo qualcosa che mi fa innervosire non riesco ad agire diversamente e quella che c'è andata di mezzo, adesso, è sempre stata Astrid.
La osservo mentre sorride alla vista di quelle rose. Ho restituito al suo viso quella felicità che le avevo tolto la sera prima. Ma dura poco, perché quando termina di leggere il bigliettino che le ho scritto, quando i suoi occhi incrociano i miei, nel suo volto non leggo nessuna emozione. C'è solo lo stesso distacco di poche ore prima.Poiché questa volta faccio sul serio con lei, ho lasciato la porta del mio ufficio aperta. Adesso sono io che devo farmi perdonare e inizierò proprio da questo. Astrid non ha bisogno di qualcuno che le dia continue preoccupazioni - stesse parole scritte nero su bianco tre anni prima e che tutt'ora penso - ma di qualcuno che si prenda cura di lei. E lo farei io in prima persona se solo me lo permettesse. È rimasta da sola per troppo tempo, è cresciuta in fretta e si è fatta carico di molte responsabilità ed è giunta l'ora che condivida questo peso con qualcuno, ma sta scegliendo la persona sbagliata per farlo. Ho cercato di dirle questo, ma le mie parole sono state facili da fraintendere. Dopo tutti i rifiuti da parte mia, queste non poteva essere interpretato diversamente.
Da dove sono seduto riesco a vedere il suo splendido e dolce volto. Vedo i cambiamenti nel corso dei minuti che passano e sorride lievemente solo quando prende in mano il cellulare. Justin le manderà sicuramente dei messaggi e a lei fa piacere. Lui la fa sorridere, io invece sono il cattivo della situazione. Ma Astrid non sa che tutte le mie decisioni sono state sempre prese in funzione del suo bene. E sempre sarà così. Le conseguenze hanno mandato a rotoli tutto ciò che avevamo. Devo imparare a sapermi porre, perché spero che - in fondo, in fondo - lei veda un futuro per noi. Perché lo immagino con lei nella mia vita e il dolce bambino che già condividiamo.
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Il tuo cuore lo porto con me
Romance✓ 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗟𝗘𝗧𝗔 Si dice che il tempo guarisca ogni ferita, ma per Astrid e Jason non basta leccarsele e prendersene cura. Hanno lasciato qualcosa in sospeso, hanno lasciato una storia senza un finale o almeno senza uno gradevole. Due vite nuove...