Jason
Astrid e io abbiamo cercato di sfruttare al meglio tutti i momenti liberi delle nostre giornate incasinate per ritagliarci qualche momento solo nostro. Devo dire che è stato piuttosto difficile. Con un bambino piccolo a cui badare e un lavoro che ci impegna a tempo pieno siamo stati parecchio attenti e... svelti. Un grande aiuto l' abbiamo ricevuto da Matt e Veronica. Loro hanno fatto in modo di lasciarci qualche altro momentino in più. È stato persino divertente vederli nei panni di "genitori momentanei". Forse Elia li sta avvicinando un po'.Mentre osservo Astrid beata tra le lenzuola, non posso fare altro che pensare a quanto mi sia mancato tutto questo. La attiro tra le mie braccia e la tengo stretta per un po'. Voglio godermi il piacevole torpore che emana il suo corpo a contatto con il mio.
«Buongiorno» sussurra lei, crogiolandosi nel mio abbraccio.
Le mie dita si muovono automaticamente lungo la sua schiena. Vengo ricompensato un secondo dopo sentendo la sua pelle d' oca. E non posso fare altro che continuare e donare alla sua pelle liscia e candida tutto ciò che le piace.
«Sei sveglio da molto?» chiede, baciandomi il mento.
«No. Solo quanto basta per vederti dormire».
«Mmm. Non credo ci sia granché da vedere mentre dormo».
«Non sono d' accordo, baby. La prima cosa positiva nel guardarti mentre dormi è che non puoi parlare e non puoi chiedere "Perché mi guardi così?". E poi posso ascoltare il tuo respiro e osservare la tua tranquillità. Sembri un angelo quando dormi, sai?» dico, sorridendole.
«Mmm, davvero? Esattamente,» inizia lei, alzandosi e mettendosi a cavalcioni su di me «perché mi guardavi così?».
«Ma quanto sei spiritosa...».
Astrid si avvicina lentamente e inizia a baciarmi sulle labbra. La attiro a me e la intrappolo nella mia morsa d' acciaio. Continuiamo a baciarci finchè la situazione non si surriscalda e replichiamo quello che è successo la scorsa notte.
***
Più tardi al lavoro raggiungo la postazione di Astrid per farmi aggiornare su i miei appuntamenti nei prossimi giorni. Starle accanto è più divertente che farmi spedire delle mail.
«Questo pomeriggio verrà il signor Barberi. Quindi, mi raccomando, sii puntuale. Sai quanto tiene alla puntualità. Hai almeno una riunione a settimana per tutto il mese di Marzo» dice, osservando intensamente il computer. Adoro quando è immersa totalmente nel suo lavoro. «L' ultimo week-end del mese devi andare ad Atalanta all' incontro con Mo. Ne. Y ltd. E poi devi andarci di nuovo la seconda settimana di Aprile per conoscere il nuovo CEO. Sarebbe il 14».
«Cosa? Proprio quel giorno? Non possiamo spostare l' appuntamento?» chiedo.
«Mi sa di no. I vostri giorni liberi non coincidono. Ho fatto di tutto per evitare quel giorno. Il 15 Elia compie tre anni e presumo che non riuscirai ad arrivare in tempo. Non può andare Matt al posto tuo?».
«No. Mi occupo io della Mo. Ne. Y ltd. Volevo che fossimo insieme per quel giorno. Ma potreste venire con me!» dico, colto improvvisamente da un lampo di genio.
«Jase, non credo sia una buona idea per il bambino. Capisco che vuoi passare il suo compleanno con noi ma Elia è piccolissimo per prendere l' aereo e io perderei giorni di lavoro ingiustificati. E poi è Veronica che di solito ti accompagna».
«Le cose possono cambiare, baby».
«Hai ragione. Ma sai che aspetto i miei genitori quel giorno. Mi sa che dovrai andarci senza di me» dice, dandomi un bacio a stampo.
«Come farò tre giorni interi senza i tuoi baci?».
«Non credo che tu debba preoccupartene adesso. In questo momento puoi avere questo e molto altro» dice, ammiccando.
«Giuro...» esordisce Matt, incamminandosi verso la sua scrivania. «Adoro tutto questo amore, ma tenete i dettagli della vostra vita sessuale fuori da questo ufficio».
«Ma è sempre così rompi palle?» chiede lei.
«È ancora peggio!» esclama Veronica, che lo segue a ruota, sbattendosi la porta alla spalle.
Il che è insolito perché Veronica non si presenta mai in ufficio la mattina e Matt non è mai stato così di cattivo umore. Anzi, credo di non averlo mai visto così incazzato prima d' ora.
«Credo che dovresti tornare di là» mi consiglia Astrid. «Secondo me dovresti interromperli prima che si prendano a botte».
Inarco un sopracciglio alla sua affermazione. «Matt non la colpirebbe mai. Al massimo le darebbe una botta» affermo, ridendomela.
«Sei un maiale, Jase».
«Ma è vero!».
«Veronica non fa altro che ripetere quanto Matt sia invadente, ma si vede la lontano che sono pazzi l' uno dell' altra. Loro sono i soli a non accorgersene».
«Già. Conoscevo altri due che erano combinati a stessa maniera» affermo.
Lei mi sorride e mi butta le braccia al collo, iniziando a giocare con i miei capelli. E ci osserviamo in silenzio. Più la osservo e più la amo. I suoi occhi brillanti mi comunicano quanto mi ama e i miei sono il riflesso dei suoi. Da che mi ritrovo a parlare di getto. Senza pensarci nemmeno due volte.
«Vieni a vivere con me».
«Cosa??» chiede, colta alla sprovvista.
«Vieni a vivere con me, piccola. Ti voglio sempre con me. Voglio che tu ed Elia viviate sotto il mio stesso tetto».
«Siamo tornati insieme da poco, Jase. Mi sembra un po' presto...» dice incerta.
«Presto? Astrid, siamo stati lontani tre anni e quando ci siamo ritrovati abbiamo incasinato tutto prolungando inutilmente la nostra distanza. Quindi, no. Non è per niente presto. So solo che abbiamo solo sprecato del tempo prezioso e io non voglio farlo più. Dormo da te tutte le notti. I fine settimana li passiamo da me. Sarebbe tutto più semplice se vivessimo assieme. Quindi, vieni a vivere con me. Se c' è bisogno ti imploro» dico, mettendomi in ginocchio di fronte a lei. «Ti prego, mia dolce e splendida Astrid, vieni a vivere con me».
Lei ride per il mio gesto teatrale quando mi porto le mani sul cuore.
«Mi implori pure? E non parliamo del fatto che sembra più una proposta di matrimonio».
E anche quella arriverà molto presto, baby. Molto presto.
© TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
STAI LEGGENDO
Il tuo cuore lo porto con me
Romansa✓ 𝗖𝗢𝗠𝗣𝗟𝗘𝗧𝗔 Si dice che il tempo guarisca ogni ferita, ma per Astrid e Jason non basta leccarsele e prendersene cura. Hanno lasciato qualcosa in sospeso, hanno lasciato una storia senza un finale o almeno senza uno gradevole. Due vite nuove...