Capitolo 82

8.5K 430 85
                                    

Astrid
Non sono riuscita a chiudere occhio per tutta la notte, nonostante sia stata cullata per tutto il tempo dall' abbraccio di Jason. Ho alternato momenti di sonno a momenti di veglia. Bastava un suo minimo movimento per mettermi sull' attenti. E questo perche volevo salutarlo prima che se ne andasse. Ci siamo salutata ieri sera, ma non concepisco il fatto di lasciarlo andare senza aver ricevuto prima un suo bacio.

Fuori è ancora buio e la sveglia suona alle tre in punto. Jason la spegne in fretta e scosta le lenzuola per alzarsi ma - prima che si alzi e porti via con se tutto il suo calore - mi alzo a mia volta e lo trattengo ancora un po', abbracciandolo da dietro e sfrego la testa contro la sua schiena. Una risatina sommessa si fa sentire sul suo petto e, con le mani, inizia ad accarezzarmi le braccia che lo tengono stretto.

«Perché non torni a dormire, piccola?» mi sussurra.

«Perché voglio rimanere con te» mi lamento, mettendo il broncio.

«Lo vorrei tanto anch' io, baby. Ma ho bisogno di una doccia. E devo sbrigarmi per essere pronto prima che Matt arrivi».

Matt accompagnerà lui e Veronica in aeroporto. Avrei voluta farlo anch' io molto volentieri, per godermi fino all' ultimo secondo con Jason, ma non potevo lasciare il mio piccolino da solo in casa. Né tantomeno l' avrei portato con me a quest' ora del mattino.

«Okay. Allora sbrighiamoci» dico, seguendolo.

E, prendendomi per mano, Jason mi conduce in bagno con lui. Mentre regola l' acqua della doccia, lo aiuto a liberarsi dei pantaloni del pigiama. Mi sbarazzo velocemente anche della t-shirt con cui ho dormito e in un secondo siamo nudi.

Veniamo investiti dal getto tiepido della doccia. Vorrei tanto sbilanciarmi ma mi rendo conto che non c' è proprio tempo. Quindi non ci provo nemmeno e mi godo le sue mani che vagano per tutto il mio corpo.

Finita la doccia, Jason mi conduce fuori dalla cabina e mi avvolge nell' asciugamano. Mi piace tantissimo farmi coccolare. Credo che momenti di amore e dolcezza come questi siano molto meglio di altre cose.

«Sembri una bambina» mi dice, prendendomi il viso tra le mani e baciandomi le labbra dolcemente.

Gli sorrido, perché mi sento davvero una bambina felice, e lo avvolgo con le mie braccia tenendolo stretto in vita.

Sembra che stia esagerando, ma davvero non riesco a lasciarlo andare. Può sembrare stupido dirlo dopo tre anni di distanza, ma questo è quello che provo. Forse perché il tempo fa emergere i sentimenti e adesso il mio per lui è più forte di prima. O perché porto in grembo un altro bambino. L' altro frutto del nostro amore.

Mi stacco mal volentieri da Jason e mi vesto indossando le mutandine e un' altra sua t-shirt pulita. Mentre aspetto che lui faccia altrettanto, vado in cucina a preparargli la colazione. Jason mi raggiunge subito dopo e, poiché abbiamo ancora un altro po'di tempo, si siede sul divano e mi fa accoccolare tra le sue braccia.

«Dirò a Veronica di tenerti d' occhio» lo minaccio scherzosamente.

«Grazie per l' avvertimento. Adesso so che devo fare il bravo».

«Ah ah. Molto spiritoso, Jase. Ovunque andrai, ricorda che ci sarà sempre una mia spia a tenerti sotto controllo».

«Vale lo stesso anche per te, baby. Ho chiesto a Matt di fare lo stesso».

Adoro i nostri battibecchi. Mi ricordano che accanto, non ho solamente una persona che amo, ma che mi ama a sua volta. Una persona nel complesso fantastica che con il suo carattere rende ancora più bello il nostro rapporto.

Mi butto sulle sue labbra e inizio a baciarlo. Jason non si lascia prendere alla sprovvista e ricambia con tutto se stesso, finchè non veniamo interrotti dal suono del suo cellulare.

«Dev' essere Matt» dice, contro le mie labbra. «Devo andare. Sarà già di sotto che mi aspetta».

Mi stacco da lui mal volentieri e mi alzo, abbracciando per l' ultima volta. «Chiamami quando arrivi. Ti amo».

«Ti amo anch' io, piccola».

Quando Jason esce di casa mi chiudo la porta alle spalle e sento già la sua mancanza. Sono sola in questa casa grande e il fatto che manchi lui si fa sentire già subito dopo pochi secondi. Raggiungo di nuovo la camera da letto abbracciando il suo cuscino, lasciandomi cullare dal suo profumo ancora forte.

***

Più tardi, quando sono al lavoro, dopo aver fatto ordine sulla scrivania e aver messo a posto gli appuntamenti dei ragazzi ricevo un sms di Veronica che mi avverte di essere appena atterrati. Ne segue subito dopo la chiamata di Jason che mi avverte che si stanno recando nell' albergo dove alloggeranno per i prossimi quattro giorni e che subito dopo saranno impegnati nella riunione. Questo si traduce in: Se mi chiamerai e non dovessi rispondere, sappi che sono impegnato. Colgo al volo il messaggio e ritorno al lavoro.

Devo dire che oggi è stata una giornata lavorativa piuttosto noiosa. Matt non si è fatto vedere per niente, a parte questa mattina quando è arrivato (in ritardo). Sembrava di pessimo umore e mi ci sono tenuta più alla larga possibile. Durante la pausa pranzo però fa capolino da dietro la porta e mi invita a mangiare qualcosa insieme, ma declino l' invito perché un mucchio di cose da fare.

Dopo aver preso Elia al nido, faccio una breve sosta in farmacia per comprare tre test di gravidanza. Devo accertarmi di essere incinta prima di dirlo a Jason e creare false speranze. Quindi meglio abbondare.

Non appena metto piede in casa un sms di Jason mi avvisa che mi videochiamerà questa sera prima di cena. Dopo aver dato da mangiare ad Elia e averlo messo a letto, mi rilasso sul divano. Dovrei sbarazzare gli ultimi scatoloni che sono rimasti pieni, ma la stanchezza inizia a farsi sentire. Ma mi riprometto di mettere tutto in ordine prima dell' arrivo di Jason.

Però posso fare i test di gravidanza e dopo aver letto le istruzioni e averle seguite passo dopo passo, attendo. E dopo mezz' ora circa ho la certezza di cui avevo bisogno: sono incinta.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI.

Il tuo cuore lo porto con meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora