I hate you, Cameron Dallas ! ( IN REVISIONE COMPLETA dal 2024)

48.

In questo momento mi sembra tanto di essere all'interno di uno di quei programmi di scherzi e totalmente surreali che passano in televisione a notte fonda.

Cameron che fissa in maniera piuttosto inquietante il mio amico, lui che d'altro canto restituisce l'occhiata e poi ci sono io, vestita come se dovessi andare a un ballo principesco, che non ho la più pallida idea di come comportarmi.

Da una parte sono stupita che Cameron abbia reagito in quel modo, perché significa che sotto sotto ci tiene ancora a me. Dall'altra però c'è il mio lato femminista e dannatamente orgoglioso.

Lui può rispondere male un mio amico, e sottolineo la parola amico, umiliarmi in pubblico, urlarmi addosso di tutto, senza oltretutto uno stralcio di spiegazione, senza dimenticare la parentesi attrice famosa, e io non posso neanche passare del tempo con il mio migliore amico d'infanzia?

Eh no caro mio, hai capito proprio male.

<< Cameron, lui è Brooklyn Beckham, un mio caro amico d'infanzia. Brooklyn, lui è Cameron Dallas.>>

I due si stringono la mano, totalmente in silenzio. Vista da fuori la scena appare leggermente buffa, dato che sembrano due leoni pronti a scannarsi al minimo movimento, ma dato che io mi trovo esattamente in mezzo al fuoco, il termine buffo non mi sembra appropriato.

<< E' un piacere conoscerti Cameron.>>

<< Vorrei poter dire lo stesso.>>

Eh no, adesso basta.

Prendo Cameron per il braccio e lo trascino via, il più lontano possibile dagli altri, così da poter parlare in santa pace.

<< Smettila!! Non hai nessun diritto di trattare il mio amico in maniera così sgarbata e da perfetto maleducato. Proprio nessun diritto.>>

In questo momento sono furiosa, altamente furiosa con lui, tanto che continuo a fare avanti e indietro davanti a lui, nel disperato tentativo di calmarmi un po'.

Ci riesco?

Neanche a farlo apposta.

<< La puoi smettere? Mi stai facendo venire il mal di mare. Per favore.>>

Continuerei soltanto per fargli un dispetto, ma dato che me lo ha chiesto gentilmente, non posso che fare come richiesto.

<< E tu puoi cercare di lasciare da parte la tua acidità e fare la persona matura? >>

<< Potrei, ma non credo che lo farò.>>

Involontariamente un sorriso inizia a farsi strada sulle mie labbra. Per quanto in questo momento lo detesti, per quanto stia crescendo in me la voglia di saltargli addosso, quella frase mi ha fatto venire in mente uno dei nostri primi discorsi, e inevitabilmente anche i primi battibecchi.

Diamine, perché è così difficile?

Vorrei solo spingere un bottone e dimenticarmi di tutto, ma non posso. Non posso e non voglio.

<< Sei proprio impossibile lo sai?>>

<< E tu sei bellissima stasera.>>

Maledizione.

Io che stavo per rispondergli per le rime e lui mi dice che sono bellissima. Questo è un colpo basso. Anche per lui. Chiudo gli occhi e aspetto che il leggero tremolio mi passi, poi riapro gli occhi.

E di lui ovviamente non c'è più traccia.

E ora come diavolo faccio a riprendermi?

Lo detesto. Lo detesto con tutte le mie forze.