Bad for love #wattys2019

Capitolo 22

Quando scendemmo dalla macchina, guardai la spiaggia privata vuota davanti a noi.

"Che ci facciamo qui? Non possiamo neanche entrare.." Dissi guardandolo stupita che non ci avesse pensato anche lui.

Lui mi guardò e scoppiò a ridere.
"E te fai davvero parte di un clan? Le telecamere non sono un problema.. dai seguimi che ti do una mano a scavalcare." Disse lui continuando a sorridere. Sembrava spensierato e contento in quell'istante e avrei voluto sempre vederlo così.

"Va bene stronzo.." gli risposi ridendo poco dopo e seguendolo.

Ci avvicinammo ad una rete e lui mise in avanti le mani, "su salì.." mi guardò pazientemente aspettando.

Ci pensai su qualche secondo e vi salì sopra, appoggiando le mani prima sulle sue spalle e poi sulla rete e scavalcando agilmente.
Poco dopo saltai dall'altra parte e finì sulla sabbia.

Guardai travis che senza problemi si arrampicò e poi scavalco tranquillamente cadendo su entrambe le gambe.

Guardai la spiaggia deserta ed era una meraviglia...

Camminammo per poi arrivare ai primi lettini esposti davanti al mare, camminammo ancora un po' per qualche metro e ci sedemmo sulla sabbia.

"Non pensavo ti piacessero i tipi come Jim.." Disse travis improvvisamente.
Guardava il mare e la luna lo illuminava.

"Infatti non mi piacciono i tipi come lui.." Risposi sicura e guardando all'interno del mio braccio dove c'era il suo numero.

"Ah si? E allora che tipi ti piacciono?" Domandò lui sorridendo e guardandomi per qualche secondo per poi ritornare ad osservare il mare.

Mi piacciono i tipi come te travis.
Pensai nella mia mente.

"È così importante per te saperlo?" Risposi poco dopo pizzicandogli una spalla.

Lui rise e ritrasse la spalla. Poco dopo sembrò diventare rimuginare su qualcosa.

"Oggi quando mi hai raccontato di quell'uomo è di quando sei entrata la prima volta nel clan.. hai fatto davvero tutto quello che dice l'iniziazione?" Domandò lui pensieroso e con serietà.

Ripensai all'iniziazione e tutte le 10 cose che dovevo fare le avevo fatte, nonostante fossi una ragazzina.

"Si le ho fatte, in un qualche modo ho resistito." Risposi duramente.

Tra le dieci cose che avevo dovuto affrontare per l'iniziazione comprendeva, farmi pestare da diversi del clan e alla fine di tutto questo rialzarmi sulle mie gambe da sola, ed andare verso il capo e guardarlo negli occhi come se nulla fosse successo. Il fatto che fossi una femmina non li aveva fermati ad andarci piano nel darmele..
un'altra delle cose che avevo dovuto fare visto che ero una ragazza e siccome mi consideravano debole non solo per via del mio sesso, ma anche per via della emotività e dei sentimenti che in genere una donna aveva, da drogata sarei dovuta andare a letto con uno del clan che il capo avrebbe scelto, è stato più schifoso del farmi pestare, le prime settimane erano state così destabilizzanti e non volevo essere toccata da nessuno. Avevo paura ma non lo davo a vedere, Steve dall'inizio alla fine di tutto mi era stato sempre accanto era parte della mia famiglia.

"Perché hai sopportato tutta quella merda? Per quale motivo una ragazzina avrebbe voluto entrare nel clan più pericoloso in America?" Mi domandò lui scrutandomi con fronte corrugata.

"Tu non ti fidi di me e fai bene a non farlo.." iniziai a dire prima di continuare.

Sapevo che avrei rischiato la mia vita in quel momento...

"Quando quella sera steve mi aveva trovato, io volevo entrare in quel clan perché ovviamente non sapevo neanche cosa volesse dire entrarvi veramente. Non sapevo un cazzo se non che avrei deluso mio padre come non mai se fosse stato ancora vivo.
Ero vuota e sentivo di non aver nulla da perdere, feci quel che feci come sai già ma alla fine di tutto Steve convinse Lucas a lasciarmi perdere e a farmi andare. Mi avrebbe tenuto d'occhio per vedere che io non aprissi bocca.. ma qualche settimana dopo quando vidi quell'uomo in uno dei pub pericolosi della città.. l'uomo che mio padre voleva tanto prendere e su cui indagava, capì all'istante che faceva parte del clan dal tatuaggio sul collo." Confessai ripensando a tutto.

"Il tatuaggio che i capi dei clan hanno per distinguersi dagli altri membri.." disse travis ascoltandomi attentamente.

Annuì e continuai " si.. capì subito che dovevo entrare in quel clan. Avrei fatto di tutto per rendere memoria a mio padre. Fu proprio quell'uomo ad iniziarmi al clan, da allora lo vidi solo altre due volte e poi non lo vidi più. Cercai per conto mio informazioni su di lui è più il tempo passava e più mi rendevo conto di perdere l'anima.. sono finita per amare ciò che facevo nonostante fosse sbagliato e fossi entrata nel clan per una ragione diversa. Vivo costantemente con la stessa idea che quel figlio di puttana.. Tyler Reynolds centri con la morte di mio padre..." finì di dirgli per poi scrutarlo in viso.

Lui mi guardò con espressione indecifrabile.

"Perché mi stai dicendo tutto questo? Non hai paura che io possa ucciderti per questo? Proprio come ho fatto con George?" Mi domandò con sguardò severo ed irrigidendo la mascella.

Lo guardai negli occhi e sorrisi " te lo dico perché anche se ti ho detto il contrario e fino ad oggi lo pensavo ancora, io di te mi fido ora. Puoi farmi fare la fine di George, ma prima voglio fare questo." Gli dissi guardandolo intensamente e sporgendomi verso di lui incrociando le braccia intorno al suo collo.

Le sue mani si posizionarono automaticamente sui miei fianchi e mi guardò sorpreso prima che le mie labbra furono sulle sue e chiusi gli occhi.

Lo baciai e lui ricambiò con trasporto, il suo profumo mi stordiva e le sue mani mi accarezzavano la pelle nuda dei fianchi che la maglia mi scopriva.

Se dopo quello che gli avevo detto sarei morta, avrei voluto morire solo dopo questo e forse anche altro, ma anche solo questo me lo sarei fatto bastare.

Una sua mano mi accarezzò la guancia ed i capelli, mentre le nostre lingue si accarezzavano e il bacio era così carnale che lo stomaco mi si contorceva.

Mai avevo provato tutto ciò. Tutto questo che per la seconda volta solo lui era in grado di scatenarmi.