Oggi avrei visto Lucas.
Steve non smetteva mai di sorridermi con quello stupido ghigno perverso.
Io volevo solo inorridire. Lucas era un bellissimo ragazzo ma di sicuro non mi interessava in quel senso.Ero nervosa all'idea di vederlo, il fatto che io nascondessi tutto a Steve e che ancora non avesse sospettato di nulla mi rendeva tesa come una corda di violino, sempre sull'attenti è pronta in difesa. Era estenuante. Speravo con tutta me stessa che Lucas non avesse capito che gli nascondevo qualcosa.
Travis era molto nervoso da quando aveva scoperto di Lucas, ma non per via che potesse scoprirci ma per le possibili intenzioni che invece poteva avere nei miei confronti.
"Ti vesti così per andare da lui?" Mi domandò travis mentre mi osservava attentamente seduto sul letto.
"Anzi fai vedere di più le tette Brook." Disse Steve comparendo sull'uscio della stanza e sorridendo divertito.
Alzai gli occhi al cielo e risposi " è solo un vestito.. sono stanca di mettermi sempre degli shorts."
Travis mi guardò e rispose " hai un vestito che mostra meno carne possibile?"
Mi venne quasi da ridere per la sua richiesta e la sua incredibile serietà.
"Tranquillo che anche vestita da suora arraperebbe Lucas." Continuò a stuzzicarlo lo stronzo di Steve.
"Smettetela tutte e due. Tu piantala con questi stupidi complessi non mi farà nulla Lucas, vuole parlarmi e basta. E te invece sarà meglio che ti cuci quella bocca o ti do in pasto alle bionde domani sera?" Dissi puntando infine il dito contro Steve.
Steve spalancò gli occhi " No quelle No. Potrebbero pure mangiarmi il cazzo da quanto sono assatanate." Disse lui quasi pregandomi.
Per poco non scoppiai nuovamente a ridere. L'ultima volta all'incontro travis, che era seguito da queste bionde che non lo lasciavano mai stare, e da Steve che esultava di ciò ho avuto la brillante idea di parlare con le oche.
Il risultato? Ho sparato stronzate su stronzate su Steve e l'attenzione è magicamente volata su di lui.Travis ed io ancora ne ridiamo, infatti lui alla minaccia che avevo fatto a Steve, gli scappò un piccolo sorrisetto beffardo.
"Allora smettila." Lo rimbeccai mentre mi mettevo il Rolex al polso.
****
Ero arrivata all'hotel a cui mi aveva detto di farmi trovare, camminai lì a zonzo nell'atrio per qualche minuto finché non sentì la sua voce.
"Quelle bellissime gambe e quei capelli li riconoscerei ovunque.. anche in mezzo ad una folla." Esordì Lucas facendomi sorridere divertita.Mi voltai e lo vidi mentre camminava verso di me seguito da due colossi, dovevano essere le sue guardie..
Era vestito elegantemente, aveva una camicia e dei pantaloni blu scuro.
"Il mio capo preferito.." Dissi sorridendo e lui si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia per salutarmi.
Lui mi guardò attentamente e mi sorrise disinvolto come per apprezzare.
Per quanto avessi paura di quello che avrebbe potuto confessarmi oggi, ero comunque contenta di vederlo da una parte. Si era preso cura di me accogliendomi anche lui nel suo clan e a modo suo mi ha protetta."Lo spero davvero." Disse lui sorridendomi contento.
"Se vuoi seguirmi andiamo verso il ristorante.. così mangeremo e avremo modo di parlare meglio." Continuò lui diventando leggermente serio.
Annuì e lui appoggiandomi una mano sulla schiena coperta dalla giacca di pelle mi accompagnò verso il ristorante.
Un maître di sala con un'agenda su un piedistallo ci domandò gentilmente "buonasera, posso avere i vostri nominativi?"
Lucas rispose " Lucas Ramires"
Il maître sembrò come capire qualcosa che io non avrei mai capito, "benvenuto signor Ramires.. l'abbiamo sistemata in un ala privata del ristorante, così che possiate essere da soli."
Ci scortò in una specie di stanza ben spaziosa dove vi era un tavolo apparecchiato con al centro dei meravigliosi fiori.
Ma che diavolo..
Quando feci per levarmi via la giacca uno dei camerieri mi aiutò a sfilarla via, rimasi leggermente sbigottita inizialmente ma poi mi accomodai mentre Lucas mi guardava con attenzione, come se non volesse perdere un dettaglio di me e la cosa mi innervosiva.
"Signore che vino preferisce che le porti?" Domandò il maître di sala pazientemente.
Lucas guardò prima me e poi disse " qualunque cosa che avete di più buono dell'annata 98."
Alzai un sopracciglio stupita, era la mia annata.
Non volli far domande a riguardo anche perché forse non mi sarebbe neanche piaciuta la risposta, quindi era meglio stare zitta.
"Allora ti trovi bene qui a Miami?" Mi domandò lui tranquillamente con un ghigno beffardo.
Io sorrisi e risposi " si mi trovo bene a parte il clan che c'è qua. Preferisco di gran lunga quello di Los Angeles, ma questo posto ha i suoi vantaggi un po' mi ricorda Los Angeles e un po' Las Vegas.."
Lui sghignazzò " Capisco.. da quando è arrivato Steve qui a Miami mi ha aggiornato spesso sai?" Mi disse ritornando leggermente serio.
Sembrava guardarmi come un predatore, " ah si? E che ti ha detto?" Gli domandai con falsa ingenuità e tranquillità. Qualunque cosa gli avesse detto, tornata a casa lo avrei picchiato di brutto e lo avrei fatto pedinare da quelle bionde.
"Ho sentito di cosa è successo per via di un certo Derek.." Disse con terribile tranquillità. Finalmente arrivò il vino e appena mi riempì il calice iniziai a berne qualche sorso seguita da Lucas.
"Penso però che non sia più un problema.." Disse lui sorridendo malignamente.
Sapevo cosa voleva dire e andava più che bene così.Mi continuando a sorridermi e continuò alzando il calice " alla salute e a te Brook"
Sorrisi cercando di non far delle smorfie e sollevando il calice dopo ne bevetti un generoso sorso.
*****
La serata continuò tra chiacchiere e rievocando ricordi, era piacevole parlare con lui e mi era mancato uscire a cena insieme. Un tempo lo facevamo spesso.Avevamo appena finito di mangiare ed ero pienissima di cibo e anche di vino, non so quante bottiglie avevamo bevuto...
Quando feci per alzarmi esitai qualche istante, ma raccolsi tutta la mia consapevolezza e volontà d'animo e riuscì a farcela.
Lucas si mise a ridere leggermente e allora si avvicinò e mi disse " tranquilla ti aiuto io."
Mi appoggiai a lui che con i tacchi era più che bello farlo e la sua mano senza indugiare, si appoggiò alla base nuda della mia schiena che il vestito generosamente non copriva.
"Voglio portarti in un posto prima ancora che finisca la serata.." Disse lui speranzoso.
O Merda.. annuì e gli sorrisi leggermente.
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Bad for love #wattys2019
RomanceBrooklyn ha 19 anni ed è abituata a condurre una vita senza limiti e per la quale non dà tregua a sua sorella maggiore Lauren, che grazie al suo lavoro è sempre pronta a tirarla fuori dai guai. Travis ha 25 anni da poco infiltrato in una delle gang...