Bad for love #wattys2019

Capitolo 128

"Non lo sopporto più sta diventando ingestibile davvero!" Dissi con Isabel mentre tiravo fuori dalle scatole che avevo portato qui a casa mia dalla villa di Lucas che erano ancora lì da mesi.

"È nervoso e anche tu lo sei Brook.. credimi" disse lei convinta e sicura.

Isabel la ragazza di Steve da quando l'avevo conosciuta alla cena non so come ed il perché non ne potevo fare più a meno senza, forse era la sua sicurezza e la calma che caratterizzava il suo essere che da allora più la vedevo e conoscevo e più la consideravo una amica.

" Lo so ma è stato lui a voler anticipare questo fottuto matrimonio. Per non parlare del fatto che ovviamente ci devono essere tutti i suoi amici ex agenti e chissà quanti altri amici simili a questo matrimonio." Risposi senza esitazione mentre buttavo a terra la scatola ormai svuotata con frustrazione.

"E quale è il problema? Ha degli amici è giusto che li inviti in questo giorno importante.. anche te inviti i tuoi che male c'è?" Rispose lei con ovvietà.

La scrutai pensierosa e rimuginando abbastanza, i miei amici si potevano contare su una mano.. la mia famiglia? Su un dito solamente che era chloe, mia nipote.

Avevo passato 20 anni della mia vita a farmi nemici e a bruciare sempre di più le possibilità di vivere in futuro o costruire una famiglia, ed ora?
Avevo chiuso con il mio passato o almeno stavo cercando di chiuderci.. e alla fine di tutto cosa avevo ottenuto? Travis conosciuto fin dall'inizio con una bugia per via della sua vita ed identità, Steve che per un qualche scrupolo fin dall'inizio ha creduto in me senza farmi fuori appena portata al clan ed infine la cosa più importante che la mia tossica vita mi aveva lasciato erano una valanga di lutti tra questo il più importante quello di mia sorella che se anche non era colpa mia, mi sentivo costantemente in colpa ugualmente.

"Brook che succede?" Domandò lei leggermente preoccupata.

La guardai per qualche istante e poi sospirai girandomi e prendendo un'altra scatola, una delle più pesanti..
L'appoggiai sul letto e l'aprì.

"Forse dovrei annullare il matrimonio" dissi velocemente senza guardarla.

Lei scese dal letto in fretta e rispose "scherzi? Nono Brook ti stai cagando sotto te, per questo dici un'assurdità del genere"

"Forse ci dovremmo sposare ovviamente ma non adesso, non in questo momento isa. Sta succedendo troppo in fretta e dopo così poco tempo da tutto ciò che abbiamo passato nei mesi scorsi, e poi parliamone seriamente sarei davvero in grado di essere una moglie io? O solamente pensare di aver dei figli... Guardami e non intendo esteriormente, sono una persona totalmente diversa da te e le altre donne normali con vite se pur problematiche ovviamente e totalmente diverse dalla mia.
Quindi non penso mi stia cagando sotto." Risposi schietta e decisa.

Dovevo annullare il matrimonio, sicuramente travis avrebbe capito le mie motivazioni e pensandoci bene avrebbe pensato la stessa cosa di cui avevo appena parlato ad Isabel.

"Non funziona così Brook e poi che.." disse lei fermandosi e sbuffando mentre tirava fuori il telefono dalla tasca dei jeans.

"Un attimo, scusami.." disse lei rispondendo.

"No Steve, non è il momento.." disse lei velocemente.

"Sì lo so.. okey scusa eh." Rispose lei sarcastica.

Mentre l'ascoltavo tiravo fuori le cose e più le tiravo fuori e più mi sentivo pervadere dai ricordi.

In mano avevo una foto con Lucas e Steve, io ero al centro ed i due ai miei lati mentre lucas mi baciava la testa ed io sorridevo con gli occhiali da sole appoggiati ad una hondacivic con cui gareggiava Steve a quei tempi.. avevo 18 anni e ancora non ci credevo nel realizzare ciò che con gli anni ho vissuto.

Appoggiavo la foto sul letto e continuavo a tirar fuori ogni oggetto che sprizzava di passato e ricordi.

Infondo alla scatola c'era una specie di diario lo tirai fuori e corrugai la fronte.

"Sì va bene arrivo Steve basta che ti calmi." Disse Isabel distraendomi.

"Scusami Brook finiremo la chiacchierata appena ho risolto con Steve.." rispose lei prendendo la sua borsa e dandomi una toccata al braccio con premura.

"Tranquilla ma Steve tutto bene?" Le domandai confusa.

"Sì tranquilla niente di che.. poi ti racconto." Disse lei pricipitandosi velocemente fuori da camera mia e correndo verso le scale.

Quei due si erano proprio trovati..

Scossi il capo e ritornai su quel diario un po' vecchio e sbiadito che era tra le mie mani.
Mi sedetti sul letto e lo aprì, non ricordavo di averne avuto uno.

Lo sfogliai e più lo facevo e più c'erano contatti ed una calligrafia così diversa dalla mia ma famigliare.

Finché non vidi un timbro quello di Lucas.

Perché nei miei scatoloni c'era la sua agenda?

C'erano contatti posti e nomi erano di sicuro informazioni su i suoi affari e poco mi importava finché non trovai una chiave, la chiave era attaccata al cordoncino dell'agenda, ed era tipo di una cassetta o di un deposito ed io ne avevo viste molte di quelle con negli ultimi anni..

Guardai le due pagine in cui si trovava e in una c'era scritto Brooklyn e poi l'indirizzo ed eventuale indirizzo.

Chiusi gli occhi e respirai.
Cosa diavolo voleva dire?

Sapevo bene che avevo tante anzi tantissime alternative a riguardo.
A:parlarne con Travis
B:far finta di niente e lasciarla lì
C:non andarci da sola ed insieme a Travis
D:era pericoloso o forse una trappola?
E: andarci e basta

Nella mia testa solo una era semplice e facile e così la eseguì.
Misi tutto dentro alla scatola e la accantonai al lato del letto solo il foglietto con l'indirizzo e la chiave mi sarebbero serviti, presi la borsa ed uscì di casa per salire in macchina.

Guidavo e non so come avevo un groviglio di sensazioni che era da un po' di tempo che non sentivo.
La sensazione del rischio o dell'agire impulsivamente dopo il ritorno a casa e alla tranquillità nuova e forse apparente delle nostre vite era incredibilmente strano provare tutto questo.
Ma sarebbe stato sempre così, per quanto comportasse al male queste sensazioni sarebbero rimaste sempre parte di me in un qualche modo.