Bad for love #wattys2019

Capitolo 54

"Tra di noi sta sera abbiamo un nuovo membro nel nostro club signori. Alcuni di voi già la conoscono e altri avranno il piacere di conoscerla, lei è Brooklyn Davidson." Mi presentò Rey abbassandomi il cappuccio della tunica nera larga.

Ero davanti ai membri e ad un tavolo dove vi era un una specie di libro ed un coltello.

"Prometto lealtà e sincerità verso i devil." Dissi e poco dopo Rey mi levò via la tunica e andai verso al tavolo accompagnata da Rey e al mio fianco da Lucas che mi porse il coltello.

E ora che diavolo dovevo fare?

"Mostraci la tua lealtà." Disse uno di loro.

Guardai il tizio confusa.

Dopo qualche istante le porte della sala si aprirono.

E due tizi portavano di peso un ragazzo incappucciato con un sacchetto e le mani legate.

Iniziai purtroppo a capire piano piano cosa dovevo fare..

Davanti al tavolo fecero inginocchiare il tizio e dopo qualche secondo gli tirarono via il cappuccio.

Irrigidì quando capì chi era il tizio..

Seth il cugino di Steve era inginocchiato a terra e spaventato.

Mi voltai immediatamente verso Lucas che guardava duramente Seth.

Non potevo far questo a Steve, mai e poi mai.

"Perché lui?" Dissi freddamente a Lucas e a Rey.

"Perché si. Ha tradito il clan e frequentando i redvox." Rispose Lucas.

"Sto solo frequentando la figlia di uno di loro. Non faccio parte dei redvox, non dopo quello che hanno fatto Brook. Credetemi." Disse con faccia livida e la paura nella voce.

"Comunque sia hai fraternizzato con il nemico." Rispose Lucas seriamente.

Guardai Seth ed io gli credevo, lo conoscevo bene e sapevo che non avrebbe mai fatto parte di nessun clan a malapena faceva parte del nostro per così dire.

"Io gli credo. Lo conosco da più tempo di voi, e non farei mai questo a Steve, non tradirei mai la sua fiducia e lealtà." Risposi duramente e seriamente.

Appoggiai il coltello sul tavolo e guardai Rey e Lucas negli occhi decisa.

Sapevo che stavo mandando tutto a puttane ma non potevo far questo a Steve e macchiarmi con il sangue di uno che non aveva fatto niente.

Rey mi scrutò superficialmente e prima che potesse replicare il membro che aveva poco prima parlato disse " allora come pensi di mostrarci la tua lealtà e sincerità nei nostri confronti?"

Mi voltai e guardai il tizio che aveva parlato.
I giochi sembravano ancora aperti. Avevano bisogno di vedere lealtà e sincerità?

Bene.

Presi il coltello e mi affiancai vicino a Rey e Lucas .

Datemi le vostre mani.

Loro mi guardarono e stettero al gioco.
Con il coltello feci pressione sul palmo di Rey e lo tagliai e poco dopo feci la stessa cosa con Lucas.

Mi tagliai entrambi i palmi stringendo i denti e unendo le mie mani alle loro.

"Vi mostro la mia lealtà con un patto di sangue verso il mio capo ed il mio futuro marito e non con una morte di un innocente." Dissi sicura e decisa.

I membri che bisbigliarono rimasero subito dopo in silenzio e disse il tizio di prima "bene. Le diamo il nostro benvenuto Signorina Brooklyn."

Poco dopo sia Lucas che Rey si pulirono le mani piene di sangue con dei fazzoletti ed io feci ugualmente sentendo il bruciore alle mani.

Seth fu portato via e liberato non prima di ringraziarmi.

Dopo aver parlato con alcuni membri io e Lucas ce ne andammo via.

Ero stra incazzata con lui. Non potevo credere a quello che voleva fare a Seth e a Steve.

Entrai in casa senza degnarlo proprio come avevo fatto per tutta la serata al club ed in macchina.

"Hai intenzione di continuare a non parlarmi?" Domandò lui arrabbiato.

Mi fermai in mezzo all'altro e poi mi voltai velocemente.

"Si cazzo. Ti rendi conto che avresti ucciso uno delle poche persone vicine al tuo socio e al nostro migliore amico? Non ti vergogni nemmeno un po' Lucas?" Gli dissi infuriata.

"No, ci ha traditi e non posso nemmeno credere alla stronzata che hai fatto al posto dell'ucciderlo, fortuna che anche Rey è stato al gioco e che il club te l'ha fatta passare per buona. Se così non fosse stato.." Disse lui incazzato.

Io lo interruppi " cosa? Cosa avresti fatto ? Mi avresti fatta fuori come avrei dovuto fare per conto vostro con Seth? Dai fallo, uccidi per lealtà la tua futura moglie, dai Lucas.." gli dissi avvicinandomi a braccia aperte e fuori di me.

Lui mi guardò infuriato e rispose " in momenti come questo vorrei poterlo fare. Tu forse non lo capisci veramente perché è ancora pochi anni che sei in circolazione in questo ambiente e ancora non hai visto la merda che ho visto io in dieci anni... ma con quello che facciamo non dobbiamo mai mischiare lavoro e affettività. Mai. E se Seth ha tradito anche se lo conosco ed è una persona vicina a chi tengo, non deve comunque pararmi gli occhi dal mio obbiettivo."

Io lo guardai incredula e scossi il capo facendo un finto sorriso.

"Capisco.. sono fortunata allora.. sai perché?" Gli domandai ormai arrivata al limite. Potevo anche non sopportarla più questa merda ora che ero nel club e c'era Steve e avevo il mio giro d'affari.

Lucas continuò ad ascoltarmi con aria stanca e arrabbiata " perché ho capito prima l'uomo che avrei sposato. Un uomo che senza etica morale avrebbe ucciso pure sua moglie per il suo lavoro." Gli dissi indicandogli l'anello e poi lanciandoglielo addosso mentre lo afferrava nella mano.

Io andai verso la porta con la borsa sulla spalla e l'aprì.

"Cazzo stai dicendo Brook? Dove pensi di andartene torna qui." Disse lui afferrandomi un braccio e poi lo guardai freddamente staccandomi dalla sua presa con la porta spalancata.

"Via dal te che se "avessi potuto" mi avresti già uccisa come avresti fatto sta sera con Seth." Gli risposi prima di andarmene velocemente incazzata.

Con le chiavi della macchina che pescai dalla borsa, salì sulla mia nuova Porsche e guidai verso casa mia.

Mentre guidavo chiamai Steve e gli dissi di chiamare Steve e sentire se stava bene.

"Perché? Te dove sei?" Domandò lui confuso.

"io sto andando a casa mia tu fallo e basta e poi dimmelo Okey?" Gli dissi senza troppi giri di parole.

"Va bene tra un po' ti dico allora.." Disse lui prima di riattaccare.

Sospirai e non vedevo l'ora di starmene in pace.

Strinsi talmente forte il volante che mi dimenticai dei tagli che poco dopo mi pulsarono nei palmi.