Salimmo sulla moto e dovevo ancora mettere il casco, "dai ora mi vuoi dire cosa devo fare?" Insistetti volendo sapere cosa aveva complottato mentalmente di farmi fare.
Travis rise ed io infilai il casco.
"No quando sarà il momento giusto te lo dirò. Tanto non c'è fretta, giusto?" Disse lui mettendo in moto.
Alzai gli occhi al cielo sapendo che tanto non mi avrebbe visto.. mi sistemai bene sul sellino e appoggiai le mie mani sui suoi addominali contratti.
Avevamo passato un bellissimo pomeriggio su quella pista di quad, ed ora stavamo tornando a casa, in pochi giorni le cose erano nettamente cambiate, sopratutto da quando avevamo passato la nottata insieme.
Nonostante avessi ammesso di fidarmi di lui completamente non ci riuscivo, era come se il mio istinto mi dicesse di non farlo.
Mi strinsi a lui mentre guidava e cercai di mettere da parte i pensieri su di lui, non volevo già riempirmi la testa per colpa sua, mi piaceva e Dio se era bravo a letto ma non dovevo innamorarmi di lui.
Fino a prova contraria in parte era ancora un nemico per me, nonostante ciò che ci facevo o mi approcciavo.Arrivammo ad un semaforo e diventò rosso. Lui si fermò e mentre aspettavamo che diventasse verde lui mi fece un buffetto sul ginocchio.
****
Eravamo da poco tornati a casa ed era ormai ora di cena."Ordiniamo del thailandese?" Domandai mentre salivo le scale.
"Si, ci penso io.." Disse lui mentre chiudeva la porta alle sue spalle.
Continuai a salire le scale e quando fui in camera mi spogliai e buttai i vestiti al lato della stanza, avrei dovuto fare una lavatrice domani mattina..
Sbuffai e rimandando in intimo andai verso l'armadio, mi feci una coda alta per legare i capelli e presi un paio di shorts in tuta grigia e una canotta bianca aderente, mi infilai le infradito e scesi le scale.
Adoravo mettermi in tenuta da casa e stare tranquilla ogni tanto, e adesso era uno di quei momenti.
Quando arrivai serena in cucina vidi travis parlare al telefono, ma non sembrava ordinare il thailandese.
"Cazzo, che figlio di puttana. No. A mezzanotte sono lì ci penso io a sistemarlo per bene." Disse con voce irriconoscibile.
Ma con chi era al telefono?
Lo guardai silenziosamente e ascoltando attentamente, rimase qualche secondo in silenzio e poi riattacco.
Lo guardai confusa e gli domandai " a mezzanotte che devi fare?"
Lui si accorse della mia presenza solo quando gli parlai, sembrò sorpreso " uno dei clienti ha fatto fuori uno dei nostri e saltando il pagamento. Sta sera chiudo la questione." Rispose freddamente andando verso il mobile e aprendo il cassetto .
Lo vidi mentre guardava i depliant dei take away e delle ordinazioni, parlava di far fuori uno con nonchalance.
"Vengo anche io con te." Dissi avvicinandomi a lui e abbracciandolo da dietro la schiena.
Lui sospirò e mi sfiorò le mie mani intrecciate sul suo addome con le sue dita.
"Non vedrai qualcosa di bello Brook. Sei sicura che vuoi venire?" Domandò lui con tono stanco.
"Si sono sicura. Quello che morto.. ci eri legato?" Gli domandai esitante.
"No ma aveva ventidue anni, era da poco entrato nella gang." Disse lui quasi con disprezzo.
Capivo cosa volesse dire, era giovane e avrebbe potuto vivere per più anni e forse cambiare vita un giorno, ma sapevamo tutti in fondo cosa volesse dire questa vita.
Io stessa sulla mia pelle sapevo cosa andavo incontro ogni giorno stando in una gang.
Travis si girò velocemente e mi prese per i fianchi sollevandomi, mi fece sedere sul bancone e lui si fece spazio tra le mie gambe e appoggiandosi al bancone.
Appoggiò la sua fronte contro la mia mentre teneva le mie mani tra le sue. Non ero abituata a quel genere di contatto, quasi dolce e tenero.
"Non pensi mai di mollare? Di lasciare questa merda per qualcosa di migliore?" Domandò lui quasi stanco.
Quante volte ci avevo pensato a quelle domande e quante volte non avevo trovato risposta.
"Si ci penso, ma ancora non sono arrivata al punto di farlo, nonostante abbia visto la morte in faccia tante volte questo non mi ha mai fermata, non mi fa paura morire ed infatti non ho mai preso sul serio l'idea di mollare." Risposi accarezzandogli le nocche delle mani piene di cicatrici rosee.
"Arriverò a quel punto quando avrò qualcosa d più importante della mia vita in ballo, quando sentirò davvero che ho davvero qualcosa da perdere, ma penso che non succederà. La sai la regola quale è." Dissi tirando su il viso mentre lui mi seguì e mi guardò negli occhi intensamente.
"Mai innamorarsi" Rispose lui sapendo benissimo la regola.
"Ciò ci rende più deboli e fragili, perfettamente in grado di essere in pericolo." Continuai io decisa.
Lui mi continuò a guardare negli occhi mentre mi ipnotizzava, " ti sei mai innamorata?" Domandò lui senza giri di parole.
Sorrisi amaramente e scossi il capo " no è per questo che sopravvivo. Tu?"
Lui mi guardò e si irrigidì leggermente ed annuì.
Lo guardai stupita e lui sorrise.
"Mi sono innamorato di una ragazza che faceva parte di un'altra gang. È stato quasi inevitabile che uno dei due morisse, la sorte non toccò a me ma a lei.
Non faceva nemmeno parte di quella gang, ma suo fratello si. Appena scoprirono ciò che stava facendo.... sia io che il fratello non siamo arrivati in tempo." Spiegò lui scuotendo la testa e distogliendo lo sguardo sulle mie mani intrecciate alle sue."Cosa è successo.." chiesi quasi sussurrandolo.
"Si era suicidata, l'idea che non poteva stare con me e che mi avrebbero fatto del male l'avevano distrutta completamente." Spiegò lui mollando le mie mani e rivolgendomi uno sguardo indecifrabile.
Lo guardai e non potevo nemmeno dirgli che la colpa non era sua, perché non era così. Aveva violato una delle leggi della gang e sapeva bene quanto era pericoloso.
"Facciamo una promessa." Dissi poco dopo e attirando la sua attenzione.
Lui mi guardò interessato ed io alzai il mignolo destro "io e te non ci innamoreremo qualunque cosa accada tra di noi." Dissi determinata guardandolo negli occhi.
Sembrò colpito dalle mie parole e poco dopo rispose " niente amore."
Suggellammo quella promessa tra i nostri mignoli, ancora incoscienti di ciò che avremmo scatenato da lì a poco.
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Bad for love #wattys2019
RomanceBrooklyn ha 19 anni ed è abituata a condurre una vita senza limiti e per la quale non dà tregua a sua sorella maggiore Lauren, che grazie al suo lavoro è sempre pronta a tirarla fuori dai guai. Travis ha 25 anni da poco infiltrato in una delle gang...