Capitolo 23

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Eravamo appena tornati a casa ed io stavo per salire le scale, finché travis non mi prese per il polso e mi fece girare verso di lui.

Lo guardai e dopo che ci eravamo baciati a lungo in spiaggia avevamo deciso di tornare a casa e per tutto il viaggio nessuno aveva più parlato. Come se ci fossimo chiusi nella nostra mente a rimuginare e pensare su tutto.

"Io mi fido di te e non farò come ho fatto con george. C'è una cosa di cui voglio parlarti e che voglio mostrarti ma prima devo anzi ho bisogno di continuare quello che prima ho interrotto." Disse lui sfiorandomi una guancia con la mano e io lo guardai incredula, appoggiò le sue labbra perfette sulle mie e poi mi prese per mano, ci staccammo e ci guardammo esitanti e desiderosi.

"Vuoi dormire con me sta notte?" Gli chiesi guardandolo intensamente. I suoi occhi verdi erano ammalianti.

Lui annuì e mi diede un bacio sulle labbra prima di salire le scale. Mi portò in camera sua e quando entrammo io chiusi la porta e lui mi spinse leggermente verso la porta baciandomi.

Gli leccai il labbro inferiore e lui mi alzò una gamba e aderendo al mio corpo, riuscì a sentire la sua erezione e poco dopo afferrò anche l'altra gamba e mi sollevò tenendomi per i glutei.

Feci per tirarmi via la maglia e lo sentì sorridere tra le mie labbra, poco dopo disse divertito "ma non volevi dormire con me?"

"Si ma non adesso.. voglio qualcos'altro prima." Dissi mentre mi baciava il collo.

Smise di baciarmi e mi guardò bramoso "la pensiamo ugualmente allora." Disse sorridendo.

Io sorrisi e lo baciai sulle labbra mentre camminava verso i letto e mi appoggiava sopra mentre era sopra di me.

Lo guardai mentre si levava via la maglia e si sbottonava i jeans neri, intravidi l'elastico dei boxer della Calvin klein.

Mi morsi il labbro e strinsi le gambe desiderosa. Fu lì che mi allargò le gambe e mi sbottono gli shorts di jeans e me li sfilò insieme alle scarpe e i calzini.

Mi accarezzò le gambe e mi guardò come un predatore.

Mi baciò il bacino dove vi era la striscia di tessuto delle mutandine, proseguì sulla pancia e poi fece uscire uno dei miei seni fuori dalla coppa del reggiseno.
Iniziò a torturarmelo mentre mi contorcevo vogliosa.

Lo leccò e lo baciò finché non mi slacciò il reggiseno e lo lanciò giù dal letto.
Le mie mani accarezzavano il suo addome fino ad arrivare dove il bottone era sbottonato ed io gli abbassai la lampo. Lo toccai e diventava ancora più duro di quello che era già, il tessuto dei boxer era teso e lo sentì ansimare.

"Tirateli via.. ti voglio dentro travis.." Gli dissi mordendogli un orecchio.

Lui mi baciò e poi si levò via i pantaloni insieme ai boxer e il resto.

Mi levai via le mutandine e le lanciai a letto mentre lui mi guardava come se vedesse solo me.
Dio quanto era bello.. non c'era niente di lui che fosse un imperfezione.

Si mise in mezzo alle mie gambe e mentre iniziò a baciarmi due dita mi penetrarono. Gemetti desiderosa di qualcosa di più.

"Dio quanto sei bagnata.." Disse lui mentre teneva in bocca uno dei miei seni.

"Cazzo travis.." Gli dissi sul punto di venire a man mano che continuava.

Tirò via le dita e in un attimo mi penetrò senza pietà.

"Cazzo.." imprecai mentre gli graffiai la schiena liscia e muscolosa.

Lui sorrise sulle mie labbra mentre mi baciava.

Ansimò nella mia bocca mentre le spinte erano sempre più profonde e veloci, mi sentivo quasi mancare, e sapevo bene che a breve sarei venuta.

"Vieni insieme a me.." Disse lui mentre sentì che fummo vicini a raggiungere la meta.

Gemetti e quando venimmo lui rimase dentro mentre mi baciava il petto.

Mentre i nostri battiti e respiri si regolavano dissi " è stato bellissimo.."

"Si.." Disse lui rotolando fuori e dall'altro lato affianco a me.

Mi rannicchiai su di lui e la sua mano mi accarezzò la schiena..
Fu questione di poco tempo prima che crollassi a dormire.

******
Pov's travis
Il suo respiro mi tranquillizzava..
Lo avevamo fatto ed era stato grandioso.
Lei era grandiosa e dopo ciò che ci eravamo detti e quello che era successo mi fidavo di lei, il mio istinto mi diceva che potevo davvero farlo.

Per questo le avrei parlato di quel che sono e di cosa voglio fare nel clan. L'avrei convinta, avrei convinto la Brooklyn che era entrata con lo scopo di stanare Tyler Reynolds l'uomo che centrava di sicuro con suo padre.

Avrei avuto lei dalla mia parte ed insieme avremmo iniziato una nuova missione, quella di prendere Tyler e smantellare il clan degli whitesnakes e poi tutte le altre.

Diedi un bacio sulla testa a Brook e mi scostai da lei facendo attenzione a non svegliarla.

Scesi dal letto mi infilai i boxer e presi le sigarette dalla tasca dei pantaloni e me ne fumai una mentre scendevo le scale.

Proprio quando stavo per aprire il frigo il telefono che mi ero portato dietro suonò.

Risposi subito dopo aver aspirato un po' di fumo.

"Pronto?" Dissi guardando dentro il frigo e afferrando una lattina di birra.

Chiusi il frigo.

"Come sta andando lì travis?" Domandò Lucas freddamente.

Mi irrigidì e risposi " bene fila tutto come deve per adesso."

Lucas sospirò " lei come sta? Mi manca un sacco quella ragazza.." Disse con trasporto.

Avrei voluto rifilargli un bel cazzotto nei denti. Sapevo bene in che senso gli mancava.

"Capisco.. lei sta bene e si sta adattando. Alla fine John e i redvox come sta andando?" Domandai velocemente.

"Male. Vogliono lei, solo così ci lasceranno stare, vogliono uno scambio la vita di Roots che lei ha fatto fuori in cambio della sua. Ovviamente è assolutamente da escludere ma ci stanno con il fiato sul collo.. Steve si sta occupando delle ultime cose e a breve verrà a darti una mano lì in Florida." Spiegò lui con frustrazione.

"Va bene tienimi aggiornato Lucas.." Gli dissi tranquillamente rimuginando.

"Si salutami Brook." Disse prima di riattaccare.

Col cazzo te l'avrei salutata.

Bad for love #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora