Capitolo 108

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"Col cazzo Brooklyn.." Disse travis appena sentì ciò che Dissi.

Steve e per sino l'uomo dai capelli rossi scossero la testa con disapprovazione.

"Si ho bisogno di andare a Los Angeles alla mia villa. Prendere tutto ciò che riguardava la roba di mio padre e contattare nuovamente Dean e la squadra. Loro possono darci una mano tutti quanti, anche perché pure loro sono nella merda quanto noi ora che sono esposti e fanno comunella con noi." Dissi indicando anche gli altri.

"Abbiamo terra bruciata li, cosa non capisci Brook di ciò? Basta solo che mettiamo piede lì e siamo già fottuti.. è troppo rischioso." Continuò a dire travis determinato.

Sospirai e nonostante il male alle tempie mi toccai con i polpastrelli delle mani la testa che sembrava esplodermi.

"Ora basta.. ti porto di la a riposarti che sarai ancora debole" Disse dolcemente travis sedendosi affianco a me.

Io gli presi la mano e mi venne un lampo di genio.

"Abbiamo la possibilità di metterci in contatto con una persona di Los Angeles?" Domandai subito guardando travis negli occhi.

Travis guardò verso martin e lui annuì seriamente.

"Chi devi contattare?" Domandò travis.

Sorrisi guardandolo furbamente " con quello che mi ha dato tutte le informazioni su mio padre e che mi ha condotto alla squadra che ci ha salvato con Rey. Lui è la chiave per aiutarci con tutto, è un hacker e può inviarci tutto e noi dopo proseguire e smuovere i pezzi più importanti."

Lui sorrise per la seconda volta da quando l'avevo rivisto appena sveglia, ed annuì convinto.

*****
Ero sotto la doccia calda mentre mi lavavo finalmente e mi cospargevo il corpo di bagno schiuma alle rose.
Mi lavai i capelli con insistenza lavandomi di ogni minima cosa che potesse farmi pensare di aver ancora qualcosa addosso di quel manicomio.

Non augurerei a nessuno quello che ho passato lì dentro, solo a nick lo augurerei visto che mi ci ha rinchiuso lui lì dentro.

Quando ebbi finito la doccia intorno a me c'era una nube di vapore acqueo e nonostante la luce fioca del bagno, quando uscì mi circondai da uno asciugamano, quando andai davanti allo specchio, mi venne uno spavento quando vidi travis appoggiato alla porta che mi guardava pensieroso.

"Mi hai spaventata.." Dissi con una mano sul petto e scuotendo la testa.

"Scusami.. volevo solo guardati.. ho la paura costante che tu possa scomparire ancora." Disse lui con voce roca.

Capivo quella sensazione, fin troppo bene.
"Lo so.. ma non voglio che tu mi veda ora.. non ho più l'aspetto di prima.. e.." Dissi in difficoltà.

Il mio corpo non era più lo stesso, ero diventata troppo magra e le ossa erano più evidenti di quanto lo fossero prima, per non parlare dei lividi e delle cicatrici degli aghi che avevo per le braccia o nel corpo.

"Non so cosa ti abbiamo fatto in quel posto.. e so che tu non vuoi parlarne, ma tu ti riprenderai e sia così che quando eri prima non smetterò mai di guardarti. Hai solo bisogno di guarire e riprenderti, tu Brooklyn c'è la farai come sempre." Disse lui venendo verso di me.

"Non ne sono sicura travis. È diverso.. guarirò e mi riprenderò come sempre ma ciò che ho passato non posso cancellarlo dalla mia mente, è quella che farà fatica a guarire. Sono stata privata della libertà di me stessa e del mio corpo, sai cosa vuol dire questo? Prima ci ha pensato nick e poi quel buco infernale in cui mi ha abbandonato." Dissi con rabbia voltandomi verso di lui.

Lui mi guardò con occhi indescrivibili, quando con le mani mi fece per toccare le spalle io feci per scostarle ed irrigidirmi.

Io lo guardai in colpa e spaventata un attimo dopo. Lui mi guardò negli occhi non capendo e con rabbia, lo sapevo fin troppo bene .

"Cosa ti è successo Brook? Perché non ti fai toccare? È per quel posto e quello che ti hanno fatto?" Domandò lui confuso e attentamente.

Non volevo che lui lo sapesse, non volevo che mi guardasse con lo sguardo che tanto detestavo, almeno non volevo che succedesse a lui. Sapevo perché non volevo che lui mi toccasse o perché anche gli altri non lo facessero e non era solo per quel manicomio, ma se reagivo in quel modo con travis era soprattutto per colpa di nick, per quello che mi aveva fatto con quelle sudici mani..

Lo guardai mentre abbassavo lo sguardo e mi voltavo verso lo specchio.

"Dimmelo Brook.. voglio saperlo.. devo saperlo perché la donna che amo non si fa più toccare o quello che ha sofferto quando io non potevo proteggerla. Da mesi ho vissuto con la costante paura di perderti ed io che ora ti ho qua davanti a me, ti chiedo anzi ti supplico di dirmi tutto quanto perché ne sto uscendo pazzo. È da due giorni che eviti contatti con me, che da quando ti sei svegliata se ti sfioro minimante o anche Steve te ti irrigidisci e paralizzi.." Disse travis quasi stremato.

Mi voltai verso di lui e con tutta la calma che potevo avere, la vergogna che mi innondava da testa ai piedi dissi "nick. Mi faccio schifo travis. Mi ha rubato tutto ciò che avevo.. me stessa, voi, mia sorella.. l'unica cosa che mi faceva vivere e sperare di salvarmi da tutto era il pensiero di te vivo che lottavi per me e per te stesso e Steve. Ogni volta che nick mi obbligava a fare qualcosa la facevo sennò se la sarebbe presa con voi. Ogni minima cosa mi ha finito per intrappolarmi e privarmi della Vera me, quella che ero sempre stata. E poi quando non parlavo più, sembro morta nonostante fossi ancora viva e respirassi, siccome non ero più la stessa per nick allora lui decise di rinchiudermi dentro quel buco infernale. Giorno dopo giorno era una lotta tra elettroshock, iniezioni con cocktail di droghe o farmaci che io non riesco ad immaginare.. i lavaggi del cervello, ancora del tempo lì dentro e sarei diventata davvero pazza come gli altri, la Brook che ti dice tutto questo non ci sarebbe stata più davvero. Per anni ho pensato di aver visto ogni merda possibile e aver superato sempre di più il limite ma mi sbagliavo ovviamente, il limite l'ho raggiunto in Brasile, più che mai. E la cosa più dolorosa in tutto questo è che so quanto stiate male te e Steve per come mi vedete, ma la dura realtà è che non c'è neanche tempo per soffermassi a quello che mi è accaduto o a voi, devo riprendermi e guarire per doverci mettere ancora in missione per l'ennesima volta. Sembra non avere mai una fine tutto questo. C'è sempre un cattivo nuovo da sconfiggere è una sfilza di Merda che ne consegue, questa volta il prezzo è tutto questo, ma la prossima volta?" Dissi quasi senza fiato.
Avevo buttato fuori tutto come un grosso peso e nonostante ciò lo sentivo ancora più pesante di prima dentro di me.

Travis mi guardò duramente " non posso cancellare tutto ciò che hai passato, ma posso farti vendetta, uccidere nick e sistemare quel centro e chi ci lavora come giusto che sia. Regalarti un nuovo inizio da questa fine merdosa e senza pietà che hai dovuto passare. Io farò di tutto per te Brook, ti salverò anche da te stessa se sarà necessario perché io non vivrò più senza la tua presenza, ma sopratutto non permetterò più a nessuno di farti del male.
Finito tutto questo non ci sarà più nient'altro, perché chiuderemo entrambi con questa vita, ripartiremo da capo e ci costruiremo qualcosa di nuovo e diverso pur di vivere ciò che ci meritiamo dopo tutto ciò che abbiamo passato.
Io ti amo Brooklyn, ho capito che eri te quando ti ho salvato la vita la prima volta in quell'incidente per colpa dei redvox. Da allora ho iniziato a vivere preoccupandomi costantemente di te e volendo starti sempre affianco. Te sei meglio di una casa, per una vita ho cambiato posti e case, ma dopo aver conosciuto te mai in vita mia ho capito che fosse qualcuno a farmi sentire a casa, che quella persona potesse essere una ragazzina come te a farmi sentire così, la mia ragazzina ribelle." Disse lui sorridendo e guardandomi amorevolmente negli occhi.

Avevo la pelle d'oca e gli occhi lucidi per le parole che mi aveva detto..
Il travis che avevo conosciuto all'inizio non sarebbe mai stato in grado di aprirsi così tanto e dirmi tutto ciò.. ed ora invece era perduto. Perduto di me come io lo ero di lui.

Bad for love #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora