Capitolo 130

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Dopo aver firmato al deposito che volevo tutto e mi portavo via ogni foglio e quant'altro uscì dalla banca.

Mentre camminavo con tutto stretto al petto e pensierosa quando tirai su il capo dove avevo parcheggiato, vidi il volto di Travis infuriato.

Mi fermai impalata e pensai a quanto stupida ero stata prima ancora di sentir lui.
Aveva le mani in tasca ed era appoggiato sulla mia macchina che mi fissava nero come non mai.

"È difficile vero?" Domandò lui solamente guardandomi negli occhi seriamente.

"Che cosa?" Riuscì solo a rispondergli.

"Avvisarmi di dove sei o farmi almeno sapere che non ti è successo niente.. è difficile per te ricordarti che hai qualcuno al tuo fianco che ti ama e si preoccupa?" Disse lui facendo trasparire la sua fermezza e rabbia.

Rimasi in silenzio e non potei far altro che dargli ragione più che mai.

"Lo so.. scusami Travis davvero. È che.."feci per dire ma lui mi interruppe..

"Volevi risolverla per conto tuo prima? Cazzo Brooklyn mi prendi per il culo? Abbiamo chiuso con tutta la merda del passato no? Pensavo fosse chiaro, perché tu ti ostini a ricadere sempre nei soliti passi? Tra un po' ci sposiamo, tra un po' sono tuo marito e tu sei mia moglie dobbiamo risolvere insieme ogni cosa non tenercene all'oscuro finché non conviene a noi. Sono stanco Brook davvero." Disse lui tirandosi su dalla macchina e distogliendo lo sguardo da me.

Sentì la pelle d'oca per tutto il corpo "mi dispiace Travis, scusami.. ti prometto che non lo farò più." Gli dissi guardandolo negli occhi ma sapendo bene che non era una promessa che avrei davvero mantenuto.

Lui sorrise ma amaramente "lo so che stai mentendo, te non puoi promettermi ciò che intrambi sappiamo che non si mantiene. Per questo ti dico che sono stanco e per questo ti dico anche che finché davvero non mi farai capire che sei sulla stessa strada in cui sono io, il matrimonio non si farà. Voglio sposare una Brooklyn che non mi dia un insicurezza costante del fatto che io l'aspetto a casa o non mi risponde o non ritorna più, io voglio aspettarti a casa perché so che ritorni e non in una bara ma viva e vegeta. Hai capito Brooklyn? "

Io non sapevo più che dire..
Sapevo che aveva ragione ma io ero così e non volevo perderlo nonostante ciò.
Mi conosceva meglio di tutti.

Lui continuò a fissarmi forse aspettandosi una mia risposta che non arrivò.

Lui fece per andarsene ed io mi rianimai "dove vai?" Gli domandai con paura.

Non volevo se ne andasse da me o da casa nostra.

"A casa a prendere i miei vestiti.. dormo per un po' da un'altra parte, tu hai bisogno di capire ed io di schiarirmi le idee." Disse lui duramente.

Annuì debolmente e mentre lo vedevo attraversare la strada per poi salire in macchina andandosene sfrecciando, salì anche io in macchina scoppiando a piangere e sentendomi una totale cretina più che mai.

*****
Pov's Travis

Non riuscì a dormire nemmeno un minuto sta notte.. mi rigiravo di continuo e pensavo solamente a quanto facesse schifo dormire senza di lei anche se lei si meritava così.

Ero stanco di perdonare senza che lei capisse veramente, soprattutto ero stanco che lei desse per scontato sempre che potesse fare ciò che volesse solo perché lo stupido ero io che glielo permettevo e che non mi incazzavo mai quanto bastasse per farglielo capire.

C'era un incredibile silenzio in questa stanza d' Hotel e di alzarmi dal letto non ne avevo voglia anche se dovevo per forza.

Sarei andato a vedere un ufficio vuoto in centro per affittarlo, così avrei potuto svolgere la mansione che da tempo pensavo di fare..

Bad for love #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora