Ero sveglia ormai da un'ora a fissare il soffitto. Travis se ne era già andato via, convinto che io dormissi ancora e che non me ne fossi accorta.
Dopo che gli avevo detto della mia adozione non aveva spiccicato parola. Ne era rimasto scioccato come me.
Erano le 10:00 del mattino e mi sarei dovuta alzare e preparare per il pranzo con Rey. Non sapevo come comportarmi ora che sapevo chi era veramente lui.
Non potevo credere che Lauren non sapesse di me, che non ero davvero sua sorella biologica.
Mi alzai e scesi dal letto, andai verso il bagno ed aprì il getto d'acqua calda della doccia.
*****
Pov's travis
"Non ci posso credere.." Disse Steve appena gli dissi ciò che Brook mi aveva detto."Già ho pensato la stessa cosa.." Risposi duramente bevendo poco dopo la birra fredda.
"Se questo è vero cambia tutto. Giusto?" Domandò Steve mentre caricava la sua pistola.
"Che vuoi dire?" Domandai corrugando la fronte.
"Ora che ha scoperto che lui è suo padre potrebbe cambiare idea sull'ucciderlo.. e poi con questo di sicuro lui non ha ucciso il finto padre di lei, non avrebbe senso sennò." Disse con ovvietà mentre mi guardava sicuro.
Soppesai le parole e speravo che non fosse così.
Anche se era il suo vero padre io avevo una missione e la testa di Rey mi serviva comunque, sia che Brook volesse o no."Non lo so, è losco e penso che centri lui con Lucas." Supposi mentre mi alzavo dalla sedia.
"Forse. Domani mattina ci sei?" Domandò appoggiando la pistola sulla sua scrivania.
"Si, per che ora arriva il carico?" Domandai poco dopo, buttando la bottiglia di vetro vuota nel pattume li affianco.
"Alle 2:00.. ultimamente si è calmato tutto, vendiamo un sacco e non abbiamo più le rogne di prima, anche in Florida va tutto bene." Disse serenamente.
"Lo so e la cosa mi inquieta, è strano.. comunque ci sarò, io ora vado." Risposi andando verso la porta.
"Va bene ciao.." Disse Steve prima che mi chiudessi la porta alle spalle del suo ufficio.
Salutai alcuni ragazzi del ritrovo e quando uscì da lì salì in macchina.
Dovevo andare in un posto. In cui non andavo da molto tempo.
****
Pov's Brook
"cosa mi sono persa al club?" Risposi appena ebbi finito di mangiare."Presto ci servirà il tuo aiuto.." Rispose Rey guardandomi attentamente con le mani congiunte.
"Per cosa?" Risposi diffidente.
"Vorremmo che andassi in Mexico. C'è un noto cartello che ultimamente ci da dei problemi e tu forse potresti risolverli.." suggerì lui accennando un sorriso furbo.
Io? In mexico? L'ultima volta che ero stata lì avevo quasi rischiato di farmi ammanettare alla frontiera per colpa di Lucas..
"Cosa dovrei fare?" Domandai subito dopo.
"Fare da intermediaria per conto nostro. So bene che sai gestire in modo interessante gli affari e Lucas ha voluto farti entrare nel club per questo, per aiutarci nelle rogne e negli affari come sai fare tu." Rispose sicuro, i suoi occhi erano fissi nei miei.
I suoi occhi erano molto diversi dai miei..
sembrava così strano che lui fosse il mio padre biologico.. assomigliavo di più a quello che mi aveva fin da sempre cresciuta.."Ma è da poco che sono nel giro degli affari.." feci per dire, quando fui interrotta da lui "è vero, ma te la cavi meglio di chi invece lo è da anni, e sai bene che i nostri non sono semplici affari e comunque sai il fatto tuo Brook, quindi settimana prossima il nostro jet ti porterà in mexico."
Assottigliai nervosamente le labbra ma poi annuì prontamente..
"Va bene.." Risposi bevendo dell'acqua.
"Non appena ritornerai il tuo contributo ti sarà recapitato." Disse sorridendo pensieroso.
"Contributo?" Domandai incredula.
"Certamente, niente è gratis." Disse poco dopo sghignazzando.
"Rey? Ho bisogno di farti delle domande.." Dissi senza resistere. L'avrei guardato attentamente negli occhi, per capire ogni singolo segno rivelatore che mi mostrasse in caso stesse mentendo.
Lui corrucciò leggermente le labbra e poi mi fece segno con la mano di andare avanti..
"Come hai mantenuto i rapporti con mio padre dopo che aveva avuto due figlie, nonostante ciò che facevate?" Gli chiesi incerta.
Lo vidi esitare nel rispondere e poi sorrise "lui non voleva che io lo cercassi o che mi facessi vivo, sopratutto perché stavate crescendo e lui aveva paura che voi capiste ciò che succedeva. Da bambina eri molto sveglia, già a 12 anni ti mostrò le sue armi e te ne spiegò.. ti ha addestrato più che bene."
Bevetti un'altro sorso d'acqua per mandare giù il nodo che mi si era formato in gola.
"Non so il perché Rey ma c'è una piccola parte di me che pensa costantemente che tu centri con la morte di mio padre.." Dissi seriamente e rischiosamente. Ma che diavolo mi prendeva cazzo?
Lui mi guardò incredulo "perché tu non ti fidi ancora di me. Pensi che sia stato io ma non avrei mai avuto motivo di ucciderlo, dovevo molto a lui e gli ho giurato che semmai un giorno ti avessi incontrato mi sarei assicurato di tenerti d'occhio e.." Disse lui fermandosi a parlare.
Gli credevo. E non perché era il mio vero padre ma perché aveva ragione, non avrebbe avuto motivo per ucciderlo. Non dopo le foto che avevo trovato, non dopo che si era preso cura di me per conto suo.
" Ieri stavo guardando tra la roba di mamma e papà.." Dissi aprendo la borsa e non riuscendo a proseguire.
Presi il foglio che avevo piegato in quattro parti e glielo porsi.
Lui lo guardò quasi diffidente ma lo prese con delicatezza.
Lo guardai mentre lo apriva e poco dopo si mise una mano davanti alla bocca. Fissò il foglio e poi si ricompose scrutandomi in volto."Tu sei mio padre. Quando pensavi di dirmelo?" Gli domandai quasi accusatoria.
"Cosa avrebbe cambiato Brook? Non ti ho cresciuta io e non sono mai stato un vero padre... la tua vera madre ti aveva abbandonata subito dopo che tu eri nata. Quello che facevo.. non potevo crescerti. Mi avresti odiato per questo ho chiesto a connor di crescerti visto che aveva già Lauren piccola, così tua madre e connor ti hanno salvata. Adesso sei una donna.. e mai avrei voluto tu facessi parte di questo tipo di vita, ero ignaro di chi tu fossi veramente finché non ti sei fidanzata con Lucas. Mi sembravi famigliare ma quando ho indagato su di te e ne avevo avuto la conferma quasi non mi è venuto un colpo. Ti ho iniziata io al clan, sono stato un viscido.." Disse lui scuotendo il capo duramente.
"E adesso fai parte di qualcosa di peggiore ma che non potrebbe essere che perfetto per ciò che sei diventata ora. Non avrei mai voluto questo tipo di vita per te è vero.. ma sono orgoglioso comunque perché è come se questa oscurità, e tutto ciò che comporta quello che facciamo ti cade a pennello proprio come lo fa con me. Non scherzo quando ti dico che ho in mente grandi cose Brook. Ed ora che sai la verità voglio che tu ne faccia parte più che mai." Disse sorridendo e prendendomi la mano tra le sue.
"Per ciò che ho in mente ci dovremmo sporcare le mani ma ne varrà la pena. Tutto e tutti saranno ai nostri piedi." Continuò sicuro e contento.
Ciò che mi aveva appena detto.. non sapevo cosa mi stesse passando per la mente. Ma volevo farne parte..
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Bad for love #wattys2019
RomantikBrooklyn ha 19 anni ed è abituata a condurre una vita senza limiti e per la quale non dà tregua a sua sorella maggiore Lauren, che grazie al suo lavoro è sempre pronta a tirarla fuori dai guai. Travis ha 25 anni da poco infiltrato in una delle gang...