Capitolo 28

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"Brook." Una voce famigliare mi chiamò.

"Svegliati cazzo." Continuò a dirmi finché non spalancai gli occhi, fottutamente nella merda.

Steve era in piedi davanti a me ed io ero nel letto di Trav con lui che dormiva ancora beato.

"Non è come pensi.." Dissi io scendendo velocemente dal letto di Trav.

Indossavo una maglietta di Trav larga e lunga, Steve mi guardò malamente e scosse il capo "perché il tavolo è pieno di roba e di sangue.. cosa è successo?" Mi guardò attentamente.

"Trav ieri è stato ferito, l'ho curato e sono venuta a dormire nel suo letto in caso gli succedesse qualcosa, tutto qui." Gli dissi sinceramente e ovviamente tralasciando che io trav me lo sono scopata un bel po di volte, infrangendo la promessa con Steve. Sarei andata di brutto all'inferno.

Lui mi guardò ancora diffidente e alla fine annuì, " va bene.. però ora esci da questa stanza e vestiti che andiamo a fare colazione, se sto ancora in questa casa non so cosa succede.." Disse lui incamminandosi verso la porta della camera di trav.

Io lo seguì e prima di uscire da lì osservai trav che ancora dormiva ignaro, beato lui...

****
Io e Steve eravamo in un bar nel centro di Miami mentre eravamo seduti fuori in un tavolino con le sedie di metallo.

Stavo bevendo il mio frappe mentre lui sorseggiava il suo caffè freddo.

"Te e travis alla fine avete legato vero?" Domandò lui sospettoso.

Lo guardai circospetta ed annuì " si era inevitabile che succedesse Steve, siamo sotto lo stesso tetto e devo lavorare nella sua gang, posso non sopportarlo quanto voglio ma alla fine ci devo comunque parlare."

Lui continuò ad osservarmi annuendo e sapevo che non potevo continuare a mentirgli sarebbe solo stato peggio.

"Lo sai vero che io riesco a capire quando mi menti e mi prendi per il culo?" Chiese lui tranquillamente e appoggiando il suo bicchiere grande e bianco di plastica sul tavolino.

Le sue braccia muscolose erano appoggiate sulla sedia e gli si vedevano le vene.

"Lo so.. chiedimi quello che vuoi Steve ed io ti risponderò." Gli dissi semplicemente.

Ciò che avrebbe sentito lo avrebbe di sicuro odiato ed io speravo che non mi mandasse a farmi fottere.

"ti piace ?" Mi domandò guardandomi attentamente.

"Si, sai benissimo che è il mio tipo ideale di ragazzo ma so bene le regole quali sono." Risposi tranquillamente mentre appoggiavo il mio frappe sul tavolo e rubavo dal suo pacchetto una sigaretta per accendermela.

Le sue braccia si tesero, " ci sei andata a letto vero?" Domandò subito dopo.

"Me lo stai chiedendo o mi stai accusando Steve?" Azzardai a dire arrogantemente.

Lui irrigidì la mascella e strinse i pugni aspettando una mia risposta e facendo finta a ciò che gli avevo appena detto.

Fumai un tiro di sigaretta e poi gli risposi " Si diverse volte"

"Cazzo Brook. Me l'avevi promesso porca puttana. Se uno di voi due si innamora siete nella merda. Tu fai i bagagli oggi e torni con me li a Los Angeles. Da quel che ho visto sta mattina appena sono entrato in quella casa, se ritorni a casa sei in pericolo nello stesso modo." Disse lui puntandomi il dito contro.
Sapevo bene che faceva così perché non voleva perdermi ed era preoccupato ma mi infuriava, per quanto mi volesse bene avevo una vita e doveva rispettarmi.

"No, io e lui ci siamo promessi di non innamorarci." Dissi a Steve seriamente ed incazzata.

Lui fece una smorfia e sorride falsamente " si come avevi promesso a me che non ci andavi a letto? Sai benissimo che non puoi promettere una cosa del genere." Disse lui risoluto.

Forse aveva ragione o forse no, ma non potevo andarmene da qua proprio adesso che avevo scoperto di travis. Era un'agente proprio come lo era stato mio padre, e non potevo nemmeno dirlo a Steve, non avrebbe mai capito e forse l'avrebbe fatto fuori senza esitazioni.

Dovevo sapere tutto da travis e sopratutto devo sapere tutto su Tyler Reynolds, devo sapere se è stato davvero lui a far fuori mio padre.

"No non posso andarmene di qui, ho visto Rey ieri.." Gli dissi velocemente e il suo viso impallidì.

"Come hai visto qui Reynolds? Lucas mi ha detto che è in Russia per affari." Disse confuso.

"Si l'ho visto qua a Miami e come lui ha detto è proprio qui per affari, voglio stare qui ed incontrarlo Steve." Dissi stupidamente ma anche sinceramente.

Lui scosse il capo e disse " ma che ti salta in testa? Te non lo incontrerai.. e poi cosa vorresti chiedergli " ehi ciao hai ucciso te mio padre?" Se anche fosse stato pensi che se te lo dicesse dopo ti risparmierebbe te invece?" Disse lui razionalmente.

"Non lo so qualcosa penserò, voglio rimanere qui e vedere cosa fare." Risposi sicura.

Lui rimase un attimo in silenzio e poi sospirò.

"Mi fai impazzire Brook e sono solo qui da due tre ore." Rispose lui afflitto.

"Lo so.. anche te non credere che non mi fai impazzire, anche se sei uno scorbutico e protettivo mi sei mancato tanto... la gang che c'è qui ti starà di sicuro sul cazzo, ma a parte questo è un bellissimo posto." Gli dissi sorridendogli.

Lui sorrise e scosse il capo " che impertinente che sei.. c'è una cosa che devo dirti, ho parlato con Lucas e vuole vederti tra una settimana per parlarti, verrà lui qui e poi ritornerà a Los Angeles."

Corrugai la fronte "non può farlo per telefono?" Domandai incredula.

Lui sorrise divertito " forse gli manchi." Disse muovendo le sopracciglia stupidamente.

Feci una faccia terrorizzata "no.. spero che non voglia parlarmi di quello.."

Lui scoppiò a ridere fragorosamente mentre a me veniva da rabbrividire " mamma mia Brook.. questo è proprio il karma.." esclamò lui continuando a ridere come se niente fosse.

"Va al diavolo scemo.." Risposi di getto mentre lo guardavo male e lo mandavo mentalmente in tutti i posti possibili.

Se era vero che Lucas mi avrebbe parlato speravo davvero con tutto il cuore che non fosse per dirmi ciò che pensavo.

Bad for love #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora