Capitolo 105

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Pov's travis
Sono su un jet, e sono un fascio di nervi.
È passata una settimana da quando abbiamo localizzato Brook e finalmente la stiamo andando a prendere in quel buco infernale in cui si trova.

Non vedevo l'ora di rivederla, era passato troppo tempo e avevo paura che non fosse più la stessa con tutto ciò che aveva passato.

"Pensi starà bene?" Domandò Steve di punto in bianco sedendosi affianco a me.

Distolsi lo sguardo dal finestrino e lo guardai negli occhi pensieroso, "non lo so Steve.. di sicuro tutto questo non l'ha fatta stare bene." Risposi sicuro e arrabbiato.

Lui annuì e sospirò appoggiando la testa contro il seggiolino.

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Pov's brook
Avevo appena finito di vomitare l'anima, la merda che mi davano la dovevo buttare fuori per forza se volevo rimanere lucida.

Mi tirai su e mi feci la doccia nel bagno che avevo vicino alla camera, le uniche due stanze che considerarle stanze era fin troppo..

Mi sciacquai da dosso tutto.. le mie braccia erano piene di lividi che violacei che ormai sembravano sempre di più e anche indelebili quasi.

Dopo un tempo così lungo uscì da sotto la doccia e mi asciugai prima di mettere una tunica pulita.

Non appena mi sedetti sul letto, la porta si spalancò ed io guardai i due tizi sospirando ormai stremata.

"Alzati." Disse uno di loro duramente.

Mi alzai e mentre loro mi tenevano per le braccia non provai neanche più a scostarmi dalla loro presa.

Il dottore testa rasata aveva capito che ero fin troppo furba, difficile e che lo prendevo in giro..
aveva capito che io cercavo di fingere ed ogni giorno sembrava diventare sempre più traumatico vivere.

Gli elettroschock erano aumentati di densità e anche le iniezioni, era poco il tempo in cui ero tranquilla e lucida e finché non mi sarei arresa loro non mi avrebbero mai fatto il lavaggio del cervello.

Dovevo resistere ancora, per non perdere la poca ragione che mi rimaneva e qui dentro era sempre più difficile non arrendersi per non soffrire.

"Oggi mi portate a fare la manicure?" Scherzai appena ci fermammo davanti alla porta bianca.

Uno dei due rise ma non risposero.
Aprirono la porta e mi spinsero dentro e quando vidi chi c'era seduto dall'altra parte del tavolo mutai completamente.

"Ciao piccola.." Disse nick seduto mentre mi guardava da testa a piedi.
Avevo un aspetto sgradevole ed ero diventata molto magra qui dentro, doveva vedermi come mi stava riducendo quel figlio di puttana.

Faceva fatica scrutarmi ma nonostante ciò mise la sua solita espressione seria sul volto.

"Che ci fai qui?" Domandai io sedendomi con fatica e stanca nella sedia libera davanti a lui.

"Sono venuto a trovarti.. dopo un mese non puoi biasimarmi che tu mi manca." Disse sorridendomi leggermente.

Era lui quello da ricoverare qui dentro, non io.. come faceva a respirare ancora un elemento fuori di testa del genere? Batteva di gran lunga quel bastardo di Rey la sua mente malata, senza dubbio.

"Immagino.. per quanto ancora vuoi tenermi qui dentro?" Gli Dissi nervosamente e con rabbia.

Lui sorrise e si leccò il labbro inferiore.

"Finchè non ti vedo completamente motivata.. da quel che vedo stanno già facendo un buon lavoro. Ancora un po' di tempo e ritornerai alla villa con me." Disse lui con il suo sorrisetto del cazzo.

Io strinsi fuori i pugni e gli dissi " vuoi vedermi motivata? Sei un figlio di puttana. Io qui dentro non ci muoio ancora non lo capisci?" Gli urlai addosso incazzata e alzandomi dalla sedia con foga.

Lui mi osservava incredulo e sempre sorridente.

"Io sto solo aspettando di uscire da qui e tagliarti la gola e farti fuori come ti meriti. Volevi vedermi motivata, vol.." Dissi sempre con più affanno e sentendo nel metto improvvisamente una morsa fortissima.
Mi appoggiai con una mano al tavolo guardandolo pietrificata, mentre con una mano mi stringevo il petto.

Lui mi guardò alzandosi e urlando, fece per prendermi quando tutto intorno a me divento nero completamente.

******
Pov's travis
"Cosa? Cazzo.." Disse martin con uno dei suoi uomini.

Eravamo in una base che avevamo messo su in piedi in un edificio abbandonato del Brasile.

"Cosa succede?" Domandai andando verso martin seguito da Steve mentre caricava un arma.

" Brooklyn non si trova più al manicomio. Una infermiera del posto ci ha dato la soffiata che poche ore fa è stata ricoverata d'urgenza in un ospedale lì vicino in grave condizioni.." spiegò lui dispiaciuto e nervosamente.

"Merda.." imprecai dando due cazzotti sul tavolo forte.

"Cosa facciamo ora? Siamo qui dobbiamo procedere comunque con il piano anche se cambia tutto." Disse Steve subito dopo.

"Ci è voluto una settimana per mettere in piedi un piano così collaudato e perfetto. Se sbagliamo siamo tutti spacciati, compresa la ragazza che non sta nemmeno bene dato che è in ospedale. Dobbiamo trovare una maniera di portarla via da lì tra poche ore.. prima che venga spostata ancora." Rispose martin pensieroso.

"Dobbiamo muoverci. Perché se viene portata nella residenza di nick, lì è un suicidio vero e proprio. L'ospedale avrà di sicuro dei militari ed è un edificio grande.
Abbiamo bisogno di più uomini.. e di mezzi che ci portano velocemente verso l'aeroporto." Dissi guardando nick mentre gli suoi uomini ascoltavano.

"C'è un eli piattaforma sopra all'ospedale?" Domandò Steve subito dopo.

"Mi faccio procurare la piantina dell'ospedale e faccio andare alcuni dei miei uomini nell'ospedale per vedere quanti militari trovano. E tra qualche ora ci muoviamo. Forse c'è la possiamo fare." Disse martin deciso.

"Per forza dobbiamo farcela."Dissi sicuro e determinato.

Brook resisti ancora un po'.

*****
Pov's Brook
"Ha bisogno di estremo riposo la ragazza.. il suo cuore ha bisogno di cure estremamente importanti, se lei vuole continuare a vivere." Disse il medico mentre parlava, volevo aprire gli occhi e parlare ma non so il perché non riuscivo.

"Tra quanto potete dimetterla?" Domandò la voce di nick subito dopo.

"Non so dirglielo con certezza.. ha bisogno che i valori ritornino stabili e che faccia altri controlli e prenda alcune cure. Il suo cuore ha avuto una specie di collasso ed è stato un miracolo che non sia ceduto o che non ci sia stato bisogno di interventi.." Disse il medico.

"Va bene.. ma" fece per dire nick, ma non riuscì ad ascoltare più nulla che fu come se mi addormentassi.

Bad for love #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora