Aizawa Shota x Reader #12

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Richiesta di @Bettons2
Spero che ti e vi piaccia!
*terza parte della one-shot #10 su aizawa*

<Oh..> sussurrai per poi addentare un'altra fetta di pizza. Quindi io e lui saremmo una coppia?
<Non ti sei mai fidanzato con qualcun'altro?> chiesi incuriosita.

<No.> disse addentando la sua terza fetta di pizza. Ma perché non si è rifatto una vita? Nel senso, comprendo che volesse chiudere questa faccenda, ma non poteva andare avanti? Tutti questi anni a aspettato una mia apparizione?

<Perché?> chiesi incuriosita.

<Perché i miei sentimenti per te sono rimasti identici all'ultima volta che ti vidi, quando eravamo ancora degli adolescenti pieni di sogni.> disse e all'improvviso iniziò a battermi forte il cuore. Non per l'agitazione o cose simili, ma per l'emozione di sentire parole del genere.
Lo guardai negli occhi, senza imbarazzo o ansia. Mi stavo perdendo nel suo sguardo. Mi trasmetteva una strana energia, non saprei come descriverla. Era travolgente ma al contempo tranquilla. Non mi agitava o robe simili, mi faceva sentire a mio agio e mi tranquillizzava, anche se non so da cosa esattamente.

Distolsi lo sguardo e terminai la mia ultima fetta di pizza, per poi alzarmi e andare a prendere il computer, per terminare il lavoro che mi aveva richiesto il mio collega.

<Lavori anche a casa?> mi chiese osservandomi. Annuii e mi immersi nel lavoro, un po' per non pensare a quella situazione bizzarra ed improvvisa, e un po' anche per il fatto che prima iniziavo questo lavoro e prima lo finivo.

<Come sei stata in questi anni?> mi chiese mentre continuava a osservare il mio viso con molta attenzione. Sarò cambiata molto dall'ultima volta che mi ha visto?

<Credo bene. Li ho passatti tutto il tempo a studiare e quest'ultimo lo sto passando a lavorare.> risposi e lui annuí, iniziando ad osservare il mio corpo: le spalle, le braccia, il petto e infine tornò a guardare il mio viso.

<Sono cambiata così tanto?> chiesi all'improvviso, continuando a lavorare. Lui non rispose subito e continuò ad osservarmi senza troppi problemi.

<Sí, ora sei una donna. Il tuo viso è quasi lo stesso.> disse e alzai lo sguardo dal pc.

<Non è cambiato per niente?> chiesi iniziando a domandarmi se avessi il viso di una liceale.

<I lineamenti sono un po' più duri, visto che sei un'adulta e non più un'adolescente. Ma oltre a questo, il tuo viso è bello come allora.> disse e arrossii leggermente. Non sono abituata ai complimenti. Non so perché ma mi mettono sempre molto a disagio.
<Ti ho messo a disagio, vero?> chiese leggendomi nella mente. Lo ignorai e tornai al lavoro, concentrando la mia mente unicamente al pc, ignorando completamente la presenza dell'uomo davanti a me.

[•••]

Quando finii erano all'incirca le 23.30 e l'uomo che diceva di conoscermi stava dormendo con la testa appoggiata al tavolo. Si dev'essere addormentato da un bel po'.

Mi alzai e misi via il computer.
Ritornai in cucina e mi avvicinai all'uomo.
<È meglio se dormi sul divano.> sussurrai e lo sentii lamentarsi con grugnito. Sorrisi e gli spostai i capelli dietro l'orecchio.
<Shota alzati, altrimenti domani mattina avrai male al collo e alla schiena.> sussurrai e lui si svegliò, guardandomi negli occhi, a pochi centimetri dal mio viso.

<Mi hai chiamato per nome.> disse e lo guardai confusa.

<L'ho fatto?> chiesi cercando di ricordarmi quando.

<Hai detto "Shota alzati".> esclamò sorridente.

<Mi è venuto spontaneo.> dissi e lui sorrise ancora di più.

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