Aizawa Shota x Reader #8

3.5K 175 83
                                    

Richiesta di Chiara_rallo
Spero che ti e vi piaccia!
(P/p) = Piatto preferito
(N/g1) = Nome gatto 1
(N/g2) = Nome gatto 2
(T/n) = Tuo nome
⚠️TW: contenuti sessuali⚠️

Entrai in casa e appoggiai il cappotto sull'attaccapanni.
«Sono tornata!» esclamai togliendomi le scarpe per poi dirigermi in cucina. Entrai in cucina e trovai Shota mentre cucinava (P/p).
«Oh vedo che oggi ti sei dato alla cucina.» dissi abbracciandolo da dietro, appoggiando la testa sulla sua spalla.

«Cucini sempre tu. E la tua cucina non è un granché.» disse e lo fulminai con lo sguardo. Lo girai verso di me e gli tirai un leggero pugno sulla spalla.

«Non è colpa mia se il forno non collabora con me.» dissi e lui alzò gli occhi al cielo.

«Ieri era colpa dei fornelli, oggi del forno.» disse e feci finta di niente, uscendo dalla cucina, dirigendomi al bagno.

«Io vado a farmi un bagno!» avvertii mio marito, prima di chiudere la porta del bagno, cominciando a spogliarmi.

[•••]

Uscii dalla vasca e mi avvolsi il corpo in un grande asciugamano, per poi prenderne uno più piccolo. Lo misi sopra il capo e cominciai a strofinare, per togliere l'acqua in eccesso. Aprii la finestra, per fare arieggiare il bagno, e uscii, dirigendomi in camera da letto per mettermi il pigiama.

Finito di vestirmi andai in salotto e trovai (N/g1) e (N/G2) che dormivano dentro delle scatole di cartone. Mi accucciai leggermente e li accarezzai.

«(T/n) è pronto.» disse Shota dalla cucina. Diedi un'ultima carezza ai gatti e mi diressi in cucina, da Shota e dalla cena.

Entrai in cucina e mi sedetti al mio posto.
«Domani ho il giorno libero.» lo avvisai e lui mi guardò con attenzione.

«È un modo indiretto per dirmi che farai il parassita?» disse guardandomi dubitando si avere una moglie stacanovista.

«Esatto! Ma sei un indovino amore?» dissi sorridendogli. Lui si grattó la testa e sospirò.

«No, ti conosco.» disse e continuammo a mangiare, conversando su come sono andate le nostre giornate.

Dopo venti minuti circa finimmo di mangiare e lo aiutai a lavare i piatti, non perché volessi o mi faceva piacere aiutarlo, ma perché mi ha ricattato con del cioccolato bianco. Mannaggia a me e al mio punto debole!

«Sai vero che non si usa il cioccolato altrui come ricatto?» dissi lavando una forchetta, guardandolo male.

«È l'unico modo per non farti diventare un parassita.» disse e sospirai.

«Prima o poi te la faccio pagare.» dissi e lui alzò gli occhi al cielo.

«Come vuoi.» disse e gli passai un coltello che avevo finito di lavare, ma mentre glielo stavo passando, di scatto si volta verso di me e il coltello va a conficcarsi in mezzo alla mano.

«Oh scusa! Non l'ho fatto apposta.» esclamai estraendo il coltello dalla sua mano e mettendolo nel lavabo.

«(T/n).» mi chiamò e lo guardai confusa.

«Dimmi.»

«È LA TERZA VOLTA CHE MI TRAPASSI LA MANO CON UN COLTELLO ACCIDENTALMENTE!» urló e in quell'istante ricordai le altre due volte che successe la stessa identica cosa.

«Oh è vero!» dissi e lui mi guardò incredulo.

«MA TE NE ERI ANCHE DIMENTICATA?!» esclamò a bocca aperta.

«Stranamente sì.» dissi e lui sospirò.

«Sei un caso perso. Di questo passo sarai tu a porre fine alla mia vita.» disse e gli accarezzai la testa.

«Tranquillo, andrà tutto per il meglio!»

«Dubito.» sussurrò sedendosi al tavolo. Io mi diressi al bagno e presi il kit del primo soccorso. Tornai in cucina e cominciai a medicare la mano a Shota.
«Pizzica.» si lamentò mentre passavo il disinfettante.

«Lo so.»

«Bene.» disse e cominciai a mettergli una benda intorno alla mano.
«Sappi che domani non farai la scansafatiche.» disse e lo guardai confusa.
«Domani ti farò lavorare.» disse e assottigliai gli occhi.

«Se provi a ricattarmi con il mio cioccolato bianco, giuro che ti accoltello da un'altra parte.» dissi guardandolo male. Lui alzò gli occhi al cielo e ignorò il mio sguardo.

Finii di bendargli la mano e chiusi il kit del primo soccorso.
«Va bene la fascia?» chiesi e lui annuì.

Stetti per prendere il kit di primo soccorso e riportarlo in bagno, quando Shota mi afferrò la mano e mi attirò a se. Si alzò in piedi e mi avvolse la vita con l'altro braccio libero.

«Ora mi risarcisci per il danno che mi hai causato.» disse e mi diede un bacio sulle labbra. Inizialmente era un bacio casto e tranquillo, ma piano piano si trasformò in un bacio pieno di passione.
Avvolsi il suo collo con le mie braccia e approfondii il bacio.

Lasciò andare il mio polso e cominciò ad accarezzarmi la schiena da sotto la maglietta. Alcuni brividi di piacere mi pervasero per tutta la schiena, e lo notò anche Shota.

«Ti piace?» mi sussurrò all'orecchio, facendomi venire altri brividi. Annuii e gli presi il polso, trascinandolo in camera da letto.

«Andiamo in un posto più comodo.» sussurrai e Shota sorrise, avvicinandosi a me e prendendomi in braccio.

«Sei lenta.» disse e ridacchiai.

My Hero Academia x Reader [𝙸𝚃𝙰]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora