Hatsume Mei x Reader #1

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Richiesta di _Bruno_bucciarati_
Spero che ti e vi piaccia!
(L/c) = Lunghezza capelli
(C/o) = Colore occhi
(C/b) = Colore bicicletta
(T/n) = Tuo nome
(T/c) = Tuo cognome
⚠️NON NE SO NIENTE DI MECCANICA E NON NE CAPISCO 'NA CEPPA (anche dopo le lunghe spiegazioni di mio padre) QUINDI NON DITEMI "mA è SbAgLiAtO!1!" PERCHÉ L'OBIETTIVO DELLA ONE-SHOT È UN ALTRO!⚠️

Mei p.o.v.
Ero in ritardo. Per la prima volta in vita mia, mi sono dimenticata di portare con me il mio bimbo, che mi aiuta ad andare a scuola, a casa, quindi oggi mi è toccato usare le gambe e, ovviamente, sono in ritardo.
<<A questo punto faccio prima a tornare a casa ed entrare l'ora dopo..>> mormorai fra me e me, fermandomi e appoggiandomi a un lampione della luce.

<<Scu-usi!>> sentii una voce tenera e una mano toccarmi la spalla destra. Mi voltai e vidi una ragazza carinissima, guardarmi con imbarazzo.

<<Ciao!>> la salutai e lei mi fece un piccolo sorriso. È carinissima..

<<Ciao, non vorrei disturbarti ma sai come si aggiusta una bicicletta?>> mi chiese imbarazzata. Io annuii e lei si girò, prendendo una bicicletta senza la ruota posteriore e la sella.
<<Se non hai niente da fare.. ecco..>> disse distogliendo lo sguardo e sorrisi.

<<Con piacere, ormai stavo valutando di entrare in seconda ora, quindi non è un problema!>> dissi e lei sorrise felice.

<<Grazie mille!>> disse facendo degli inchini.
<<Ma hai qui gli attrezzi? C-cioè non mi intendo di queste cose->> disse e la interruppi, mostrandole l'interno della mia borsa.

<<Qui ho tutto ciò che mi serve per aggiustarla. Hai con te la ruota e la sella?>> chiesi e lei annuì. Presi la ruota e cominciai a lavorare. Lei in tanto si era messa a debita distanza per lasciarmi lavorare, ma osservava ogni mio movimento. Presi una chiave e cominciai ad avvitare i bulloni e la ragazza si chinò e mi chiese cos'era e a cosa servisse.
<<È una chiave che serve per avvitare i bulloni.>> dissi e lei mi guardò meravigliata.

<<Io non riesco mai a memorizzarli, tu come fai?>> mi chiese guardandomi stupita. Si avvicinò e lo prese in mano, guardandola rapita, come se fosse una bambina con un giocattolo nuovo. Mi ricorda me da piccola. Quando ero piccina mi disperavo perché confondevo sempre i cacciavite fra loro e i miei piccoli bimbi non funzionavano.

<<Mi piace creare i miei bimbi, così mi viene facile memorizzare gli attrezzi da lavoro.>> dissi e lei mi guardò affascinata.

<<Hai foggiato delle creazioni?>> chiese super eccitata. Aveva uno sguardo emozionato e dolce. I suoi capelli (l/c) erano davvero belli, inoltre si intonavano perfettamente ai suoi occhi (c/o). Era talmente vicina che potevo sentire il suo profumo, sapeva di ciliegia. Mi piacerebbe sentire il profumo dei suoi capel- Mei, stai riparando la sua bicicletta, concentrati! CONCENTRAZIONE!

Annuii e continuai a riparare la bicicletta, sotto lo sguardo attento di lei. Qualche volta incrociavamo lo sguardo e lei mi sorrideva, ma la trovavo troppo bella e distoglievo lo sguardo.

*dopo aver riparato la bicicletta* (i'm lazy, oki doki?)

<<Finito!>> esclamai e la ragazza car- ehm.. lei mi applaudì felice.

<<Grazie mille! Sei stata brava!>> esclamò contenta, osservando la sua bicicletta (c/b).
<<Ah comunque, io mi chiamo (T/n) (T/c), piacere!>> disse porgendomi la mano, per stringermi la mia.

<<Io sono Mei Hatsume, piacere..>> dissi guardando altrove, imbarazzata. Non capisco perché, ma con lei mi sento in soggezione. Mi imbarazzo facilmente e non riesco ad essere arzilla come mio solito.

<<Per caso ti ho dato fastidio?>> mi chiese e la guardai stranita, ma non appena incontrai il suo sguardo notai alcune lacrime.

<<EEH?!>> urlai e mi avvicinai immediatamente a lei, preoccupata.
<<Perché piangi?>> le chiesi, cercando un fazzoletto nella mia borsa, ma senza risultati. Nella borsa dovrei metterci altre cose oltre agli attrezzi.

<<P-perché ti h-ho inf-fastidito..>> disse triste, tirando su col naso.

<<No, niente affatto!>> negai e le accarezzai la testa.
<<Mi ha fatto piacere il tuo interessamento al lavoro che stavo facendo, veramente!>> dissi cercando di tranquillizzarla.

<<M-ma qua-ando inc-crosciavam-mo lo sg-guardo tu lo spo-ostavi!>> balbettò asciugandosi le lacrime.

<<No, beh ecco, distoglievo lo sguardo per un altro motivo..>> dissi distogliendo lo sguardo.

<<L'HAI FATTO DI NUOVO!>> urlò ricominciando a piangere. Mi avvicinai a lei e le asciugai le lacrime, accarezzandole la testa.

<<Semplicemente sei una ragazza molto bella, e mi sentivo in imbarazzo.>> dissi sorridendole, cercando di non distogliere lo sguardo.

<<Ah..>> disse e si coprì il viso.
<<Va' meglio?>> chiese e scoppiai a ridere. Lei tolse le mani dal viso e ricominciò a piangere, così l'abbracciai per consolarla.

Il resto della giornata lo passammo in giro e ci promettemmo di rivederci, per poi scambiarci i numeri di telefono.
La sera, solitamente, la passo a progettare nuovi bimbi, ma questa volta la passai a pensare a lei, arrivando a una semplice conclusione: voglio proteggerla. Voglio proteggere quei suoi occhi dalle lacrime. Quel profumo alle ciliegie. Quei suoi capelli (l/c) e quel sorriso. Volevo proteggerla, perché sono sicura che mi verrebbe difficile ad aggiustarla, a differenza dei miei bimbi.

#spazioautrice
Ti chiedo ancora scusa per essermene dimenticata, infatti ho cercato di fare una trama dolce e soddisfacente (e per la prima volta in vita mia sono riuscita a scrivere uno yuri decente).

My Hero Academia x Reader [𝙸𝚃𝙰]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora