Hizashi Yamada x Reader #2

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Richiesta di @Bettons2
Spero che ti e vi piaccia!
(T/h) = Tuo nome da eroe (l'h sta per hero)
(N/c) = Nome collega
(T/n) = Tuo nome
*ambientato nel tempo dove Hizashi aveva cominciato a lavorare come eroe*

Ho sempre avuto paura dei rapporti umani, sono così delicati.
Appena li sfiori iniziano ad agitarsi e non si rimetteranno nella posizione precedente, mai più.
Ne sono quasi terrorizzata quando stanno immobili, perché ogni volta significa che dopo accadrà qualcosa che li rovinerà o cambierà radicalmente per sempre.

È uno dei motivi per cui non ho amici e non riesco ad avere un buon rapporto con i miei colleghi di lavoro. Odio con tutta me stessa questa cosa, certe volte inizio ad odiare me medesima per non fare nulla al riguardo. Altre volte, invece, provo una grande pena per me stessa.

Uscii dal bagno e misi via il mio costume da eroe.
Presi il mio zaino e uscii dal bagno, dirigendomi all'ascensore.

<Ehi (T/h)! Com'è andata oggi?> mi chiese Yamada, raggiungendomi.

<Bene.> risposi un po' in imbarazzo. Lui è l'unico che ancora mi chiede come sia andata la mia giornata nonostante non mostri molto interesse nel parlargli. In un certo senso ne sono felice, ma dall'altro non capisco perché continui. Alla fine parla praticamente solo lui. Oppure sono così i rapporti umani? D'altronde io come posso saperlo? Parlo a malapena con mio padre e mia sorella.

<Anche a me è andata bene. Oggi una bambina ha voluto farsi una foto con me! La mia prima fan!> esclamò pimpante e felice come una pasqua.
<A te hanno mai fermato per strada?> mi chiese e annuii.

Arrivammo all'ascensore e Yamada premette il pulsante per chiamare l'ascensore.

<Ti va se mangiamo fuori insieme questa sera?> mi chiese all'improvviso e rimasi in silenzio, riflettendo sulla risposta. Se dovessi rispondergli subito gli direi di no, ma non voglio neanche dirgli di sì. Non mi piacciono questo tipo di uscite. Però se gli dicessi di no smetterebbe di parlarmi? O forse mi sto solo facendo troppi castelli in aria e dovrei accettare?

<Va bene, ma un posto tranquillo e con poca gente.>
Lui sorrise e le porte dell'ascensore si aprirono. Entrammo e cominciò ad elencarmi moltissimi posti che erano tranquilli e con poche persone, dicendomi tutti i pregi e i difetti di quei luoghi. Rimasi in silenzio ad ascoltarlo.

[•••]

<Eccoci arrivati!> esclamò Yamada, parcheggiando l'auto davanti a un locale. Non vi erano altre auto nei paraggi, quindi aveva esaudito la mia richiesta.

Scendemmo dall'auto ed entrammo dentro il locale.
Era un locale un po' spoglio e i tavoli erano in legno, mentre le sedie erano in metallo. I muri erano di un bianco burro un po' ingiallito per il tempo (o forse è sporco?).

Yamada si diresse a un tavolo e io lo seguii senza dire niente. Ci sedemmo e un cameriere ci portó due menù. Yamada li prese e me ne passò uno.
Dopo pochi minuti ordinammo e ridammo al cameriere i menù.

<Si sta avvicinando la stagione estiva e devo ancora decidere se prendermi delle ferie o meno. Tu invece, hai già deciso dove andare in ferie?> mi chiese Yamada. Scossi la testa.
<Perché?>

<Non mi piace viaggiare.> risposi mentre Yamada cominciò a fissarmi sbalordito dalla mia risposta.

<E come mai? A tutti piace viaggiare, almeno in po'.>

<Preferisco stare a casa, al fresco.>

<Aah non ti piace viaggiare d'estate per via del caldo?> mi chiese conferma, guardandomi fisso negli occhi. Odio il contatto visivo, mi mette a disagio e in imbarazzo. È come se qualcuno stesse cercando di leggerti dentro, metterti a nudo e io odio essere esposta così tanto davanti a qualcuno.

My Hero Academia x Reader [𝙸𝚃𝙰]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora