Tomura Shigaraki x Reader x Dabi #1

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Richiesta di shinitsune
Spero che ti e vi piaccia!
(T/n) = Tuo nome
(N/c) = Nome compagno di lavoro

«(T/n) quindi oggi parti?» mi chiese il mio compagno di lavoro. Annuii, sistemandomi lo zaino in spalle.
«Peccato ti abbiano venduto in Giappone.» disse sospirando.

«Perchè ti eri affezionato?» chiesi ridacchiando. Non sarebbe da lui mostrare affetto per qualcuno.

«Ma che dici! Parlo a livello lavorativo! Sei una grande perdita sai?» disse voltandosi dall'altra parte, ignorando il mio sguardo divertito.

«Mh certo, certo.» dissi e lo sentii sbuffare.

«Peró il capo poteva anche provare ad annullare il tuo acquisto!» disse e sospirai.

«Sono sul mercato nero da sempre, non è facile convincere qualcuno a non comprare su questo tipo di affari, e lo sai.» dissi dirigendomi alla porta.
«Beh addio.» dissi voltandomi leggermente, facendogli un cenno con la mano, per poi aprire la porta e uscire. Lasciando per sempre il luogo in cui ho passato la mia adolescenza, le mie giornate dove svolgevo il mio lavoro - quello di aiutare con gli affari della droga -, mentre aspettavo che il capo ricevesse la tanto attesa chiamata. La chiamata di qualcuno disposto ad acquistarmi per via del mio quirk.
E oggi me ne andrò, lascerò quella che si potrebbe definire casa.

[•••]

«Signorina, siamo arrivati a destinazione.» disse l'uomo alla guida dell'auto che mi aveva  accompagnata dal mio acquirente. L'auto si era fermata davanti a un edificio in rovina, oramai inutilizzabile.

«Grazie mille.» dissi e scesi dall'auto, prendendo lo zaino e chiudendo la portiera.
Feci un cenno del capo all'uomo e mi incamminai all'interno dell'edificio, cercando di capire se il mio acquirente volesse farmi morire per divertimento o usarmi per il mio quirk. Se la prima opzione fosse giusta, sarei vista come uno spreco da (N/c).
Sospirai e cominciai a girare all'interno dell'edificio - o almeno dove potevo, visto che in certi punti il pavimento non c'era, mentre le scale sembravano scomparse dal nulla -.

«Finalmente. Ti aspettavamo da ieri.» disse una voce sopra di me. Alzai cautamente la testa e notai che c'erano due strani individui al piano di sopra, osservandomi dal buco del pavimento.

«Siete voi gli acquirenti?» chiesi e uno dei annuì. Sembra giovane - sulla ventina di anni -, pallido in volto, di corporatura magra. Ha i capelli neri, lunghi e diritti, che pendono verso il basso sugli occhi, che sono sottili, di colore turchese. Mentre l'altro era ricoperto di mani e non riuscivo a definirlo per bene.

«Sí.» rispose il ragazzo con le bruciature.

«Qual è il mio compito?» chiesi e in un nano secondo saltarono al piano in cui mi trovavo io.

«Dovrai usare il tuo quirk solo ed unicamente quando te lo ordiniamo noi.» disse il ragazzo ricoperto di mani. Annuii e li guardai, aspettando che mi dissero qualcos'altro su come avrei dovuto trascorrere il resto della mia vita. È una cosa che finora non mi aveva mai toccato particolarmente, anche perché fin da piccola mi sono abituata all'idea di non essere libera, di avere un padrone a cui obbedire. Ma vivere questi attimi in cui non so di preciso cosa ne sarà di me e del mio futuro, mi fa sudare freddo.
Tuttavia mi abituerò in fretta e me ne farò una ragione, qualsiasi ordine io debba eseguire, qualsiasi stile di vita dovrò condurre, io mi abituerò. D'altronde ho sempre fatto così, per istinto di sopravvivenza.

My Hero Academia x Reader [𝙸𝚃𝙰]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora