Enji Todoroki x Reader #2

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Richiesta di CristinaBoarino
Spero che ti e vi piaccia!
(T/n) = Tuo nome

<<Enji tutto bene?>> chiesi, uscendo l'ombrello dalla borsa. Enji mi ignorò totalmente e uscì dalla classe. Sempre così, stronzo.
Lo seguii e cominciai a tartassarlo di domande.

<<Ma cosa vuoi?>> mi chiese di botto, con acidità. Appoggiai le mani sulla vita e lo guardai torva.

<<Senti, io mi sto preoccupando per te perché ti voglio bene e siamo amici. Se non vuoi che ti rompa dimmi "sto bene, a domani", no?>> dissi in tono ovvio. Lui mi guardò male e riprese a camminare. E ovviamente, io, lo seguii.
<<Perché non vuoi parlare!?>> esclamai esasperata.

<<Perché non voglio.>> disse e sospirai.

<<Allora tornerò a casa con qualcun'altro.>> affermai, ma mi ignorò totalmente. Mi fermai e pensai con chi potessi tornare a casa. Oramai se ne erano andati tutti via.
<<Potrei chiedere a Yagi.>> pensai ad alta voce. Enji si fermò e si voltò di scatto nella mia direzione. Si avvicinò a me e mi afferrò per un braccio.

<<Andiamo a casa.>> disse semplicemente. Beh. a quanto pare non dovrò fare la fatica di camminare, tanto mi sta trascinando lui.

Arrivammo all'uscita dell'edificio e, ovviamente, Enji si accorse solamente ora che stava piovendo.

<<MA DA QUANDO PIOVE?!>> urlò sorpreso. Forse è davvero stupido come dicono alcuni nostri compagni.

<<Da tutto il giorno, in realtà.>> dissi e lui mi guardò scioccato. Come se gli avessi appena detto che esiste l'acqua calda.
<<E stamani, quando sei arrivato, eri zuppo d'acqua. Ma in cinque minuti eri più che asciutto.>> dissi e lui fece una faccia perplessa che mi fece ridere. Mi guardò male e cominciò a frugare qualcosa nella sua borsa. Forse cerca l'ombrello.

<<Hai un ombrello?>> mi chiese e sospirai. Mi sembrava ovvio.

<<Certo.>> dissi e glielo passai. Lo aprì e ci incamminammo verso l'esterno. La camminata devo dire che era veramente piacevole. C'era un po' di vento, ma niente di così eccessivo. E poi io amo il vento. E la pioggia.

<<Perché non stai sotto l'ombrello?>> mi chiese a un certo punto Enji. Oh ecco perché mi sentivo bagnato.

<<Non me ne ero accorta. Ma fa niente, tanto mi piaceva la pioggia.>> dissi e lui sospirò.

<<Mi ricordi una svampita.>> disse e lo guardai male.

<<E tu mi ricordi un antipatico.>> dissi e lui mi scompigliò i capelli, sapendo quanto lo odiassi.
<<MA ALLORA CERCHI ROGNE.>> urlai schizzandogli un po' di pioggia. Lui cercò di non bagnarsi, usando l'ombrello, ma facendo così, si bagno la testa.

Mi guardò male e sibilò: <<Scappa.>>

Corsi, cominciando a ridere come una scema, venendo inseguita da Enji.

<<SE TI PRENDO TI ABBRUSTOLISCO.>> urlò emanando delle fiamme dalle mani.

<<STAMMI LONTANOOO!>> urlai, entrando in un parco, sempre seguita dal mio futuro killer.

Stetti per scavalcare un dondolo a forma di mucca, ma lo presi in pieno, cadendo di schiena sul terreno bagnato. Enji mi raggiunse e istintivamente cominciò a ridere, ma poi mi guardò meglio e le sue gote si tinsero di rosso. Lo guardai confusa. Come mai il nemico era imbarazzato?

<<Nemico, cosa le prende?>> chiesi e lui distolse lo sguardo.

<<Certo che potevi mettere un reggiseno meno appariscente..>> sussurrò grattandosi il collo, in imbarazzo. Io lo guardai con una faccia da "eh?"

Mi guardai il petto e potei constatare con dispiacere che ero talmente fradicio che si intravedeva il reggiseno blu che avevo addosso. Maledetta camicia.
Arrossii leggermente e mi coprii con le braccia. Lui mi guardò alla svelta e si tolse la giacca, mettendomela sopra la testa.

<<Anche se è bagnata, con quella addosso, non si vedrà niente..>> disse sedendosi accanto a me. Me la misi e sospirai.

<<Ho fatto una caduta con poco stile, vero?>> chiesi e lui ignorò totalmente la mia domanda, guardandomi negli occhi.

<<Posso farti una domanda?>> mi chiese serio. Ma non con quella solita espressione corrucciata, una rilassata e tranquilla. Assume questa espressione raramente.

<<Certo.>> dissi portando le gambe al petto, appoggiando la testa sulle ginocchia.

<<Ti piace qualcuno?>> mi chiese e le mie gote si tinsero di rosso. Potrei fare invidia ai pomodori.

<<Perché ti interessa?>> chiesi e lui distolse lo sguardo.

<<Chiedo per un amico.>> disse e lo guardai poco convinta.

<<Tu non hai amici, all'infuori di me.>> gli ricordai e lui fece spallucce.

<<Rispondi.>> disse e sospirai.

<<Sì.>> dissi e lui sospirò.

<<Sei tranquillo.>> dissi e lui annuì.
<<Cosa stai progettando di fare?>> chiesi, riducendo gli occhi a due fessure. Non mi fido.

<<Questo.>> disse prendendomi per i fianchi e mettendo a cavalcioni sopra le sue gambe. Divenni un parente stretto dei pomodori e lo guardai confusa e scioccata, al contempo. Mi prese il mento con due dita, sollevandomelo, fissandomi negli occhi. Avvicinò sempre di più il viso e mi baciò. Era un bacio a stampo, finché non ricambiai, cingendogli il collo con le braccia, facendo aderire il mio petto al suo.

Quando ci staccammo, non riuscii a distogliere lo sguardo dal suo.
<<(T/n) mi piaci.>> disse semplicemente. Sorrisi e lo baciai nuovamente.

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