Denki Kaminari x Reader #2

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Richiesta di I_Love_Newtella
Spero che ti e vi piaccia!
(T/n) = Tuo nome
(T/c) = Tuo cognome

<<Santa miseria stabile che ansia!>> esclamai mentre osservavo la Yuei. È molto più grande di quanto immaginassi...

Presi un bel respiro e mi incamminai.
Cercai a lungo la classe 2°A e dopo circa cinque minuti la trovai.
Misi una mano sul cuore, cercando di calmarmi.
Entrai e gli occhi di tutti erano puntati su di me. Naturale, sono una sconosciuta che entra nella loro classe.

<<Ehm... buongiorno...>> dissi in italiano.
<<Eh no! Volevo dire buongiorno!>> mi corressi parlando in giapponese. In quel momento andai in panico. Mi guardavano come se avessi detto qualcosa di strano.

<<Sei straniera?>> mi chiese una ragazza mora con i capelli a caschetto e le guance rosa. Oddio è così carina!

<<Ehm.. sì..>> dissi grattandomi la testa a disagio.

<<Piacere, io sono Uraraka Ochaco!>> si presentò la ragazza con un sorriso caloroso.

<<Io sono (T/n) (T/c), piacere mio!>> dissi sorridendogli.

<<SEI FRANCESE? AMERICANA? ITALIANA? HO SENTITO DIRE CHE LE ITALIANE SONO TUTTE DELLE GALLINE CON DUE BOCCE ENORMI!>> iniziò a sclerare una specie di gnomo con un grappolo d'uva in testa. Mi incazzai.

<<COS'È CHE SAREI SCUSA?! UNA GALLINA! TUA MADRE DOVEVA USARE IL PRESERVATIVO QUELLA FOTTUTA NOTTE!>> esclamai l'ultima frase in italiano, guardandolo assatanata.

<<Che cos'hai detto alla fine?>> mi chiese Uraraka.

<<Ho detto "Tua madre doveva usare il preservativo quella fottuta notte!".>> dissi facendo la traduzione, guardando male lo gnomo.

<<Ma le italiane sono tutte così volgari?>> disse piangendo.

<<No, è che sono veneta.>> dissi come se fosse una giustificazione valida.

<<Veneta? Che significa?>> chiese un ragazzo dai capelli rossi.

<<Il veneto è una regione dell'Italia del nord. Io vengo da lì. I veneti sono molto famosi per vari motivi: grappa, riso, bestemmie, parolacce e polenta.>> spiegai brevemente.

<<Bestemmie? Parolacce? MA QUINDI BAKUGO È VENETO!>> disse il ragazzo dai capelli rossi. Un ragazzo biondo incazzato si alzò in piedi e iniziò a imprecargli contro.

Mi arrivò un messaggio.
Che sia lui?
Presi il telefono e lessi il messaggio.

Eletric Boy:
Ehy, come va? Ti sei già fatta degli amici?

Sorrisi.

Io:
Non saprei... attualmente solo una ragazza si è presentata...

Eletric Boy:
Tranquilla! Vedrai che riuscirai a fare amicizia tranquillamente!

Il mio sorriso si ampliò.

Io:
Quando riusciremo a vederci? Sei un ragazzo così dolce...

Eletric Boy:
Beh, a quanto ho capito ti sei trasferita vicino alla mia zona, potremmo vederci questo pomeriggio!

Io:
DAVVERO?!

Eletric Boy:
Certo!

Io:
Allora alla stazione del treno?

Eletric Boy:
Sì, alle quattro.

Io:
Va bene! A dopo!

Eletric Boy:
Non vedo l'ora di abbracciarti

<<Sei fidanzata?>> mi chiese lo gnomo.

<<Affari miei.>> dissi e lui mise su il muso.

<<Eddai, diglielo, che ti costa?>> chiese un ragazzo biondo con un fulmine nero sui capelli.

<<Perché dovrei dirglielo?>> chiesi a braccia conserte.

<<Perché non dovresti?>> chiese lui facendo spallucce.

<<Perché non sono affari suoi.>> dissi e lui alzò gli occhi al cielo. Mi devo calmare. (T/n) non ti puoi permettere di finire in galera così giovane. Respirare.

<<Si dice che le ragazze italiane sono troie. Anche se ci sono le eccezioni, ma tu sei una di quelle?>> chiese provocandomi. LO UCCIDO.

<<Ah sì? Sai che altro si dice delle italiane?>> chiesi avvicinandomi a lui minacciosamente.

<<Perché mi sembra che i suoi occhi stiano emanando fuoco?>> chiese la castana impaurita.

<<Boh?>> disse il biondino un po' impaurito.

<<Che devi starci attento. Se te pijiano de desfano.>> dissi l'ultima frase in italiano, facendo comparire una catena sulle mie mani.

Lui spalancò gli occhi e corse a nascondersi dietro al rosso.
<<KIRISHIMA MI FA PAURA!>> urlò tremando come un bambino. Alzai gli occhi al cielo e feci svanire la catena.

<<È il tuo quirk?>> mi chiese la mora. Annuii.

<<Posso far comparire qualsiasi strumento di tortura.>> dissi e il volto del biondino sbiancò.
AHAHAHAHAHAHAH! IMPARI!

In stazione, alle quattro

Mi guardai intorno in ansia.
Mi squillò il telefono e risposi immediatamente.

Io:
Ehy!

Eletric Boy:
Ciao! Dove sei?

Ha una voce familiare...

Io:
Sono vicino all'entrata. Ho indosso la divisa della Yuei. Puoi riconoscermi per i piercing al labbro e alle orecchie.

Eletric Boy:
Piercing?

Io:
Sì, perché?

Eletric Boy:
No, è che, oggi ho incontrato una ragazza con questa descrizione, e ora che lo noto, la vostra voce si assomiglia

Io:
Davvero? Io oggi ho incontrato un ragazzo fastidioso. Avete la voce molto familiare

Eletric Boy:
Eccoti...

Mi voltai e lo vidi. È lui?

Staccò la chiamata e mi raggiunse a passo lento.
No, non può essere possibile! Lui è gentile e dolce!

<<C-ciao...>> disse abbassando lo sguardo. Io lo guardai pietrificata. Lui sarebbe quel coglione?!
No, dev'essere uno scherzo... magari lo fosse

<<Sei tu?>> chiesi incredula. Lui annuí.
<<A scuola eri diverso. Non eri dolce e gentile.>> dissi e lui iniziò a giocare con i pollici.

<<Ecco... scusami...>> disse guardandomi negli occhi.
Sospirai e accettai le sue scuse.
<<T-ti andrebbe di fare una passeggiata al centro commerciale?>> chiese un po' spaventato.

<<Hai paura, vero?>> dissi inarcando un sopracciglio e lui annuí.
<<Non ti farei del male, cioè, se la persona con cui ho scritto tutto il tempo è lì dentro da qualche parte, no, non ti farei del male.>> dissi guardandolo negli occhi.

Lui mi sorrise e mi prese la mano.
<<Allora, ti va di venire a fare un giro con me?>> disse sorridendomi. È lui.
Annuii e entrammo nel treno che portava al centro.

#spazioautricedalfuturo
Chiedo venia per questo scempio.

My Hero Academia x Reader [𝙸𝚃𝙰]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora