Giudici: parte I

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Attenzione: La seconda parte verrà pubblicata domani.

Esclusi Alec e Felix facciamo ingresso nella Sala dei Troni dalla porta dietro al maestoso colonnato. L'intera guardia si dispone al proprio posto rapidamente; le candide pareti in marmo della sala vengono così parzialmente coperte dai mantelli scuri dei Volturi, i cappucci alzati sulla testa. I tre leader si posizionano rapidi e placidi ai loro posti, Marcus si siede con un lento sospiro e l'espressione apatica per l'ennesima esecuzione, Caius sembra piuttosto soddisfatto di albeggiare con qualche testa che salta, Aro è tranquillo e soddisfatto della conclusione del lavoro meticoloso.

Io sono vestita in modo formale ma con abiti acciuffati dal mio guardaroba umano, Aro si è già mosso per farmi confezionare tutti gli indumenti da vera Volturi di cui avrò bisogno ma Giorgio, il sarto, non ha ancora terminato la commissione.

Mi colloco al posto assegnatomi, rimango dietro ai tre scranni, immersa nel possente ed elegante colonnato insieme a Renata che distende la cupola protettiva attorno al fratello centrale. Mi è stato chiesto di non fare e dire nulla, sono presente come membro della Guardia e, come tale, entro in gioco solo in caso di necessità o complicazioni. Cosa assai rara per questa famiglia.

Osservo l'ingresso di Alec che continua ad annullare i sensi degli ultimi due fuggitivi. Immagino i due vampiri possano tecnicamente correre e tentare la fuga, il fatto è che non saprebbero in che direzione muoversi in questo momento; potrebbero scontrarsi fra loro o correre diretti dentro un falò e dunque preferiscono rimanere buoni e immobili. Felix consiglia loro in che direzione muoversi sospingendoli con indifferenza, i due immortali si accucciano obbedienti sul pavimento, al cospetto dei tre leader.

Sento Aro sospira congiungendo le mani in grembo accavalla le gambe elegantemente, Caius ghigna compiaciuto, Marcus osserva la scena lontano e distaccato come al solito.

"Iniziamo" sussurra Aro alzandosi e Felix si posiziona dietro al primo immortale, ne afferra le braccia e lo blocca con forza quindi Alec rilascia la sua influenza. Un uomo di circa quarant'anni sbatte le palpebre un paio di volte confuso e probabilmente bombardato da mille nuove informazioni per il ritorno improvviso dei sensi. Si rende immediatamente conto di dove si trova e come sia già praticamente collocato sul patibolo, pianta lo sguardo scuro e carico d'odio sul leader centrale che si alza con un sorriso bonario e educato.

"Bastardo" sbotta l'immortale che oramai non ha più nulla da perdere. Caius ringhia all'offesa e Aro ridacchia, in fin dei conti sa di esserlo almeno un pochino e sono certa la cosa lo faccia gongolare, soprattutto ora che questo immortale è praticamente chinato al suo cospetto pronto a morire.

Marcus non ha una vera reazione all'offesa lanciata al fratello solare come a lui stesso in fin dei conti. Offendere Aro in questa sala è come offendere i Volturi al completo, sfidare Aro qui è come sfidare l'intera famiglia, fare le proprie ragioni qui è come mettere a tacere tutti i presenti sull'argomento.

Il nomade tanto inviperito contro il Potere Giudiziario osserva in cagnesco il vampiro dai capelli lisci corvini e setosi che si avvicina, accarezza dolcemente il suo viso e scuote il capo con una smorfia di dispiacere palesemente finta. Aro pone delicatamente le dita attorno al collo del ribelle, poi stringe con forza mentre Felix tira con decisione le braccia. Odo un sibilo scricchiolante mentre ogni millimetro di pelle immortale si vena e cede disperata sotto la trazione esercitata dai Volturi, infine in un colpo fragile la testa viene alzata ben oltre il viso di Aro.

Osservo gli occhi scuri disperati e insieme carichi d'odio, il naso arricciato e le labbra stese in un ringhio mai effettivamente espresso dal condannato. Un secondo dopo il leader si volta tenendo la tesa su un palmo all'altezza del suo volto, con tranquillità offensiva per il malcapitato lascia crollare il viso del ribelle al suolo vicino alle sue scarpe a punta di pelle nere e lucida.

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