Cicatrice

109 9 10
                                    

Giorno 4
Mattina

Il Sole risplende sulle nostre teste, attraverso la finestra sopra al letto ci colpisce entrambi facendo esplodere la nostra pelle in uno spettacolare luccichio tanto diverso e simile. Sono ancora a cavalcioni su Aro e lui è issato a sedere sul grande materasso mentre ci stringiamo in un abbraccio tra il rassicurante e il bramoso di non dividerci più.

I polpastrelli del leader scorrono lungo la mia schiena con fare apparentemente distratto e delicato mentre disegna linee sinuose sulla mia pelle, credo infatti che Aro sia piuttosto impegnato nel suo lavoro in questo momento perché una ruga di concentrazione increspa l'ampia fronte. Un bel sorriso rilassato e interessato si apre sul volto illuminato dalle iridescenze piene e compatte della mia giovane pelle immortale e dal suo luccichio più tenue e amplificato verso l'interno, tipico della pelle immortale millenaria.

"Prendo il telecomando..." sussurro premurosa. Non ho alcuna voglia di staccarmi dal suo corpo ora ma so che il leader apprezzerà l'attenzione rivolta all'esposizione al Sole. Si tratta solo di alzarmi e afferrare la piccola scatoletta, pigiare un tasto e rimetterla dov'era prima per tornare da Lui.

Inizio a muovermi senza neanche aspettarmi una protesta o un divieto da parte sua, invece le sue mani si stringono possessive e decise sui miei fianchi appena provo a muovere un muscolo. Mi fermo immediatamente dedicandogli tutta la mia attenzione.

"Voglio guardarci" sussurra aprendo gli occhi di scatto e rilassando la stretta un istante dopo. Le sue parole mi stupiscono e lo osservo interdetta e un poco incuriosita dalla scelta "Nessuno ci può vedere" aggiunge immediatamente per rassicurarmi "Solo alcuni minuti..." sorride dolcemente la sua proposta illegale. Un luccichio dispettoso e tentatore va capolino nelle iridi, con il chiaro tentativo di corrompermi.

"Non so... è pericoloso" dico corrugando la fronte sempre più confusa e spaesata.

Si tratta della sua Legge ma sembro più preoccupata io dello stesso legislatore. La mia obbedienza fa tossire una risata ad Aro che accarezza con dolcezza e divertimento la mia schiena, i nostri luccichi così simili e diversi si mescolano e si confondono a tratti.

"Mia cara... violare una regola con il giudice stesso è una garanzia di assoluzione, no?" mi stuzzica Aro con tono provocante e tentatore.

Non posso fare a meno di riservargli un'occhiata scettica e indagatrice, lascio scorrere lo sguardo con gran sospetto. Vado alla ricerca dell'indizio di una qualche assurda trappola o manipolazione, ma non trovo alcun valido motivo per cui dovrebbe mentirmi.

Mi arrendo un sospiro e accondiscendo alla sua proposta. Non credo sia una saggia idea ciò che stiamo facendo ma non posso dare torto al leader; se dovesse succedere qualcosa sarebbe Lui stesso ad agire per sistemare e insabbiare le cose, eliminare i testimoni e così via.

Rimaniamo l'una davanti all'altro, avvinghiati come un'unica cosa. La luce riflessa è scomposta dai diamanti incastonati nell'alabastro, si mescola nell'aura chiara e calma di prima mattina. Le dita scorrono sui corpi bramose del contatto e insieme come se stessero avidamente cercando qualcosa di impreciso e misterioso, che forse trovano e forse no.

Passo i polpastrelli sulla guancia di Aro. Dove scorre il mio palmo la luce sembra essere catturata con avidità dal mio corpo e su di Aro si disegnano le ombre scure dovute alla mia presenza. Passo al collo, alla clavicola e poi scappo verso la spalla e poi lungo il braccio che mi avvolge con premura per tenermi issata sopra di lui.

Avevo già notato che la pelle millenaria sembra in qualche modo diffondere la luce in modo più dolce e profondo rispetto all'alabastro giovane, ma ora ne ho la certezza perché il leader pare avvolto da un'aura quasi angelica che mi investe per la vicinanza. La mia pelle invece riflette in modo più concentrato e intenso, quasi violento, i raggi solari e la luce diffusa dalla sua persona.

La Corona del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora