La Corona del Re

Castle

Ringrazio ChewBecca98 per avermi consigliato di ascoltare questa traccia.
Spero tanto possa piacerle come ho deciso di inserirla nella storia.

Attenzione: Capitolo lungotto! Lettore avvisato mezzo salvato.

Mi ritrovo a vagare persa per il Palazzo dei Priori avvolto nella notte gelida di gennaio, senza una meta, alcuna certezza e senza capire cosa stia vivendo e in che direzione si stia muovendo la mia esistenza da mesi.

Sposto i miei arti con estrema fatica e pesantezza fino ad un delle ampie vetrate davanti cui mi fermo, il cielo sopra Volterra è nero e silenzioso mentre poggio spalle e testa contro il muro, poi scivolo lungo la parete per accartocciarmi al suolo silenziosamente devastata e apatica. Ho frapposto alcuni piani di Palazzo tra me ed Aro, ma anche tra me e Felix così da poter pensare in solitudine e silenzio.

Avrei potuto rinchiudermi semplicemente in camera mia ma in realtà sento il bisogno di non avere nulla attorno a me, solo pietra grigia, liscia e spoglia che non possa rievocare precisi ricordi. Sospiro abbattuta stringendo le gambe al petto e fissando le nubi tetre e silenziose che coprono la capitale dei vampiri.

Sono rimasta profondamente ferita dall'indifferenza di Aro. Se da un lato percepisco ancora la pressione soffocante dell'amarezza e tristezza sul mio petto, dall'altra mi domando se il provare questo sentimento sia effettivamente corretto nei confronti di Felix.

Ho baciato le sue labbra, mi sono fatta stringere da lui e ho assaporato quel rassicurante profumo di libertà che lo circonda. L'ho pregato di fuggire via di qui con me, pronta a scappare in Norvegia con Felix e lasciarmi alle spalle Volterra e ogni altra cosa. Alcuni minuti dopo ero arrabbiata all'idea che Athenodora potesse essere l'amante di Aro e la sua indifferenza mi ha trapassato il cuore come una lancia infuocata.

Forse la pirateria non fa per me.

Oramai sono certa che il mio forzuto vampiro preferito sia interessato a me in un modo che va ben oltre l'amicizia. Ho dato il via ad un qualcosa che un lato di me desidera profondamente e sinceramente ma che tutto il resto del mio essere non può accettare o portare avanti per propria natura. Questo mio continuo e costante interesse per Aro sembra davvero molto lontano dall'essere un sentimento, sentimento che potrei provare anche per Felix, ma lo percepisco più come una necessità intrinseca nella mia essenza e nel mio corpo.

Non posso fare a meno del leader, neanche volendo.

Vorrei urlare e ringhiare, colpire il muro con un'artigliata liberatoria e gridare al mondo intero che Lui è un bastardo manipolatore, che mi ha usata e incatenata con le potenti catene del sovrannaturale, creando un legame insano e contro la mia volontà attraverso la trasformazione. Desidero urlare la Mondo che sono solo una sua vittima, che mi ha intrappolata tra le sue fauci oscure come ha fatto con Jane e Alec generando quello sbilenco e inquietante quadretto famigliare ma non sarebbe per nulla vero. Il morso non c'entra nulla con questo legame che scorre tra noi, con il filo luminoso che Marcus può certamente vedere perché già esisteva ben prima che lasciassi il mondo dei vivi.

Sospiro sconsolata poggiando il capo al muro con un delicato colpetto di rassegnazione, volgo lo sguardo alle nubi e poi chiudo gli occhi. Ricado indietro dentro di me e mi immergermi nel fiume impetuoso di pensieri, provo così a fare un poco di ordine usando tanta forza e determinazione nel distrarmi.

Mi chiedo cosa voglia dire l'indifferenza di Aro nei miei confronti, quanto sia profonda e vera, quanto sia anche pericolosa per la mia situazione attuale. L'allontanamento dalle lezioni di Marcus è stato implicitamente riconfermato definitivamente dal fatto che il leader solare mi ha assegnata un nuovo Maestro, Caius. Immaginavo la condanna del vedovo venisse riconfermata ma non avevo minimamente idea che lo stratega avesse un altro asso nella manica.