Ordini

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Passeggio nel piano inferiore prendendo un po' di tempo, appena mi sono annunciata Aro si è mosso per raggiungermi. La sua figura slanciata e snello fa capolino avvolta nell'ennesimo completo nero come la notte, i capelli scuri incorniciano il volto esaltando il pallore del viso che sembra della stessa materia di cui sono fatte le colonne di marmo ai suoi fianchi.

Un piccolo sorriso educato tende le labbra sottili per una frazione di secondo, non giunge a scaldare lo sguardo che è chiaramente molto incuriosito dalla mia visita inattesa e improvvisa. Dovrei essere ancora con Marcus e questo il leader lo sa bene.

"Qual buon vento ti porta qui?" domanda pacatamente ma una nota di scettico sospetto aleggia nell'aria. Aro sa perfettamente che la mia presenza certamente non è dettata da buone e allegre notizie. Probabilmente anche la mia espressione piatta, delusa e dura non fa altro che alimentare le sue idee catastrofiche.

"Il rancore di Marcus muove masse d'aria solitamente?" domando sarcastica facendo alcuni passi verso il mio solito posto sul divano. Aro capisce immediatamente che ho bisogno di mostrargli qualcosa ma anche di fare un confronto con lui. Estremamente disponibile e accondiscendente scende gli ultimi gradini diretto al suo posto davanti a me.

Con un pesante sospiro mi lascio ricadere sconsolata al mio posto, pianto i gomiti nelle cosce e congiungo le mani in preghiera davanti alle labbra. Assottiglio lo sguardo meditando su quanto accaduto con Marcus, certa di dover spiegare gli avvenimenti ad Aro.

Il fatto che io abbia palesemente perso il controllo non è affatto una buona notizia da riportare. Temo infatti che il leader possa prendere in considerazione l'idea di interrompere i miei giri di ronda con Felix. L'aver distrutto una sedia a Marcus potrebbe rivelarsi un dettaglio trascurabile o una notizia catastrofica, non ho la minima idea di come il leader solare possa accogliere tale novità perché, dopotutto, non mi stupire se Lui fosse altrettanto ossessionato dall'incolumità degli antichi arredi di Palazzo.

L'unica nota non effettivamente negativa è la fantasiosa idea con cui il vedovo è riuscito a riportarmi alla realtà bypassando l'utilizzo di un dono che potrei facilmente annullare. Questa idea non è sicuramente una notizia negativa ma oggettivamente neanche positiva perché non contiene alcun mio successo. Nonostante tutto un moto di sincero sollievo avvolge il mio petto perché grazie alla trovata di Marcus, potrebbe essere molto più semplice contenermi d'ora in avanti. 

Aro infine si siede con tutta calma nel posto davanti a me, il suo sguardo tradisce chiara impazienza nel sentire le mie parole o nel visionare i miei ricordi. Trovo molto educata e gentile la sua attesa che, in un certo senso, nasconde un briciolo di fiducia nei miei confronti se non altro.

"Onestamente non so come anticiparti ciò che vedrai" rivelo sinceramente confusa dai miei sentimenti per quanto accaduto. Stendo il palmo in direzione del leader così che abbia l'invito per sondare la mia mente.

Aro si sbilancia immediatamente nello spazio che ci separa, afferra con gentilezza le dita e saldamente le chiude tra i due palmi candidi. Le pupille nere si dilatano divorando le iridi rosso scuro e insieme i miei pensieri, lo sguardo si fa perso nel vuoto e insieme concentrato su qualcosa di impreciso e fumoso. Aro sfama l'infinita curiosità senza interrompere la connessione tattile per un tempo piuttosto breve, dal canto mio resto immobile attendendo con crescente ansia la sua reazione.

Quando il leader rilassa la presa i suoi occhi scivolano silenziosi sul mio viso, mi viene riservata una carezza gelida con lo sguardo e percepisco immediatamente la gola chiudersi per la preoccupazione. Un istante dopo i tratti di Aro sembrano riscaldarsi come se la dolce fiamma di un umore allegro e bonario lo stesse intiepidendo dall'interno; gli angoli delle labbra sottili ascendono come se stessero evaporando, un luccichio divertito illumina le iridi e io credo che, se fossi ancora umana, starei svenendo per il capogiro dell'attacco di panico appena sfiorato.

La Corona del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora