Attenzione: Capitolo lungo. Lettore avvisato mezzo salvato.
Giorno 3
MattinoStringo le gambe al petto appallottolandomi sul divano del salottino. Appena rientrata in cabina ho levato il tubino prendendo atto, un po' controvoglia, che non mi ha eccessivamente infastidita o costretta durante la serata. Forse il modello era particolarmente comodo, forse il mio corpo marmoreo non trova così opprimente il tessuto oppure semplicemente sono stata sufficientemente distratta da cose più importanti. Mio malgrado devo ricredermi sugli abiti di questo tipo.
Sbuffando punta nell'orgoglio di indossatrice seriale di pantaloni ho riposto l'indumento in valigia e poi mi sono concentrata a riordinare la stanza da letto per svuotare la mente e rilassarmi. Troppi pensieri e ricordi si rincorrevano nel mio cervello, tanto che iniziavo a sentirmi mentalmente oppressa e soffocata dai miei stessi ragionamenti.
Con un sospiro pronto e determinato decido di ripercorrere la serata e valutare il più possibile oggettivamente ciò che è accaduto. Ogni frase e gesto può dare il là a nuove supposizioni e considerazioni, ogni dettaglio potrebbe essere un buon punto di partenza per teorie, ricostruzioni di strategie e pianificazioni per la mia mossa successiva. Decido di partire dagli aspetti più politici e poi passare alle valutazioni di carattere personale.
Durante l'intera cena Aro ha provato a sondare il terreno per estrarre informazioni sui piani di Sulpicia e, oggettivamente, non posso dire di aver resistito particolarmente bene alle sue giocate. Il leader ha saputo stuzzicarmi ad ogni frase, inducendomi a rispondere qualcosa e finendo sempre con lo sbilanciarmi rivelando dettagli aggiuntivi. Mi rendo conto di aver detto anche troppo, il leader ha tutte le capacità per intuire e ipotizzare ciò che non ho esplicitamente rivelato, quello che è rimasto sottinteso e ciò che è stato detto tra le righe.
Ho rivelato il piano ad Aro. Ho fallito e se questo non crea problemi a Sulpicia che, astutamente, si era organizzata anche per l'evenienza in cui il marito avesse scoperto il suo delizioso progetto, crea invece problemi alla sottoscritta che si ritrova senza più alcuna leva sul leader dei Volturi.
Mi muovo sul divano come punta da una tarantola, mi sento pizzicata dalle mie stesse mosse sciocche ed avventate mentre decido di provare a ripercorrere il dialogo per fare la conta dei danni e valutare se c'è ancora qualcosa di salvabile. Apaticamente immersa nei miei pensieri osservo il divanetto davanti a me, non distolgo lo sguardo dal posto in cui era seduto Aro la mattina passata.
'Nessuno intende prendersi la responsabilità di privare il Mondo del tuo adorabile faccino' il primo passo falso. Da qui Aro ha potuto intuire che l'idea di Sulpicia non è di distruggerlo.
'Rimarrai parte dei Volturi e dunque sotto la mia responsabilità e protezione; nessuno ti torcerà un capello mentre passerai le giornate liberamente a Palazzo' il secondo imperdonabile passo falso. Da qui il leader può tranquillamente ipotizzare il progetto del futuro assetto del governo.
Sono perfettamente consapevole che si trattino di concetti generali ma sono anche conscia del fatto che sono effettivamente le uniche informazioni che ho a riguardo. Il fatto di aver così scioccamente dato via le poche risorse che avevo mi infastidisce profondamente, non perché contassi di tenere tutto sigillato segretamente nella mia mente nell'assurdo e ottuso tentativo di proteggere Sulpicia ma perché in cambio non ho ricevuto praticamente nulla dalle risposte di Aro.
Le uniche parole degne di nota, in cui il leader si è forse un poco sbilanciato, si prospettano la frase perfetta per creare ulteriori incertezze e instabilità nelle mie convinzioni e opinioni.
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La Corona del Re
FanficAdelaide Volturi, neonata vampira, è ora guidata dagli istinti più intensi e irrefrenabili. L'autocontrollo è ancora ben lontano e il suo potente dono crea non pochi problemi alla Nobile Casata e ai suoi tre leader. La Regina sembra fuori controllo...