Partenza

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Mi rigiro tra le mani il tessuto nero e pregiato di un vestito femminile, lo sguardo è confuso per ciò che sta accadendo mentre Felix mi osserva appoggiato spavaldo al cofano della Chevrolet Corvette del leader biondo che avevo decapitato con rabbia.

"Forza, non c'è tutto il tempo del mondo" sputa infastidito incrociando le braccia al petto e continuando a fissarmi beffardamente.

'Signora Volturi' torna a galla causandomi un brivido di piacevole terrore. Le parole sono scivolate sulle labbra del leader come una melodia bellissima e tremenda insieme, quel piccolo sguardo rivoltomi nel mentre non prometteva nulla di buono ma insieme ha reso inequivocabilmente le parole rivolte a me. Non mi sono mai permessa di immaginarmi al suo fianco come signora Volturi, neanche come copertura per muovermi nel mondo umano. La frase sembra il dolce invito di un domatore ad entrare nella gabbia dorata.

'Non intendo andare in America a nuoto' rimbomba nella mia testa ancora una volta.

Sto ancora elaborando a fatica l'idea di dover affrontare un viaggio a stretto contatto con moltissimi umani. A peggiorare il quadro generale la consapevolezza di essere isolata nell'oceano su un transatlantico croceristico e, ultimo ma non per importanza, il fatto che tutto ciò avverrà in compagnia di Aro e Felix.

Nella mia mente si inseguono alcune domande rimbombando come mantra alla ricerca di una risposta che però, seguendo la logica, non riesco a dare.

Perché ho accettato quest'assurdità del viaggio? Perché non prendere un aereo o, ancora più semplicemente, nuotare?

"Non ho intenzione di rinchiudermi su un'immensa zattera con solo umani e voi due" sbotto inviperita fulminando Felix. Scopro il vampirone ad attendere qualcosa con gran interesse, sicuramente non le mie parole dato che i suoi occhi tradiscono malizia insieme al suo sorrisetto che aspetta chiaramente il mio rapido spogliarello sulla banchina in cemento armato.

La confusione a tale vista turbina con ancor più insistenza nel mio cervello. Un istante dopo si amplificano anche le sensazioni di disagio e nervosismo per la piega che stanno prendendo gli eventi e per questo piano assurdo in cui mi sono fatta coinvolgere, per l'accordo che ho accettato.

"Io non vengo" sospira Felix con una piccola scrollata di spalle "E tu non hai molta scelta" fa spallucce incurante del mio stato d'animo "Niente viaggio niente funerale" schematizza in modo tanto preciso quanto violento e doloroso per me. Incasso il colpo e prendo atto della verità, questo era il mio accordo con Aro lo so bene e so di potermi tecnicamente tirare indietro ma con una perdita considerevole per i miei obbiettivi personali. Sospiro messa nuovamente all'angolo dal leader mentre la sensazione di ricatto serpeggiano in me.

Ancora scacco alla Regina.

Non ho fatto molte scelte giuste nella mia vita immortale, forse quasi nessuna ma sono consapevole che far piangere la mia morte ai miei famigliari è l'unico modo per mettere un poco di ordine nel mio passato, chiudere con esso e provare a costruire qualcosa di nuovo e migliore nel futuro.

"Posso avere almeno un po' di privacy?" domando schiettamente accettando di dovermi cambiare di abiti. Lo sguardo così spavaldo e divertito di Felix che, a braccia conserte davanti a me, attende che mi spogli mi sta dando molto sui nervi. Vorrei si voltasse, basterebbe poco e sono certa che il Felix che conoscevo non avrebbe esitato ad avere tale riguardo nei miei confronti.

"Non fare la timida" sussurra "Ti ho già vista in intimo" un sorrisetto malizioso increspa le labbra e un'ombra nuova cala sui suoi occhi. Non ho mai visto Felix così oscuro, malvagio e anche un po' viscido nel tono, tutto ciò mi stupisce e spaventa insieme mentre desidero solo cambiarmi altrove. Istintivamente stringo a me il tessuto come se potesse coprirmi al suo sguardo.

La Corona del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora