Marcus

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Il tempo scorre lentamente tra giri di ronda con Felix, lezioni di giapponese con Aro, battute di caccia scortata da diversi membri della Guardia e le lezioni con Marcus

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Il tempo scorre lentamente tra giri di ronda con Felix, lezioni di giapponese con Aro, battute di caccia scortata da diversi membri della Guardia e le lezioni con Marcus.

Furoi dalla finestra giunge lento e inesorabilmente il mese invernale per eccellenza. Le giornate sono luminose con il cielo azzurro ghiaccio, il sole pallido e l'aria pungente.
Dalla finestra della camera osservo distrattamente i viandanti nella piazza di Volterra.

I giri di ronda con Felix sono estremamente piacevoli. Dopo le prime passeggiate si è presto consolidato uno schema piuttosto piacevole e interessante.

Due aspetti che mi avevano attratta nei primi giri erano stati la possibilità di avere del tempo libero aggiuntivo a fine turno e l'idea di farmi insegnare a combattere da Felix. Apparentemente due cose assolutamente non fattibili, accettabili o proseguibili per l'ex pirata e la Nobile Casata ma alla fine, inaspettatamente, l'utile è stato unito al dilettevole. Terminati i nostri compiti primari io e Felix ci prendiamo un pochino di tempo libero da passare insieme, concludiamo le nostre passeggiate con piccoli combattimenti.

Dolo l'assurdo patto proposto da Felix lui stesso ha iniziato a impartirmi piccole lezioni senza che io abbia lasciato Aro. Non mi è chiaro cosa sia cambiato e cosa lo invogli a continuare ad esporsi per me ma non mi lamento e oppongo assolutamente.

Il grosso vampiro si è premunito di santa pazienza invitandomi a riprovare la guardia e iniziando a correggere la posizione di piedi, ginocchia, busto spalle, braccia, gomiti e polsi. Nonostante le sue prime indicazioni stavo ancora sbagliando molte cose. Gli allenamenti erano inizialmente più un gioco e uno svago ma piano piano si sono visti i primi risultati.

La guardia è diventata più corretta e spontanea, le parte più efficaci e i pungi meglio assestati. Il momento più soddisfacente è stato quando, con la corretta e sincrona rotazione del bacino e della spinta sulle gambe, un mio pungo sul pettorale di Felix ha generato un boato deciso facendolo indietreggiare stupito.

Mi sono scusata per l'impatto tanto violento sentendomi profondamente il colpa ma il forzuto vampiro sembrava elettrizzato. Felix mi ha stritolato in un abbraccio radioso, roteando nel bel mezzo del bosco e facendomi molto ridere.

Esaltati dai piccoli progressi siamo presto passati ai calci semplici e poi alle parate principali. Nel giro di un mesetto sono giunta ad affrontare piccoli combattimenti regolari con Felix, schivando qualche pungo e assestandoli a mia volta.

Ci siamo imposti la regola di non attaccare al viso apertamente e devo ammettere che concentrandomi sul combattimento, oltre a divertirmi, sembro rimanere sufficientemente lucida per poter ricordare l'unica regola prefissata. Non vale lo stesso ragionamento quando si parla del senso di frustrazione legato ad errori che commetto spesso nelle posizioni, in quel caso un elettrico senso di rabbia sembra caricare i miei muscoli.

In ogni caso a vincere i piccoli round è sempre il grosso vampirone, combattente allenato e forzuto tanto quanto me se non di più.

Non so per quale ragione l'ex pirata mi dia queste piccole lezioni private di combattimento, soprattutto perché non mi è stato ancora concesso di iniziare le lezioni con Caius in persona e so il motivo. Senza autocontrollo e con il mio potente dono, se fossi anche una buona combattente, sarei allora una seria minaccia per Volterra perché non facilmente contenibile dai Volturi.

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