Schiaffo

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Devo ammettere che rientrare nell'androne del Palazzo dei Priori è un vero sollievo perché le mura di spessa pietra attutiscono incredibilmente bene il suono dei cuori là fuori, l'aria qui è fresca e priva di dolci tentazioni.

Il portone viene prontamente fatto tuotare alle nostre spalle appena il nostro trio fa ingresso nella sede del Potere Giudiziario; è Demetri ad aver richuiso  i battenti del pesante portone in mogano. Lancio un'occhiata preoccupata alle mie spalle trovando un segugio dallo sguardo nero, le sopracciglia rossastre aggrottate conferiscono un'aria cupa e pensierosa.

Felix serra spasmodico la grande mascella, sembra trattenersi dall'esplodere e urlarmi contro qualcosa. Il mio amico non molla la presa sul braccio, sembra volersi assicurare che io non possa in alcun modo scappare e oppormi alla direzione in cui mi guida.

Jane si allontana come infastidita dalla mia presenza, come volesse dissociarsi dalle mie azioni semplicemente frapponendo distanza fisica mentre mi riserva un'occhiataccia laterale.

Non vengo liberata dalla stretta del ex-pirata ma questi marcia spedito e infuriato verso la bella scala in marmo, impiego poco più di alcuni istanti a comprendere quale sia la nostra meta. Deglutisco spaventata, per la prima volta la mia gola è secca e asciutta per la paura e non per il desiderio di sangue, all'idea di star per essere trascinata nella Sala dei Troni come una vera e propria criminale.

Non ho ancora rotto il silenzio per chiedere cosa stia succedendo ma ogni secondo la possibilità di aver appena commesso un grave errore si avvicina sempre più alla completa certezza.

Ripercorro rapidamente gli avvenimenti e le azioni appena compiute. Sono piuttosto sicura di non aver aggredito nessuno, di non essermi esposta al Sole, di non aver mostrato i miei occhi ad alcun umano; eppure, dopo i vuoti di coscienza dell'ultima battuta di caccia, il dubbio si insinua lecito nella mia mente e comincia a divorarmi dall'interno.

Stringo spasmodicamente il piccolo sacchetto contenente l'acquisto che credo possa essermi infine costato l'esistenza. Ero consapevole dei rischi quando ho scelto di uscire da Palazzo, mi era chiaro la prospettiva fosse solo binaria: successo e autocontrollo o fallimento e distruzione.

Nonostante tutto la mia mente urla sincera la sua innocenza perché non ricordo di aver comesso reato e l'euforia breve ha lasciato posto a senso di panico e timore.

Non voglio la distruzione ora che ho visto di poter forse migliorare e progredire, c'è ancora speranza ne sono certa. Mi lascio attraversare dall'idea di piantare i piedi sul pavimento e fuggire; lancio una rapida occhiata attorno a me.

Jane non sarebbe un grosso problema perché senza il suo dono risulta piuttosto disarmata. Felix, privato della sua forza, può comunque essere un grave ostacolo ma potrei essere così rapida da prenderlo in contropiede e sfuggirgli.

Quando la coda dell'occhio scivola su Demetri mi rendo conto che il rosso rappresenta il problema principale. Lui non mi permetterebbe di fuggire, mi inseguirebbe e troverebbe da buon segugio qual è; anche privato delle sue capacità non si fermerebbe o darebbe per vinto. Probabilmente renderei la sua ricerca ancora più intensa e smaniosa, una sfida personale davvero allettante.

Nella frazione di secondo in cui il mio sguardo incrocia quello del rosso lui scuote il capo con espressione indecifrabile. Potrebbe star esprimendo la sua delusione o il suo dissenso per essere  complice della mia fuga.

"Cosa combini novellina..." mai sentito tanta delusione sgorgare dal tono basso e sibilante della sua minuta figura.

"Non sto capendo" lancio preoccupata a tutti i miei guardiani nella speranza che possano specificare le intenzioni dei leader. Osservando il profilo di Felix, speranzosa di una risposta in nome della nostra amicizia ma giunge solo un piccolo ringhio dal soldato quando oramai siamo approdati al corridoio alla fine della scala. Il grande portone in riccamente decorato mi attende al termine del percorso tra le buie nicchie laterali e porta torcia radamente utilizzati.

La Corona del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora