La Corona del Re

Fiducia

Sto provando a elaborare una strategia ma la verità è che non sono troppo confusa, appena provo a iniziare un filone di ragionamenti questo sembra collassare sotto un'immensità di dubbi, domande e punti oscuri. Non ho affatto un'idea del quadro generale in cui mi sembra di essere stata catapultata di punti in bianco.

Il tempio è un luogo in buona parte ancora inesplorato, ho avuto l'onore di interagire con pochissimi membri del clan che abita l'eremo giapponese. Conosco di vista i tre neonati che non credo possano effettivamente essere considerati membri del clan, ho avuto qualche interazione in più con Kaito ma non ho alcuna intenzione di parlare con lui. Akame è l'unica vampira che effettivamente posso definire un viso davvero noto, lei è l'unica con cui ho già chiacchierato al di fuori di questo contesto deleterio ma non sono ancora disposta a fidarmi di lei, soprattutto non dopo aver visto Sulpicia gironzolare per quella che è anche casa della mia amica giapponese. Aro è andato via senza darmi istruzioni dettagliate e certamente non ha parlato né del torneo organizzato da Kaito né della presenza minacciosa della moglie tra queste mura.

Che diavolo succede in questo posto?

Rimango appiattita contro il muro all'ombra del portico che dà sul giardino di ingresso; mi osservo attentamente in giro e tendo l'orecchio per verificare che nessuno sia nei paraggi. Premo le spalle nel buio contro la parete in legno come se minimizzare il mio ingombro potesse davvero farmi sparire da qui, sento di non potermi fidare di niente e nessuno perché tutto è ancora sconosciuto, incompreso e imprevedibile dal mio punto di vista. Qualcosa mi consiglia di non fidarmi nemmeno della parete contro cui sto poggiano le scapole, magari potrebbe spostarsi e farmi cadere all'indietro ma sono dovuta scendere almeno a questo compromesso.

Scuoto il capo con forza come a scacciare la confusione che ho in testa, devo fare mente locale e nella mia mente c'è una bufera e nel mio cuore il panico. Per l'ennesima volta riprendo un filo logico da seguire per provare a riordinare le idee, i concetti e capire che mossa fare a mia volta. Non so assolutamente spiegarmi il numero anomalo di neonati che vivono in questo luogo, non ho assolutamente idea di cosa sia il torneo gladiatorio di cui ha parlato Kaito e neanche il perché il capoclan abbia organizzato un'assurdità simile. Di qualunque cosa si tratti però Aro l'ha sicuramente vista nei ricordi dell'artista marziale e questo in parte mi rincuora, perché il leader ne è al corrente, ma dall'altro mi lascia moltissime domande e perplessità.

Aro potrebbe aver fatto finta di nulla in cambio della collaborazione di Kaito ma l'ipotesi non mi convince affatto, il leader dei Volturi ha già risparmiato Akame proprio per mettere il maestro di arti marziali in posizione di debito. La teoria più probabile è che tutta questa strana e macabra giostra sia legata proprio all'accordo che lega i due clan. Nonostante l'accordo, di qualunque natura sia, non sembra comunque scorrere buon sangue tra i Volturi e il clan di Tate e lo si vede benissimo dal trattamento che mi ha riservato Kaito, da come mi ha messa da parte come fossi solo una seccatura e dalla sua chiara reticenza nell'aiutarmi.

Questo attrito potrebbe essere legato a Sulpicia?

Assolutamente nulla di più probabile a parer mio. Kaito e la sua famiglia sono la Guardia personale di Sulpicia, potrebbero essersi molto affezionate alla moglie di Aro nel tempo e aver sbilanciato la loro lealtà dal marito alla ragazza fuggitiva. Magari gli sguardi pesanti tra il Maestro e l'artista marziale erano esattamente legati a questo punto, a un equilibrio di lealtà che si è inesorabilmente e irrimediabilmente sbilanciato.

Analizzando più nel dettaglio questo aspetto ricordo che Aro aveva detto di aver sondato la mente di Akame, quando lei era a Volterra, per sapere se Sulpicia si era rifugiata in Giappone ma con esito negativo; mi fido ciecamente del leader anche perché non credo che avrebbe avuto alcun motivo per mentirmi o nascondermi la verità.