Nota: Per non starvi a tediare ad ogni capitolo lo scriverò solo questa volta e poi vi informerò quando le cose torneranno come prima.
Pov Aro
Muovo i miei passi lenti e pesanti tra la neve del monte Tate. L'uscio è appena stato richiuso alle mie spalle in un lento e dolce cigolio drammatico. Non ho avuto neanche la forza di tenere lo sguardo alto fino all'ultimo istante, veder frapporre tra Noi la pesante e spessa anta in legno sarebbe stato un pungo allo stomaco e uno schiaffo in pieno viso.
Abbiamo perso entrambi.
Ho provato a fare qualunque cosa pur di non giungere fino a questo punto, per evitare l'epilogo sul monte Tate e la nostra separazione. Ora osservo l'ingresso dell'eremo e mi chiedo se davvero ho fatto tutto quello che era in mio potere.
Adelaide è parte della mia famiglia e della mia casata, io sono il suo leader e Maestro, forse anche un mentore. Questa situazione ha il retrogusto amaro della sconfitta. Un'onda di dispiacere mi colpisce e poi la delusione per non aver fatto abbastanza mi schiaffeggia. Le ho mentito perché si fidasse, ho usato la maschera da leader perché mi rispettasse.
Davvero era l'unico modo?
Con un sospiro prendosemplicemente atto di tutto quello che è accaduto e lo accetto per quello che è. Oramai è passato e io non posso cambiarlo, come non può farlo nessun altro. Ho agito nel modo che appariva migliore nel momento in cui ho dovuto fare le mie scelte. Con il senno di poi forse cambierei solo quello che è accaduto nel mio studio l'ultima volta con Adelaide.
Avrei dovuto lasciar esplodere la mia rabbia, farle vedere quanto il suo gesto mi avesse colpito. Forse le avrei dato anche un sonoro e ferito schiaffo sulla guancia, con gli occhi contratti dal dolore della delusione cocente per il suo atteggiamento, per i suoi piani di fuggire così via da me. Avremmo certamente litigato e sarebbe stato tutto profondamente violento con ringhio e colpi ma forse Caius, alla fine, non sarebbe stato decapito e non saremmo giunti a questo punto.
Mi ha ferito percepire direttamente il suo timore crescente all'idea di dover tornare a Volterra da me. Nella sua vita mortale Adelaide ha avuto sinceramente paura di me alcune volte e il tutto era sempre legato alla sua forma fragile e umana, alle mie folli aggressioni o alla presenza minacciosa del predatore che sono. Il suo timore della mie ritorsioni per il suo bacio a Felix sono qualcosa di nuovo e diverso, qualcosa che mi ha stupito e ferito insieme. Sono riuscito a domare il dispiacere nel petto, la gelosia che attanagliava il mio corpo e mi sono urlato di cogliere la preziosa
occasione e finire lo sfiancante lavoro che portavo avanti da mesi. Allontanarla da me per non soffrire.Idea sciocca.
Forse avrei potuto evitare la decapitazione di Caius se solo mi fossi comportato diversamente oppure, qualunque mossa avessi scelto, l'epilogo sarebbe stato sempre lo stesso. Il passato ha il lato positivo di non poter essere cambiato. I rimpianti sono inevitabili ma essenzialmente sentimenti inutili, il famoso 'senno di poi' di una saggezza mai dimostrata veramente.
Il gesto di Adelaide ha riconfermato con chiarezza e forza il fatto che fossimo giunti ad una situazione limite. Mi dispiace ammettere di aver aspettato davvero troppo per fare questa scelta drastica. Ho atteso finchè qualcuno a cui tengo non è stato ferito a causa mia. Sono stato tanto sciocca da non capire quanto potesse essere una situazione pericolosa per il biondo. Il gesto è stato davvero estremo e imperdonabile ma se il marito di Athenodora è smembrato a Volterra è anche colpa mia, che ho continuato imperterrito a chiudere gli occhi davanti a tutti gli altri campanelli d'allarme. Nonostante tutto sono stato rincuorato del fatto che non tutte fosse oramai perduto, che ci fosse ancora speranza grazie da due importanti dettagli: le parole di Marcus, che suonavano come un via libera al portarla qui e darle un'altra occasione e il fatto che Adelaide non si sia opposto al potere di Jane, nonostante ne avesse tutte la capacità.
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La Corona del Re
FanfictionAdelaide Volturi, neonata vampira, è ora guidata dagli istinti più intensi e irrefrenabili. L'autocontrollo è ancora ben lontano e il suo potente dono crea non pochi problemi alla Nobile Casata e ai suoi tre leader. La Regina sembra fuori controllo...