Bruto

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"Ora cosa farai?" Sulpicia rompe il silenzio che è sceso nell'abitacolo. I nostri sensi erano tutti concentrati sul possibile ritorno di Aro, la sua assenza prolungata alle nostre spalle ci ha finalmente rassicurate tanto da permetterci di distenderci un istante sui comodi sedili rivestiti in pelle.

"Non lo so" taglio corto a denti stretti. Non ho pianificato la mia fuga ma sono stata trasportata dagli eventi come ogni volta. Il fiume in piena della verità mi ha travolta come se mi fossi avventurata tra le rapidi spigolose e taglienti di un torrente in piena. Ho dato bracciate cercando di impedire al mio essere di schiantarsi definitivamente, sballottato in modo disordinato e sconnesso. Giunta alla fine dell'avventura il corso si è allargato e fatto più calmo, concedendomi la possibilità di pensare con più serenità ma questo non è bastato a farmi definire un piano.

Anche se forse ho un'idea...

"Ora sei una Regina senza corona" fa notare la donna come se questo volesse permetterle di aprire un nuovo discorso a cui tiene moltissimo. La frase accende un piccolo campanello d'allarme nella mia mente. Mi chiedo fino a che punto fosse disinteressato il suo salvataggio e le riservo una rapidissima e discreta occhiata laterale di grgio sospetto.

Concedo al Sulpicia il merito di avermi liberata dalle Sue bugie ma ricordo perfettamente la sua frase sul monte Tate e sono ancora convinta stia pianificando qualcosa, proprio a riguardo a corone e poteri.

"Ebbene? Per me non è un problema" dico scuotendo le spalle con semplicità e noncuranza "Qualunque cosa tu stia organizzando non mi interessa più. Se vuoi staccargli la testa e ballare su suo corpo ora hai la mia benedizione" rivelo schiettamente "Hai vinto, non ti ostacolerò ma non ti aspettare che ti aiuti. Lasciami fuori da questa storia" sibilo già piuttosto indisposta nei suoi confronti.

Sono passate poche ore di viaggio e già la donna vuole coinvolgere in un golpe, indurmi a provare a distruggere l'antico marito. Questo è un piano folle e suicida, io sono fin troppo sdegnata da quell'uomo per voler rischiare la mia esistenza nel sciocco tentativo di eliminarlo.

Sarebbe solo un modo per permettergli di sottrarmi altro.

"Continui a pensare che io voglia ucciderlo..." borbotta imbronciata la donna volgendo lo sguardo fuori dal finestrino. Sulpicia sembra offesa dalle mie continue insinuazioni sul suo conto "Credevo avessi superato questa fase di ostilità e sfiducia tra noi" sospira abbattuta e sinceramente dispiaciuta insieme.

Il tono con cui mi parla ricorda molto quello di una madre che rimprovera dolorosamente delusa la prole disobbediente.

"Vuoi la sua stramaledetta corona, ti ho sentita mentre parlavi con Kaito" sibilo storcendo il naso. Rivelo ciò che ho origliato senza più alcun indugio, oramai è inutile mantenere questo segreto.

La fulmino con la coda dell'occhio, voglio che le sia ben chiaro che non ho mai creduto al suo bel teatrino della moglie che non ferirebbe il marito. Mi sono appena scrollata di dosso le dolorose menzogne di Aro, Sulpicia sa come si vive ingabbiati nelle bugie ma vuole davvero sotterrarmi con un altro mare di frottole.

Per essere stata tratta così dal marito non sembra disprezzare la manipolazione su altri.

"Lo so bene, cara mia" sussurra tagliente rispondendomi con un'occhiata altrettanto elettrica. Nel suo tono appuntito non c'è accusa ma solo una seccata voglia di chiarire la questione una volta per tutte "Sto organizzando una manovra politica, non un omicidio" specifica piantando lo sguardo sull'ampia autostrada dritta davanti a noi.

Superiamo rapidamente il cartello che riporta il nome della capitale italiana, mi sembra corretto visto che sto conducendo l'auto da ore senza una meta definita e, come si dice, 'Tutte le strade portano a Roma'.

La Corona del ReDove le storie prendono vita. Scoprilo ora